“ESPACE CINEMA” – A Cannes il film Le Havre fa riflettere su argomenti ovunque attuali in Europa
Molto bello il lavoro in concorso del regista finlandese Aki Kaurismaki Le Havre che vi immerge sin dalla prima scena in un’atmosfera da film francese d’autore d’antan, su cui aleggia il ricordo di Marcel Carne e del suo Porto delle Nebbie.
Ambientato ai nostri giorni a Le Havre, dove più che la città è protagonista il quartiere abitato da persone semplici piene di buoni sentimenti e dove presente e passato convivono senza disturbarsi. E anche se si vede un cellulare è più abituale avere il telefono in casa, usato però raramente.
La comunicazione infatti è tutta orale. La gente si sposta, si vede e si parla.
Le Havre oltre ad essere estremamente coinvolgente ha il pregio di far riflettere su argomenti attuali in questo momento un po’ dovunque.
Kaurismaki in conferenza stampa ha sottolineato che «il cinema europeo non sembra accorgersi dell’aggravarsi della crisi economica, politica e morale dell’irrisolto problema dei rifugiati. La sorte riservata agli extracomunitari che tentano d’entrare nell’UE è variabile ed il più delle volte indegna».