“Io sono Mia”, il bel film di Riccardo Donna dedicato a Mia Martini prodotto da Luca Barbareschi e Rai Fiction
(Mariangiola Castrovilli) – Per soli tre giorni nei cinema (231 sale), fino al 16 gennaio, prima di vederlo martedì 12 febbraio in prima serata su Rai1. E’ “Mia Martini – Io sono Mia” il film diretto da Riccardo Donna, prodotto da Luca Barbareschi con Eliseo Fiction in collaborazione con Rai Fiction e distribuito da Nexo Digital. Nel cast Serena Rossi nella straordinaria interpretazione della grande cantante. Tra gli altri attori, Maurizio Lastrico, Lucia Mascino, Dajana Roncione, Antonio Gerardi, Nina Torresi, Daniele Mariani, Francesca Turrini. La sceneggiatura porta la firma di Monica Rametta mentre la produzione artistica e il riadattamento delle canzoni originali sono di Mattia Donna & la Femme Piège.
Il ricordo di questa grande cantante è ancora vivo tra i non più giovani. «Un lavoro quindi sulla memoria, un concetto a me molto caro – sottolinea il regista Riccardo Donna – perché oggi in questo mondo in cui tendiamo a usare e gettare tutto, è facile dimenticare e perdere il patrimonio della nostra storia». E, un pezzetto di quella storia, è proprio questo film che è la storia di Mia e allo stesso tempo il racconto del pregiudizio che ha deviato il corso della sua vita.
«In questo mondo – afferma il regista – dove la macchina del fango è diventata uno sport molto diffuso, è giusto rendere omaggio a Mimì che della calunnia fu una tragica vittima. E’ un lavoro che vorrei dedicare alla generazione che nasceva quando Mimì moriva e che forse, grazie a questo film, la conoscerà».
Tutto quello che viene raccontato nel lungometraggio è la ricostruzione reale degli eventi e delle situazioni che hanno accompagnato Mia Martini, in una sorta di viaggio avanti e indietro lungo la linea del tempo della sua vita, che parte da quel Sanremo del 1989 quando, dopo cinque anni trascorsi a cantare, lei che si era esibita anche all’Olympia, nelle sagre rionali e nelle feste di paese per poter pagare l’affitto di casa, decide di ritornare sulla grande scena.
Tutto vero, quindi, tranne la parte affidata alla finzione di un’intervista nella realtà mai rilasciata dalla grande artista nelle 48 ore che precedettero il suo ritorno sulla ribalta di Sanremo dove Mia racconta e si racconta. Un espediente narrativo in cui appare chiaro, seppur in forma traslata e tardiva, il desiderio di chiedere scusa da parte del mondo dello spettacolo.