Il Gran Prix des Ameriques del 37° Festival des Films du Monde de Montréal al film polacco “La vie est belle” di Maciej Pieprzyca

Il Gran Prix des Ameriques del 37° Festival des Films du Monde de Montréal al film polacco “La vie est belle” di Maciej Pieprzyca

La clôture / Closing night


(Mariangiola Castrovilli) –
Gesuiticamente spartiti i premi che la giuria, presieduta dal regista ceco Jiri Menzel con l’attrice canadese Caroline Jury officiel - Official Jury - FFM 2013Dhavernas, il regista sceneggiatore e produttore spagnolo Pedro Olea e dal cineasta e scrittore cino-francese Dai Sijie, ha attribuito ad alcuni tra i migliori film in competizione mondiale ed ecco i risultati pesati in maniera più che pignola con il bilancino, per cui non sempre siamo stati d’accordo. Il Gran Prix des “La vie est belle” di Maciej Pieprzyca - FFM 2013Ameriques è andato ad un film polacco commovente e ben fatto, “La vie est belle” (CHCE SIE ZYC) di Maciej Pieprzyca, che però gioca molto sull’impatto che la storia del lungo calvario di un ragazzo cerebroleso può suscitare nella platea. Impeccabile la recitazione del protagonista Dawid Ogrodnik che lascia veramente senza parole in un funambolismo interpretativo di grande spessore.

WFF

A Thousand Time GoodnightOttima la scelta di “A Thousand Time Goodnight” del norvegese Erik Poppe per il Gran Premio Speciale della Giuria. Riduttivo ci è sembrato invece il premio per la miglior regia ad un regista come Jan Verheyen per il suo “The Verdict” che avrebbe meritato ben altri riconoscimenti. D’accordo invece per la miglior interpretazione femminile a Jordis TriebelJordis Triebel protagonista di “Ouest” del norvegese Christian Schowchow, un ruolo che Jordis dipinge con grande maestria. Ex aequo invece per l’interpretazione maschile andata meritatamente all’attore quebecchese Manuel Saborin che ricevendo il premio ha incantato il pubblico con la foga della sua passione. A lasciarci perplessi è stata la condivisione del premio con il protagonista danese di “The Miracle”, Peter Plaugborg, non poi così entusiasmante. Migliore sceneggiatura giustamente meritata ai russi Maxim Ponfilov e Andrei Osipov per “Ivan son of Amir”.

ASK THIS OF RIKYU

L’affasciante “Demande a Rikyu” di Mitsutoshi Tanaka ha ottenuto il riconoscimento per il miglior contributo artistico che divide però con “Landes” un film francese non esaltante di François-Xavier Vives. Giusta ricompensa invece per l’innovazione a “Feed Me”, il bel film cinese di Yazhou & Bo Ling, i registi sono infatti padre e figlio. Ben scelto dalla giuria per le opere prime, composta dal francese Pierre-Henri Deleau, dal tedesco Wieland Speck ed dal cinese Raymond Zhou, lo Zenith d’oro assegnato al film turco di una durezza impressionante, “Il lungo cammino verso casa” di Alphan Eseli.


L'autre Maison di Mathieu RoyIl pubblico
che vota solo quello che veramente gli piace quesa volta è stato d’accordo con la giuria della competizione mondiale attribuendo il suo Award a “La vie est belle”, votando anche “L’autre Maison” di Mathieu Roy come il miglior film canadese.

La distancia mas largaMeritatissimo poi il Trofeo Glauber Rocha a “La distancia mas larga” di Claudia Pinto Emperador come il miglior film sud americano, scatenando un delirio d’entusiasmo nella platea.
The long way homeInfine la prestigiosa associazione dei critici internazionali Fipresci di cui facciamo parte, ha attribuito il suo palmares a “Ouest” del tedesco Christian Schwochow e a “Il lungo cammino verso casa” come opera prima, mentre la Giuria Ecumenica ha laureato “La vie est belle”.

The Winners of the 2013 edition of the Festival des Films du Monde
The Winners of the 2013 edition of the Festival

 

FFM Affiche 2013

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