Si spengono i riflettori su AltaRomaAltaModa pensando alla successione del presidente Nicoletta Fiorucci
Bona, Lettieri e Calignano chiudono la kermesse capitolina sulla moda ma AltaRoma non è stata solo prestigiose sfilate: una marea di iniziative, concorsi e progetti speciali ha accompagnato la manifestazione come per esempio quello di restituire a Roma la memoria della Moda e del Costume con gli ‘Archivi della Moda del 900’. Ed infine sussurri e grida di quest’ultima edizione appena terminata con in partenza il presidente di AltaRoma Nicoletta Fiorucci a cui a marzo scadrà il mandato, vedono la maggior parte degli stilisti favorevoli a Silvia Venturini Fendi sul ponte di comando.
(Mariangiola Castrovilli) – Camillo Bona manda in passerella una signora sofisticata che incede con abiti così eleganti da sedurre ad ogni falcata delle eteree modelle avvolte in colori che sposano perfettamente forme sobrie e perfette proporzioni risultato di un lungo e appassionato sudio. Si snodano così sotto i nostri occhi ricordi e citazioni degli anni 20 e 40, con le fantastiche feste di Dauville dove tutto era perfetta rarefatta eleganza come nei suggerimenti dell’indimenticabile mademoiselle Gabrielle Chanel, mentre i pantaloni larghi in fondo e le morbide bluse dai colori più delicati di un sogno aumentano la voglia di primavera…
Il talentuoso sagittario ascendente gemelli Nino Lettieri da Pompei apre l’ultima giornata dell’Alta Moda capitolina con una collezione a dir poco superba, giovane, fresca e sexi quanto basta per mettere voglia d’estate e di esibire gambe abbronzate sotto i mini pants dal taglio perfetto e tette al vento accarezzate dagli impalpabili pizzi delle eteree bluse capolavoro di alta sartoria.
E che dire della petite robe tutta un gioco di allegre sovrapposizioni da accompagnare con la minuscola pochette nera di perline che termina con un grande fiocco di raso.
Le scarpe, oggetti del desiderio da cui superbe fioriscono le gambe hanno tacchi altissimi e candidi fiocchi di organza che si allacciano alla caviglia per fermare un gioco di aggrovigliati serpenti gioiello.
Il pugliese Gianni Calignano ci accompagna in un viaggio spirituale alla ricerca del bello dove hanno diritto di cittadinanza solo i morbidi filati intessuti di sogni che si susseguono in un gioco di sovrapposizioni drappeggiando il corpo in una sorta d’incantata magia… magia a cui contribuiscono anche i colori ognuno con il suo profondo simbolo e significato introspettivo, dai neri che ci introducono nel mondo dell’incognito al suo opposto il bianco, da sempre simbolo di purezza, al voluttuoso viola che agisce nel subconscio per rafforzare lo spirito… Un viaggio sensoriale alla scoperta del bello…
Ma Altaroma non è stata solo prestigiose sfilate, accanto durante queste 96 ore a bout de souffle ci sono state una marea di iniziative, concorsi e progetti speciali, come per esempio quello di restituire a Roma la memoria della Moda e del Costume con gli ‘Archivi della Moda del 900’ presentato ieri al Tempio di Adriano.
Non solo passato però perché ecco lo sguardo al futuro con i nuovi talenti dell’Accademia del Costume e Moda che sfilano con le loro creazioni di fine corso, giudicati da Manish Arora, il più importante stilista indiano.
E sempre di allievi di talento si parla anche con i giovani dell’Accademia Koefia che al Museo Boncompagni Ludovisi hanno mostrato per “Gioielli di Carta” una ricostruzione attraverso il Design del Gioiello e lo Stile dell’Alta Moda, gli ultimi cinque decenni del XX secolo.
Belle poi tutte le acconciature che abbiamo ammirato in questi 4 intensi giorni di AltaRoma curate individualmente da l’Oreal Professionel con sette prestigiosi staff tra cui quello di Sergio Valente, mago dell’Haute Coiffure Internazionale.
Sussurri e grida di quest’ultima edizione appena terminata con in partenza il presidente di AltaRoma Nicoletta Fiorucci a cui a marzo scadrà il mandato, vedono la maggior parte degli stilisti favorevoli a Silvia Venturini Fendi sul ponte di comando.
Tra i motivi il fatto di avere la moda nel suo Dna, aver vissuto ultimamente fianco a fianco con Karl Lagerfield e non ultimo la sua enorme conoscenza e connessione a livello mondiale con la grande moda.
Quale migliore ambasciatrice dunque per un rilancio dell’universo creativo dei nostri stilisti? Si accettano scommesse.