Al Festival di Roma Matthew Modine per celebrare il 25° anniversario di “Full Metal Jacket”

Al Festival di Roma Matthew Modine per celebrare il 25° anniversario di “Full Metal Jacket”

Matthew Modine(Mariangiola Castrovilli) – È bello, interessante e… multiforme. Stiamo parlando di Matthew Modine attore, regista e autore di una splendida mostra fotografica ed un libro “Full Metal Jacket Diary Redux” edito nella versione italiana da MoreMondadori, per celebrare il 25° anniversario di Full Metal Jacket di Stanley Kubrick che abbiamo visto nel foyer della sala Sinopoli nell’ambito della settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. E tanto per non farsi mancare nessuna esperienza Matthew è anche presidente della Opera Prima e Opera Seconda del Festival. Full Metal Jacket Diary - MoreMondadoriSimpatico e disponibile ha spiegato ai giornalisti di essere felice di avere avuto l’opportunità di mostrare gli scatti che ha realizzato sul set di Full Metal Jacket, scatti che raccontano da un punto di vista tutto particolare, quello dell’attore, due anni di riprese. Foto tanto più importanti visto che fu l’unica volta che il grande regista famoso per non essere certo tenero, permise a un suo attore di scattare immagini sul set. Immagini realizzate con una reflex bi-ottica medio formato in pellicola, e per questo di una poesia lacerante, in cui domina il bianco e nero ed altre invece a colori.

E allora ecco questa magnifica mostra che ci permette di osservare da vicino e sotto un diverso profilo, un autore di capolavori come Kubrick e ancora più importante, scoprire grazie alle sue note a margine, storie e aneddoti sconosciuti. Via allora con Kubrick dietro la macchina da presa, mentre chiacchiera con gli attori, discute sulla luce e le esposizioni con il direttore della fotografia.

E poi i compagni di set, Arliss Howard e Vincent D’Onofrio. Modine li fotografa un po’ ovunque, sul set, al bar intenti a bere cappuccini. Con molto humour poi si riprende nelle pause tra un ciak e l’altro o mentre fa colazione al bar.

Non perdetevi la mostra, perché è veramente un racconto completo, vi troverete tutto un mondo, quello del cinema che pulsa di vita propria con il lavoro, il divertimento, gli attimi di dubbio e di grande stanchezza, riuscendo a regalarci in più l’uomo dietro il mito.

Matthew Modine - RomaFilmFest 2012 (foto di Mariangiola Castrovilli)

Modine, cosa ha imparato da un regista come Kubrick? «L’insegnamento più grande che mi ha dato Stanley Kubrick è stato che dirigere un film è come suonare una sinfonia. Tutto deve essere perfetto e curato nei minimi particolari». Noi l’abbiamo ammirata in ruoli indimenticabili dove la vedremo prossimamente? Modine sorride prima di rispondere «Adesso che sono vecchio ho deciso che mi dedicherò soprattutto alla regia seguendo le indicazioni di Kubrick. Sto infatti preparando un film su un gruppo rock degli anni ’60, “Rocking horsemen” in cui non reciterò».

– “VII Festival Internazionale del Film di Roma – 2012” –
www.youtube.com/playlist?list=PL5iK2t-MC4CEsEajoEMmQaEzloxPwmHws&feature=view_all 

Report & Camera by Mariangiola Castrovilli
Editing by Claus

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