I Consigli dello Chef: Risotto alle Fragole
Nota sin dall’antichità la fragaria, come la chiamavano i romani, è un frutto assai gradito per la sua delicata fragranza. Dalle tavole imbandite dei patrizi è poi passata agli orti di Francia, utilizzata come pianta ornamentale e ben nota ai tempi di Luigi XV e del suo famoso giardiniere La Quintinie.
Oggi vi propongo una ricetta a base di fragole, la sua storia risale agli anni 80-90, dov’è nata come esperimento, quasi per caso… il
Risotto alle Fragole
Ingredienti:
• 320 g di riso carnaroli
• 1\2 cipolla
• 200 g di fragole
• 250 ml di prosecco
• 1 l di brodo vegetale
• 10 g di burro
• 50 g di parmigiano grattugiato
• Sale q.b.
Preparazione:
1. Pulire le fragole, tagliarle e metterle a macerare in una ciotola con il prosecco per almeno 10-15 minuti. Dopodiché separare le fragole dal prosecco e metterli entrambi da parte.
2. Tritare la cipolla e rosolarla con dell’olio evo, aggiungere il riso lasciandolo tostare per qualche minuto.
3. Sfumare con il prosecco precedentemente separato dalle fragole e, una volta evaporato, iniziare la cottura del riso vera e propria aggiungendo il brodo vegetale .
4. A metà cottura aggiungere le fragole, salare ed ultimare la cottura.
5. Mantecare il riso ottenuto con del burro, del parmigiano grattugiato e servire con una fogliolina di menta.
Ricorda:
Il risotto va servito all’onda!!! Né troppo liquido né troppo denso, in modo che formi un “onda” nella mantecatura
Vino consigliato:
Prosecco di Valdobbiadene
Consiglio:
se volete rendere il vostro risotto particolare, mantecare con della provola.
Lo sapevi che?
Esistono ben 120 specie diverse di riso iscritte al “Registro nazionale dei risi“, un documento del Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali. Da qui la necessità di accorpare alcune di queste specie in gruppi che condividano caratteristiche comuni. Le categorie commerciali di riso al momento sono quattro: il riso comune, il riso semifino, il riso fino e il riso superfino, ognuna di queste poi si suddivide ulteriormente in base alla varietà del riso stesso. Contrariamente a quanto possa far pensare la denominazione, il riso superfino è quello che ha i chicchi più grossi, mentre l’originario è quello che li ha più piccoli.
Noi ci vediamo alla prossima ricetta!
CHEF & SOMMELIER
«Mi chiamo Ludovico Maria Senesi, classe 2000, diplomando all’ISIS “Giuseppe Di Vittorio” sezione enogastronomica di Ladispoli (RM). Nonostante la mia giovane età ho approfondito vari argomenti di questa mia passione come la panificazione, l’arte del cioccolato presso la Perugina, il finger food. Inoltre ho ottenuto il certificato HACCP ed infine, ma non ultima cosa, il conseguimento della qualifica di sommelier internazionale nel 2018. Non sono mancate le esperienze lavorative, anche in ristoranti di un certo livello, che sono risultate fondamentali per una formazione a 360 gradi. Con questa rubrica spero di riuscire a farvi apprezzare il mondo enogastronomico e farvelo vedere come lo vedo io: un mondo fantastico, divertente, faticoso ma che da tante soddisfazioni se fatto con passione».