” Un sogno di famiglia “



E se prima ragazzi e ragazze sognavano di diventare avvocati, ingegneri, magari fisici nucleari, attori o giornalisti, la moda del momento è quella di improvvisarsi veline o tronisti, abbasso lo studio e viva il successo possibilmente da ieri, tv docet… Perché affaticarsi pensando a soluzioni più articolate quando i desideri possono essere esauditi da un reality. L’importante come scrive Montesano nelle sue note di regia è «diventare attori di se stessi in una realtà televisiva dove non basta più apparire per essere…»
Ma come nasce quest’amara, divertente commedia sui valori del terzo millennio? L’autore spiega ancora che l’ispirazione gli è venuta osservando la televisione di oggi e riflettendo sui toni accesi dei dibattiti dove ognuno da sulla voce all’altro parlandosi addosso e la pletora di analisi critiche per stabilire la genesi del successo e/o la presunta crisi dei reality show di casa nostra.



All’ultima esosa richiesta dell’emittente televisiva che lascerà loro il premio solo se avrà in cambio il permesso di mandare in onda integralmente tutte le immagini anche quelle riprese da una telecamera segreta quando gli occupanti della casa pensavano di essere protetti nel buio dello sgabuzzino. Questa la goccia che fa traboccare il vaso ed ecco allora che la famiglia all’improvviso si ricorda che i principi morali non sono ulteriormente sacrificabili e dice finalmente di no su tutta la linea.
Una commedia che vi suggeriamo di andare a vedere proprio per non perdere di vista la parte migliore del nostro ‘io’ spesso dimenticato proprio dalle troppe sollecitazioni così ben messe in risalto e sottolineate da un autore come Enrico Montesano.