L’anziano fragile e la cura ‘al centro’: la medicina e la cultura della complessità ‘attorno’
L’Associazione per la promozione della cultura dell’invecchiamento (Giano-Onlus) in collaborazione con l’Ospedale S.Eugenio di Roma, Unità Operativa Complessa, Geratria per Acuti (Dipartimento di Medicina) ha organizzato il convegno dal tema “ L’anziano fragile e la cura ‘al centro’: la medicina e la cultura della complessità ‘attorno’ ”. Il consesso, che è in corso nella capitale (4-5-6- febbraio) nell’Aula Mancini presso la Direzione Generale dell’INPS, gode del patrocinio del Ministero della Salute, della Regione Lazio, del Comune di Roma e dell’AUSL ROMA C. Le giornate di lavoro verteranno sui temi specifici di medicina geriatrica, argomenti sociali e dibattiti con le istituzioni nonché incontri (“L’Arte di Invecchiare”) con personalità del mondo della scienza, della cultura, dell’arte. L’iniziativa vedrà, quindi, anche la partecipazione di alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, testimonial dell’invecchiamento “di successo”: i registi Lina Wertmuller e Mario Monicelli; il giornalista e conduttore televisivo Maurizio Costanzo; gli attori Lino Banfi ed Elio Pandolfi. Il giornalista Giorgio Dell’Arti farà da moderatore.
Il Convegno è stato inserito nel programma del Ministero sulla ‘Formazione Continua in Medicina’ (ECM) con destinatari geriatri, internisti, medici di medicina generale, cardiologi, medici legali, neurologi, infermieri, fisioterapisti. E’ presieduto da Giovanni Capobianco Direttore UOC di Geriatria per Acuti presso l’Ospedale S. Eugenio e Presidente dell’Ass. Giano-Onlus. Il comitato scientifico è formato da M. Antimi, A. Gaspardone, C. Iani, C. Imbasciati, T. Peppe.
«Dopo circa due anni dal primo Convegno su “L’Anziano fragile: tra diversa abilità e dipendenza”, la UOC Geriatria per Acuti torna a confrontarsi con il mondo della sanità, del sociale, delle istituzioni, del “terzo settore”… insomma – afferma il Prof. Capobianco – con tutto il mondo dei “portatori di cure”. Ma in un mondo, non solo sanitario, che cambia, dove però, come dice Atul Gawande, è sempre indispensabile “la voglia di fare la cosa giusta”, i processi di trasformazione hanno riguardato anche noi. Quest’anno ci presentiamo con un veste organizzativa e strutturale nuova, con una offerta assistenziale più completa e moderna, con servizi appropriati al mondo della “complessità”. Questa sarà la “key word” delle nostre giornate di confronto…COMPLESSITA’! In questi anni è apparso chiaro che parlare di anziani fragili da differenti angolazioni, immaginare modelli di cura, sistemi di tutela sociale, programmi di partecipazione allo sviluppo della comunità, anche nelle fasi avanzate della vita, è un impegno complesso, perchè complesse sono le tematiche che a tali processi sono sottese.
Ecco perché, – prosegue Capobianco – ancora una volta, abbiamo voluto ricreare una occasione per stare insieme, confrontarci, interrogarci, prospettare soluzioni compatibili. Ma i processi di cambiamento per noi sono andati oltre: Giano, simbolo e logo della nostra Geriatria, è cresciuto e si è fatto grande. E’ ora una Associazione-Onlus, composta da “saperi diversi” che si vuole occupare della promozione della cultura dell’invecchiamento in maniera moderna, contro le contrapposizioni tra generazioni e a favore di quella integrazione e solidarietà, spesso incerta, in questi tempi, dove proprio le idee forti non sono a buon mercato. L’Associazione Giano-Onlus – conclude il Presidente Capobianco – guiderà le nostre giornate di convegno: tra i temi di medicina geriatrica per noi di maggiore interesse, tra gli argomenti sociali più insistenti, tra i momenti di dibattito con le istituzioni e anche nel campo della cultura e dell’arte… con la cifra stilistica di sempre… la cultura della prossimità e del confronto».
L’anziano fragile e la cura
“al centro”:
la medicina e la cultura della complessità
“attorno”
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