Una folla commossa ai funerali di Sergio Capitani. Intanto bocciato il “bis” al carbone negli impianti Enel di Civitavecchia.
Si sono svolti questa mattina alle ore 11 nella chiesa di S. Francesco a Tarquinia in provincia di Viterbo, i funerali di Sergio Capitani, l’operaio di 33 anni deceduto sabato scorso a seguito di un incidente mentre prestava servizio all’interno del cantiere Enel per la riconversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia (Roma). Nella giornata dei funerali il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola ha proclamato il lutto cittadino. Nei giorni scorsi aveva annunciato la costituzione di parte civile del Comune.
Alla cerimonia funebre, officiata dall’amministratore apostolico della Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, Monsignor Gino Reali, ha partecipato quasi tutta la città. Una folla commossa e altrettanto composta. Tantissimi gli amici ed i colleghi di lavoro unitamente a molte persone provenienti anche dai centri limitrofi che hanno voluto dare l’ultimo saluto al giovane operaio.
Numerose le rappresentanze istituzionali. Oltre al primo cittadino di Tarquinia, il neo presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il neo presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, il sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini. Con loro anche Giuseppe Parroncini, Ugo Sposetti, Alessandro Mazzoli e la segretaria provinciale di Cgil Miranda Perinelli. Presente anche una delegazione di dirigenti Enel guidata dall’ingegner Calogero Sanfilippo, responsabile della filiera carbone per l’azienda energetica (in mattinata i vertici di Enel, l’amministratore delegato Fulvio Conti e il presidente Piero Gnudi, avevano rinnovato le condoglianze alla famiglia di Capitani).
RASSEGNA STAMPA
(ANSA) – ROMA, 9 APR – Da lunedì la sezione due e tre dell’impianto della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord di Civitavecchia verranno riattivate. L’apertura della centrale è stata disposta dal sindaco Moscherini dopo aver preso visione della prima relazione, consegnata oggi, dalla task force di esperti che sta controllando i sistemi di sicurezza per i lavoratori della centrale insieme a esperti della Sapienza. Nella centrale una settimana fa c’è stata una morte sul lavoro, quella di Sergio Capitani.
(ANSA) – ROMA, 7 APR – Da venerdì 9 uno dei gruppi della centrale termica di Torre Valdaliga Nord potrà iniziare le procedure per essere riaccesa. Lo ha disposto la task force tecnica. In questo modo già da domenica potranno essere effettuate le verifiche ‘a caldo’ sugli impianti riducendo i tempi di stop della centrale. Si tratta della sezione 3, perciò non quella posta sotto sequestro dalla magistratura dopo l’incidente mortale di sabato scorso, né quella dove è in corso la riconversione.
(Il Giornale) – 9 Aprile – Non è piaciuto, agli operai della centrale Enel di Torre Valdaliga, il retromarcia del sindaco di Civitavecchia Giovanni Moscherini, che dopo aver deciso la chiusura dell’impianto, mercoledì ha emanato una seconda ordinanza per consentire la riaccensione di uno dei gruppi della centrale non sottoposti a sequestro della magistratura. I colleghi dell’operaio morto sabato scorso mentre effettuava un intervento di manutenzione non ci stanno: «Non rientreremo in cantiere – protestano – perché ci sembra impossibile che in un solo giorno sia stata ripristinata la sicurezza all’interno del cantiere, anche perché nella prima ordinanza si bloccavano i lavori e la produzione per 15 giorni, tempo necessario a tutti gli ispettori di compiere gli adeguati controlli». Per questo, ieri, hanno chiesto al sindaco di revocare la secoda ordinanza.
(La Repubblica) – 9 aprile – La Centrale Enel è finita anche nel mirino anche della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, ovvero sulle cosiddette morti bianche. Da lunedì una delegazione di parlamentari, presieduta da Oreste Tofani, si insedierà nel comune di Civitavecchia e procederà ad audizioni di tutti i protagonisti di questa triste vicenda con l’obiettivo di “acquisire informazioni” precise sulla dinamica dell’incidente mortale. Ascolterà magistrati, autorità competenti in materia di sicurezza sul lavoro, organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle aziende coinvolte, l’Enel e l’impresa di manutenzioni Guerrucci di cui era dipendente la vittima, poi farà visita all’interno dell’impianto per un sopralluogo. …Sono ben 6 le violazioni delle norme antinfortunistiche accertate dagli uomini dell’Ispettorato del lavoro di Roma che stanno svolgendo le indagini tecniche sull’incidente. Violazione di legge tra i motivi dell’iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo di 11 tra responsabili dell’Enel e delle ditte appaltatrici.
(TG COM) – Civitavecchia,”colpo mortale al cranio” Sergio Capitani, il tecnico della ditta Guerrucci vittima dell’incidente avvenuto nella centrale Enel a nord di Civitavecchia, è morto per un colpo alla base del cranio contro un palo dell’impalcatura. Lo ha stabilito l’autopsia sul corpo dell’operaio. L’urto, violentissimo, è stato causato dal potente getto d’acqua e ammoniaca fuoriuscito dalla condotta di abbattimento delle emissioni inquinanti della combustione del carbone.Secondo quanto rilevato dai periti che hanno analizzato la salma, l’impatto è stato molto violento e ha provocato la frattura del cranio con un profondo trauma intracranico. Al momento non sono stati invece forniti ulteriori dettagli sul ruolo che potrebbe aver avuto nel decesso l’eventuale inalazione di esalazioni di ammoniaca. Per chiarire meglio cosa è accaduto bisognerà attendere gli esiti degli esami tossicologici disposti dal Pm Paolo Calabria, titolare dell’inchiesta.
La risposta sulla tempestività dei soccorsi, uno dei principali quesiti posti dal magistrato al proprio consulente tecnico d’ufficio, il professor Guido De Mari, ordinario di medicina legale all’università la sapienza di Roma, sarà fornita entro 36-48 ore, dove aver confrontato tutti i dati scaturiti dall’esame autoptico con la cartella clinica dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, dove Capitani era stato ricoverato e dove è morto circa due ore l’incidente.
(TG COM) L’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti ed il presidente Piero Gnudi hanno espresso profondo cordoglio alla famiglia della vittima. Cordoglio è stato espresso anche dai presidenti del Senato e della Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini. “Bisogna rafforzare, a tutti i livelli e con massima incisività – ha detto Schifani – le misure di contrasto deciso all’assurdo fenomeno delle morti bianche”. La neopresidente della Regione Lazio ed ex leader dell’Ugl Renata Polverini ha detto che “così come ho fatto nella mia vita da sindacalista il mio impegno per garantire la sicurezza sul lavoro sarà costante perché queste cose non succedano mai più”. Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti chiede che siano accertate “eventuali responsabilità”.
(TRCgiornale.it) – 6 aprile 2010 – La Polverini in forma privata dai familiari di Capitani. Era attesa a Civitavecchia al vertice di Palazzo del Pincio, ma nessuno l’ha vista. Invece, Renata Polverini, neo Governatore della Regione Lazio, si è recata in forma strettamente privata a casa di Sergio Capitani, il giovane operaio tarquiniese morto nell’incidente sul lavoro avvenuto sabato scorso a Torre Nord. La Polverini si è intrattenuta circa mezz’ora nell’abitazione di via Pantalisi, confortando i congiunti più stretti di Capitani, e si è poi allontanata senza rilasciare alcuna dichiarazione.
(Il Messaggero) 8 aprile – Il Consiglio comunale di Civitavecchia dice no a autorizzazioni chieste da Tirreno Power per potenziare centrale “Sud”. È stata approvata con 19 voti favorevoli e 4 contrari la delibera presentata dalla maggioranza di centro destra in Consiglio comunale per esprimere contrarietà al rilascio dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) richiesta dalla società Tirreno Power spa al Ministero dell’Ambiente per la centrale termoelettrica di Torre Valdaliga Sud di Civitavecchia. Aia richiesta dalla società anche per il Quarto gruppo dell’impianto autorizzato dal Ministero soltanto come riserva fredda, ma per il quale proprio Tirreno Power ha richiesto alle società competenti prima di Natale progetti per un’eventuale riconversione a carbone.
(Carta) – 9 Aprile – Civitavecchia, bocciato il Bis al Carbone. Proprio ieri, infatti, si è tenuta la conferenza dei servizi presso il ministero dell’ambiente per rispondere alla richiesta di Autorizzazione integrata ambientale [Aia] per il nuovo gruppo a carbone presentata da Tirreno Power. Seduti al tavolo c’erano anche i rappresentanti dei No coke. E stavolta la Commissione Aia ha detto no e ha stralciato dall’autorizzazione il quarto gruppo della centrale a ciclo combinato Tvs, accettando le decisive prescrizioni presentate dal sindaco di Civitavecchia, Gianni Moscherini. «La conferenza dei servizi ha preso atto della delibera del consiglio comunale di Civitavecchia consegnata dal sindaco e, oltre a stralciare il quarto gruppo dall’iter di rinnovo delle autorizzazioni, ha chiesto alla società di presentare il progetto per la dismissione dell’impianto», dice Simona Ricotti, storica esponente del movimento No coke, presente insieme ad altri all’incontro di ieri. Speriamo che le istituzioni mantengano il punto. Sarà stato il peso dell’indignazione suscitata dalla morte del giovane operaio, sta di fatto che stavolta l’amministrazione comunale di Civitavecchia ha formulato un parere negativo fondamentale su Tvs. Non ha retto, invece, l’ordinanza del sindaco emanata il giorno dopo l’incidente mortale all’interno dell’impianto, che prevedeva il fermo della centrale Tvn per quindici giorni in modo da consentire gli adeguati controlli: riprenderà a pieno ritmo già il prossimo lunedì.
(Occhio Viterbese) – 9 Aprile – Il Comune di Tarquinia contrario all’uso del carbone per Torrevaldaliga Sud. «No a una nuova centrale a carbone». Lo dichiara il sindaco Mauro Mazzola in merito al possibile utilizzo del combustibile fossile nell’impianto di Torrevaldaliga Sud. «Oltre a ribadire la ferma opposizione a una nuova centrale a carbone, mi chiedo come sia possibile escludere i Comuni di Tarquinia e delle città limitrofe a Civitavecchia dalla Conferenza dei Servizi per il rilascio dell’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) alla società Tirreno Power, gestore del sito. – prosegue il primo cittadino – Nonostante incontri, colloqui, carteggi e promesse si è di nuovo nella medesima posizione iniziale. Nulla è cambiato. La democrazia è sospesa e chi, quotidianamente paga le conseguenze di scellerate scelte energetiche, è estromesso da decisioni di così grande importanza. L’Amministrazione e la comunità tarquiniese protestano vivamente contro questa ennesima offesa e sono assolutamente contrarie alla conversione a carbone di Torrevaldaliga Sud. Pretendono, inoltre, di partecipare alle scelte che riguardano la salute delle persone, la difesa del territorio, l’aria che respirano e il futuro di tutti. Questo modo di fare politica sarà ostacolato a tutti i livelli».
(Comunicato stampa Movimento Nocoke Alto Lazio) FINALMENTE UNA VITTORIA DEL TERRITORIO SULLE SERVITU’ ENERGETICHE.NEGATIVO ILPARERE ISTRUTTORIO AI FINI DEL RILASCIO DELL’AIA PER IL QUARTO GRUPPO DELLA CENTRALE ELETTRICA DI TVS E RICHIESTO UN PIANO DI DISMISSIONE
Giovedì 8 aprile presso il Ministero dell’Ambiente alle ore 15.00, si è svolta la Conferenza dei Servizi per la richiesta di rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) alla società elettrica Tirreno Power, proprietaria della centrale di Tvs con 3 gruppi a gas ed un quarto gruppo policombustibile.
La conferenza si è conclusa con l’accoglimento delle osservazioni di Simona Ricotti del Forum Ambientalista, Alessandro Manuedda, consigliere comunale di Civitavecchia e Marzia Marzoli del Movimento Nocoke Alto Lazio, nell’ambito dello spazio riservato alle audizioni preventive ai fini del parere istruttorio della commissione ippc per il rilascio del’AIA per TVS.
Sono state ribadite le posizione di sempre, ossia che il quarto gruppo di TVS era fuori legge e che non poteva ottenere l’AIA e che andava per questo dismesso. Torrevaldaliga sud di Tirreno power era autorizzata per una potenza installata,totale dei soli tre gruppi a gas a ciclo combinato,mentre il quarto gruppo fuori dai limiti consentiti dalla legge in fatto di inquinanti, continuava l’esercizio nonostante la commissione VIA avesse a suo tempo espresso un parere sulla dismissione del quarto gruppo di TVS.
La sorpresa della conferenza dei servizi è stata la presenza del sindaco di Civitavecchia e della delibera comunale della mattina stessa, che esprimeva il suo parere sfavorevole al rilascio dell’AIA del quarto gruppo e la sua completa dismissione.
Per la prima volta Moscherini si è trovato sulla stessa linea dei comitati e associazioni ambientaliste,posizione apprezzata dalle associazioni e dai comitati a meno che,il no, sia un punto fermo e che la posizione sia mantenuta,anche qualora si dovesse costituire un tavolo per un’eventuale convenzione economica tra la società elettrica e il comune di Civitavecchia. Grande la soddisfazione dei movimenti che da anni si battono per il rispetto e la tutela del territorio, preoccupati per la possibile riconversione a carbone del quarto gruppo di Tvs, di cui si parlava in maniera esplicita anche dai consiglieri comunali di Civitavecchia, dopo la irresponsabile autorizzazione concessa alla vicina centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, sarebbe stata una catastrofe. Le rappresentanti del Forum Ambientalista e del Movimento Nocoke ed il consigliere Manuedda hanno inoltre denunciato ai tecnici del ministero che la presenza di serbatoi di olio combustibile e ammoniaca all’interno di TVN richiederebbe il ricorso alla direttiva Seveso che riguarda gli impianti ad alto rischio di incidenti rilevanti. Pur se la quantità contenuta in tali serbatoi non risulta tale da dover essere sottoposta a tale direttiva, la sua applicazione sarebbe giustificata dalla presenza intorno all’impianto di altri serbatoi, della stessa tipologia, sottoposti a tali legge. Questo ne aumenterebbe la pericolosità. Sarebbe inoltre auspicabile adottare qualsiasi precauzione possa contribuire a prevenire incidenti come quello avvenuto il sabato di Pasqua presso il cantiere Enel.I sindaci del comprensorio erano assenti alla conferenza dei servizi perché non hanno chiesto di essere invitati, come può il sindaco di Tarquinia lamentarsi proprio di questo?
La legge non prevede la presenza alla conferenza dei servizi di altre istituzioni oltre al comune ospitante l’impianto in esame,poteva però partecipare come hanno fatto i cittadini (ma era questa l’intenzione?) che hanno chiesto,semplicemente, un audizione ai margini della conferenza.Invece di ingannare i cittadini con scuse improponibili,se volesse il sindaco Mazzola protestare per non essere stato invitato,lo facesse ai suoi riferimenti partitici, proponendogli una legge sulla maggiore partecipazione alle conferenze dei servizi dei sindaci dei comuni limitrofi.
Il movimento no coke Alto Lazio si rende disponibile a tutti i sindaci del comprensorio che vorranno partecipare alla prossima conferenza dei servizi di TVN, per il rilascio dell’AIA.Potrebbe essere l’occasione per ribadire il no al carbone e un adeguamento ambientale più severo,oppure le compensazioni economiche che stanno incassando da tre anni faranno desistere i sindaci alla partecipazione?
Speriamo che ci contattino al più presto, per credere ancora che sia interesse politico dei sindaci difendere la salute dei cittadini e del territorio.