Promosso dal Consorzio Pellicano e da CO.N.E.R.green un convegno sulle tecnologie innovative in tema di rifiuti ed energia. Prevista anche la partecipazione del Forum Ambientalista
Sul tema dei rifiuti e sulle nuove soluzioni per la raccolta differenziata il Consorzio Pellicano e il CO.N.E.R.green, Consorzio Nazionale di imprese per energia da rifiuti, hanno promosso, per Mercoledì 12 febbraio presso la Sala dei Convegni dell’Hotel di Villa Tirreno a Tarquinia (VT), un incontro/convegno informativo rivolto ad Istituzioni, Associazioni e Cittadini.
Le maggiori attenzioni sicuramente saranno riservate sul progetto per la realizzazione di un Impianto di Compostaggio con sistema anaerobico per produzione di energia a servizio di un bacino ristretto di comuni a ridosso della fascia costiera dell’Alto Lazio e già presentato nei giorni scorsi durante gli “Open Day” organizzati proprio nella sede del Consorzio Pellicano che ha messo ha disposizione di tutti tecnici progettisti ed operatori ambientali per spiegare i dettagli della progettazione, delle ricadute ambientali ed economiche. Una tipologia di impianto innovativa, già sperimentata e collaudata nel nord Italia alternativa e sostitutiva, in senso positivo, alle discariche.
Il meeting sarà, quindi, un momento di riflessione, sulle soluzioni e azioni, a sostegno di un futuro migliore ed ecosostenibile ma anche occasione di confronto con le organizzazioni ambientaliste e comitati spontanei di cittadini che con un comunicato stampa hanno già espresso “contrarietà e avversità” con motivazioni generali ed opposizioni specifiche nei confronti del Progetto in località Olivastro a Tarquinia anche «in considerazione dell’importante pressione ambientale che già grava sul comprensorio e che, negli ultimi anni, si è ulteriormente rafforzata con l’entrata in esercizio della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord» a Civitavecchia.Da parte sua il Consorzio Pellicano in una nota sottolinea, tra l’altro, che pur «nel rispetto della legittimità di ogni forma di dissenso, si invita chiunque sia in dissenso ad accettare il contradditorio misurandosi su una fase di confronto piuttosto che di una contestazione strumentale e ciò nell’interesse vero di tutti» e anche in relazione alle indicazioni europee e nazionali il Consorzio Pellicano sottolinea che «il rifiuto, riciclato e seguito in tutte le sue fattispecie, diventa nell’ultima fase, quella dell’umido, che se comunque destinata alla discarica diventa un problema di costi e di preoccupazione per la terra e l’acqua, una risorsa che produce energia bio senza alcuna, dicasi alcuna, ricaduta sull’aria che dal processo esce pulita, immacolata tanto da poter essere certificata».
Al Convegno, moderato dal Dott. Toni Moretti, parteciperanno come relatori il Rag. FRANCO CAUCCI (Amministratore Delegato Consorzio Pellicano e Consigliere Consorzio CARPI Nazionale), l’Ing. MARIO GIULIANELLI (Ingegnere Progettista), l’Ing. ALFREDO FRAGAGNANO (Ing. Ambientale), il Dott. ELEONORA SARAGA (Consulente Ambientale), il Prof. MAURIZIO SEVERINI (Università della Tuscia Viterbo), il Dott. DEBORA PENCO (Psicologia del lavoro) e il Dott. DANIELE BIBBIANI (UTS).
All’incontro sono stati invitati tutti i Consiglieri della Regione Lazio, l’Assessore Michele CIVITA, Michele BALDI e il Consigliere Riccardo VALENTINI. L’invito è esteso anche al Sindaco del Comune di Tarquinia, all’Amministrazione Comunale e al Consiglio Comunale, all’Associazione Medici per l’Ambiente e alle Associazioni del Territorio.
Di seguito i comunicati stampa integrali inviati dal Consorzio Pellicano e dal Forum Ambientalista.
COMUNICATO STAMPA (Consorzio Pellicano – Amministratore Delegato Franco CAUCCI)
«Mercoledì 12 febbraio presso la Sala dei Convegni dell’Hotel di Villa Tirreno a Tarquinia, il CONSORZIO PELLICANO e il CO.N.E.R.green, Consorzio Nazionale di imprese per energia da rifiuti, promuovono un convegno di presentazione e di informazione sul progetto del CONSORZIO PELLICANO, azienda di riciclo che opera a Tarquinia in località Olivastro da oltre quindici anni. Il CONSORZIO PELLICANO e il CO.N.E.R.GREEN operano unite sotto una unica filosofia: il rifiuto, riciclato e seguito in tutte le sue fattispecie, diventa nell’ultima fase, quella dell’umido, che se comunque destinata alla discarica diventa un problema di costi e di preoccupazione per la terra e l’acqua, una risorsa che produce energia bio senza alcuna, dicasi alcuna ricaduta sull’aria che dal processo esce pulita, immacolata tanto da poter essere certificata. Quanto si afferma è una verità scientifica e per questo motivo si promuove il Convegno per fugare ogni dubbio. Nei giorni scorsi,
presso l’impianto sono stati a disposizione tecnici progettisti ed operatori ambientali che hanno risposto ad ogni domanda a rappresentanti di Associazioni ed Amministratori, facendoli entrare nei dettagli della progettazione e delle ricadute ambientali ed economiche. Ciò che è emerso chiaramente è che quanto proposto dal CONSORZIO PELLICANO è una concezione seria, ecocompatibile ed economicamente conveniente per la comunità di concepire il rifiuto abbattendo ogni diffidenza che aleggia intorno ad esso e vedendolo come una risorsa per la concezione di un mondo migliore.
Venuti a conoscenza che ci sono movimenti che si oppongono a tale iniziativa, nel rispetto della legittimità di ogni forma di dissenso, si invita chiunque sia in dissenso ad accettare il contradditorio misurandosi su una fase di confronto piuttosto che di una contestazione strumentale e ciò nell’interesse vero di tutti.»
COMUNICATO STAMPA (Forum Ambientalista – Cittadini residenti in loc.tà L’Olivastro Tarquinia – Dr. Gian Piero Baldi dell’ Associazione Medici per l’ Ambiente Isde Italia)
«Il Consorzio Pellicano che, da alcuni anni, gestisce un impianto per il trattamento e raccolta rifiuti nell’ambito del territorio del Comune di Tarquinia, in località Olivastro, si sta attivamente adoperando per l’ottenimento di una autorizzazione per la realizzazione, in aggiunta a tale impianto, di un digestore anaerobico per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, con relativa produzione di energia elettrica derivante dalla combustione del gas generato dalla fermentazione dei rifiuti.
L’attivazione di un impianto di questo genere avrebbe conseguenze oltremodo negative, non limitate agli abitanti ed al territorio del nostro Comune, in considerazione dell’importante pressione ambientale che già grava sul comprensorio e che, negli ultimi anni, si è ulteriormente rafforzata con l’entrata in esercizio della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord.
Si ritiene opportuno sottolineare la circostanza che l’ultimo progetto presentato dal Consorzio per le previste autorizzazioni, prevede di alimentare il nuovo impianto con materiale proveniente da tutto il territorio della provincia di Viterbo: una condizione probabilmente irrinunciabile per garantire la validità dell’iniziativa sul piano economico ma in contrasto con gli interessi della comunità locale e, in particolare, con quanto previsto nella Deliberazione del Consiglio Comunale N° 33 del 17.05.2004 che così recita:
“omissis… ESPRIME la piena ed incondizionata contrarietà all’insediamento di centrali, industrie o impianti dediti alla lavorazione, stoccaggio e trattamento di qualsiasi tipo di rifiuti (urbani, speciali, industriali, pericolosi, ecc.) provenienti da aree non ricomprese nell’ambito del territorio comunale di Tarquinia;… omissis”
Non vogliamo nemmeno ipotizzare la possibilità di una modifica alla Delibera: una modifica che sarebbe fortemente lesiva degli interessi degli abitanti del nostro Comune per numerose ragioni che trasformerebbero il nostro territorio nella discarica dei Comuni di tutta la Provincia.
Altrettanto evidente è il contrasto con le Norme del Piano Regolatore che escludono, per quell’area, le costruzioni per “stabilimenti e industrie salvo quelle di trasformazione dei prodotti agricoli”.
In effetti, il digestore anaerobico progettato dal Consorzio non solo sarebbe un’industria, ma rientrerebbe a pieno titolo nel campo delle industrie insalubri, tipologia di stabilimenti, definita nel Decreto Ministeriale 5 settembre 1994, per i quali il Sindaco, in qualità di autorità sanitaria locale, “quando lo ritenga necessario nell’interesse della salute pubblica, può vietarne la attivazione”.»
In nome dei consolidati principi di prevenzione e precauzione, di derivazione comunitaria e ormai pienamente recepiti nella normativa nazionale, riteniamo che sia doveroso rilevare come l’attivazione di un simile impianto, specie in considerazione delle numerose abitazioni esistenti nelle immediate vicinanze oltre che per il contesto ambientale sopra descritto, sia palesemente contraria al citato “interesse della salute pubblica”.
Alla luce di quanto esposto in precedenza facciamo appello al Sindaco di Tarquinia affinché renda tempestivamente noto a tutti gli Enti coinvolti nel processo di valutazione e rilascio dell’autorizzazione sollecitata dal Consorzio la ferma opposizione sua e del Comune a tale progetto.
Dal nostro canto faremo sentire la nostra voce il 12 febbraio p.v. in occasione del convegno organizzato dal Consorzio “Il Pellicano” per convincere la popolazione della bontà del suo progetto.
Invitiamo i cittadini di Tarquinia a venire ad informarsi su questa nuova fonte di inquinamento che vorrebbero installare sul territorio.»