“Ti posso spiegare…” di Michele La Ginestra per la Regia di Roberto Marafante in scena al Teatro Golden di Roma

“Ti posso spiegare…” di Michele La Ginestra per la Regia di Roberto Marafante in scena al Teatro Golden di Roma
 

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TI POSSO SPIEGARE
di Michela La Ginestra e Adriano Bennicelli
con Michele La Ginestra e Beatrice Fazi
con la partecipazione di Maria Chiara Centorami
regia Roberto Marafante
Produzione Teatro Sette e Andrea Maia Teatro Golden

Locandina - Ti Posso Spiegare(Mariangiola Castrovilli) – Ti posso spiegare… è la divertente pièce che Michele La Ginestra, giunto alla sua 25 prova d’autore o giù di lì, ha firmato insieme ad Adriano Bennicelli per la regia di Roberto Marafante, riservandosi anche il ruolo di protagonista.

Ti Posso Spiegare

Michele La Ginestra«Ti posso spiegare» ci racconta La Ginestra in camerino prima di andare in scena al Teatro Golden di Roma, «è la classica frase del marito quando viene colto dalla moglie con le mani nel sacco… in questo spettacolo all’improvviso trovo nel mio letto matrimoniale una donna splendida, bionda, giovane, straniera e che non è mia moglie. È di lì che parte tutto il discorso fatto di molti flash back che dovrebbero aiutare a dipanare la matassa e di tanti punti interrogativi che diventano enormi fino alla fine quando, forse, si svelerà il segreto. Ma non è detto…?».

Ti Posso SpiegareLa Ginestra come le è piovuta una ragazza così nel letto…? «In verità ho scritto il copione proprio per avere una bionda spettacolare come questa nel talamo, così per lo meno quello che non faccio nella vita, fatemelo fare nella commedia… lei è Maria Chiara Centorami, una splendida attrice, ballerina, cantante insomma è la sublimazione del… più e del meglio…».

Ti Posso SpiegareE mentre Michele tesse le doti della bella Jacqueline, francesina doc, dal muro, con un tonfo secco, cade una rosa rossa. Chissà, forse una vendetta sonora di Beatrice Fazi, che da Un medico in famiglia, è qui per interpretare la sua focosa moglie… «Certo, molto più gelosa la Fazi che la mia vera moglie nella vita, completamente distaccata nei confronti di una realtà che in fin dei conti non la preoccupa…» perché lei è un bravo ragazzo o cosa? «perché sono molto bravo, nonostante questa faccia da paravento… che tutti mi attribuiscono… però la verità è che io sono molto bravo».

Dopo 25 e più commedie come autore cosa le piace di più, scrivere o recitare? «Recitare mi dà molta soddisfazione, pero se riesco a interpretare quello che ho scritto è il massimo. E dato che siamo pieni di attori, autori e registi di se stessi, a me piace collaborare con gli altri per crescere. Ho trovato in Adriano Bennicelli uno splendido compagno di viaggio per quanto riguarda la scrittura ed in Roberto Marafante un altrettanto valido regista, perciò io non mi sento mai solo. Né sono così narcisista da scrivermi addosso perché me la goda, me la canti e me la suoni tutto da solo. Al contrario cerco di confrontarmi con gli altri, e proprio a questo confronto, continuo e costante, devo se il mio percorso d’attore, d’autore e di regista sia cresciuto e si sia perfezionato».

C'eravamo troppo amati -  locandina

Michele c’è già un nuovo progetto all’orizzonte? «Intanto staremo qui al Teatro Golden fino al 3 febbraio con Ti posso spiegare.., che sta piacendo molto, perché si ride e tanto, lasciando anche un piccolo spazio però alla riflessione ed ogni sera c’è il tutto esaurito. Dopo il 3 riprenderemo con Michela Andreozzi lo spettacolo dell’anno scorso C’eravamo troppo amati, che porteremo in tournée per poi riapprodare qui a Roma al Teatro dei Servi».

 
 
 

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