Raffaele Manica presenta Marcello Sorgi
Quarto appuntamento autunnale, sabato 17 ottobre, nella Sala Comunale di Tarquinia, per gli “Incontri con l’Autore” organizzati nell’ambito del Premio Tarquinia-Cardarelli.
Sabato prossimo, Raffaele Manica presenterà al pubblico di Tarquinia Marcello Sorgi, giornalista e scrittore. Da poco uscito per Rizzoli il suo ultimo libro Edda Ciano e il comunista. L’inconfessabile passione della figlia del duce.
Marcello Sorgi è nato a Palermo nel 1955.
Laureato in legge, comincia a lavorare nel 1973 a ‘L’Ora’, storica testata del pomeriggio del capoluogo siciliano. Trasferitosi a Roma, passa a ‘Il Messaggero’ e, come inviato, segue vicende di terrorismo al Nord e di mafia al Sud. In seguito diventa cronista parlamentare e con questo incarico viene assunto nel 1986 alla redazione romana de ‘La Stampa’, del quale diventa responsabile nel 1989 e vicedirettore nel 1994. Nel 1996 inizia a lavorare in Rai, prima come direttore del Giornale Radio, e poi come responsabile del Tg1 dove si dedica al rinnovamento e al rilancio del telegiornale. Dopo aver lasciato il suo incarico in Rai, nel 1998 diviene direttore de ‘La Stampa’, posizione che mantiene fino al 2005.
Attualmente si dedica all’attività di editorialista e scrittore. Del 2000 è La testa ci fa dire. Dialogo con Andrea Camilleri, un’inchiesta in forma di dialogo su un caso letterario straordinario, ed allo stesso tempo un viaggio nell’universo creativo del grande scrittore siciliano. Nel 2007 ha curato il volume Il secolo dell’Avvocato, una galleria di ritratti lunga quasi un secolo che ripercorre la vita di Gianni Agnelli, personaggio emblematico di un’intera epoca: grande industriale, editore, collezionista, amante dell’arte e appassionato sportivo.
Il suo ultimo saggio è Edda Ciano e il comunista. L’inconfessabile passione della figlia del duce, con cui Sorgi ci restituisce con finezza un’inedita pagina di storia: nell’inverno del 1945, la figlia prediletta del Duce, donna irrequieta che non sopporta la morale del tempo, viene mandata al confino a Lipari.
In quell’isola c’è un solo modo per sfuggire alla noia, al dolore, alla solitudine: innamorarsi. Ma anche in questo Edda rivela un carattere anticonvenzionale. Il suo cuore batte infatti per Leonida Buongiorno, il capo del Pci locale, partigiano ed erede di una solida tradizione antifascista.
La loro storia è quella di una passione intima e travolgente, che cambierà profondamente le loro vite. Un ritratto capace di rappresentare i contrasti ideologici e il desiderio di pacificazione di un’Italia che cerca di dimenticare la guerra e l’infamia della dittatura.
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