Festival Internazionale del Film di Roma ’09 – 15/23 Ottobre
(Mariangiola Castrovilli) – Quattro anni fa quando nacque a Roma si chiamava Festa del cinema, in cui il sostantivo festa, oltre a suggerire un’aria di leggerezza e di piacere legati alla settima arte, doveva servire a sdrammatizzare l’importanza di una rassegna nata con un budget stellare, ma soprattutto non suscitare i malumori di festival come Venezia che forti del loro charme legato alla laguna e ad un’anzianità di tutto rispetto riposava un pò sugli allori.
Ma le cose si sa cambiano, prendono altre strade e dopo le occasioni mancate del 2008 ecco che la festa, diventata ormai festival, azzerato il triunvirato di direttori a favore di un unico direttore artistico Piera De Tassis e sotto la presidenza di un uomo come Gian Luigi Rondi che il cinema lo conosce profondamente da oltre sessant’anni, riprende quest’anno dal 15 al 23 ottobre con un programma ricco di proposte, di star e di novità nascoste un po’ in tutte le sezioni, per offrire a Roma, come dice ecumenicamente Rondi, «tutto il cinema per tutti».
Un festival questo targato 2009 che come sottolinea De Tassis, «parla molto al femminile ma non solo. Per un direttore donna è un onore aprire con Margherita Buy madrina della rassegna, avere una strepiotosa Maryl Streep che oltre al ricevere il Mar’Aurelio d’Oro alla carriera, accompagna nella capitale il suo ultimo lavoro July &Julia e a cui verrà anche dedicata una retrospettiva con 14 dei suoi film più significativi. Molto atteso poi l’esordio della Sandrelli regista di Christine Cristina interpretato dalla figlia Amanda, Donatella Maiorca con il suo Viola di mare, un amore saffico ambientato nella Sicilia borbonica dell’800, Margarethe von Trotta, con Vision ed Ellen Mirren interprete della moglie di Tolstoi in The Last Station, insomma ci sono storie, ruoli e cast femminili molto forti».
Spazio alle donne, dunque, ma non solo, questi nove giorni di festival saranno percorsi da una miriade di eventi che coinvolgeranno tutta Roma con almeno 25 location alcune delle quali spettacolari ed inusuali come il Palaexpo, Palazzo Farnese, la Facoltà d’Architettura, il Palazzo delle Esposizioni, il Museo Bilotti, Villa Medici dove oltre alla serata inaugurale, si terrà la sezione Occhio sul Mondo, dedicato quest’anno ai temi ambientali, mentre tutte le sere offrirà agli ospiti stranieri un ambiente piacevole e rilassante per i meeting di fine giornata. Ecco ancora la Casa del Cinema, immersa nel verde di Villa Borghese ad ospitare film ed incontri della sezione Fabbrica dei Progetti.
Tanti poi e tutti interessanti e seguitissimi i faccia a faccia tra pubblico e attori che quest’anno prevedono Meryl Streep, Richard Gere che verrà con Hachiko: a dog’s story un commovente riadattamento a stelle e strisce di un racconto giapponese sull’affetto di un cane per il suo padrone, Paulo Coehlo, che presenterà l’anteprima mondiale del suo primo film Paulo Coehlo’s The Experimental Witch, Asia Argento e, nella formula duetto Gabriele Muccino e Giuseppe Tornatore.
Tra le novità, oltre alla giuria internazionale presieduta da Milos Forman, il nuovo Award che da quest’anno come a Toronto, premierà i migliori documentari, anche “l’osmosi” come dice la De Tassis “tra tapis rouge e concorso”, perché la competizione non si trovi a disagio di fronte allo scintillio festaiolo delle anteprime internazionali. Quattordici i film in concorso che apre con Triade di Danis Tanovic, sul difficile reinserimento al ritorno da una guerra, e autori come Cedric Kahn con Regrets che coinvolge Valeria Bruni Tedeschi in un amour fou, Jason Reitman applauditissimo a Toronto con Up in the air con Gorge Clooney che ha già confermato la sua presenza e Miguel Littin con Dawson isla 10 sulla Guantanamo cilena. Tre gli autori italiani in competizione ufficiale, Alessandro Angelici con Alza la testa, Donatella Maiorca con Viola di mare, e Giorgio Diritti con L’uomo che verrà. Fuori concorso ecco Christine della Sandrelli, Oggi sposi, la commedia di Luca Lucini, Julie &Julia di Nora Ephron e, reduci da Toronto, Io Don Giovanni di Carlos Saura, The warrior And The Wolf di Zhuangzhuang Tian ed A Serious Man, dei fratelli Coen che ha già fatto tanto parlare e scrivere al TIFF per il suo corrosivo humour. Si prevedono, come l’anno scorso, folle interminabili di teen agers per l’assaggio di 20 nuovissimi minuti del secondo capitolo di Twilight diretto da Chris Weitz.
Il cinema non dimentica mai i suoi figli, spazio allora ai ricordi con omaggi a Sergio Leone ad 80 anni dalla nascita e venti dalla morte, a Luciano Emmer, a Luciano Salce, a Heath Ledger ed a Tullio Kezic scomparso un mese fa.
Il mercato internazionale dei film, sarà ancora in Via Veneto ma diretto da quest’anno da Roberto Cicutto Presidente del CdA di Cinecittà Holding che spiritoso come sempre ha confessato che all’inizio «Ero contrario al Festival di Roma perché mi sembrava un’idea bisclacca e non vedevo spazi per un’altra rassegna. Ho dovuto ricredermi. Da allora Veltroni mi chiama Jago».