OMAGGIO A CHARLIE HEBDO

OMAGGIO A CHARLIE HEBDO

Georges Wolinski nel 1970 partecipò a Tarquinia  alla “Mostra Internazionale dell’Umorismo” che sarà in parte riproposta in “Omaggio a Charlie Hebdo”  dal 17 Gennaio prossimo con documenti e vignette originali d’epoca.

In primo piano Siné e Wolinski a Tarquinia - Ottobre 1970 In primo piano Siné e Wolinski a Tarquinia – Ottobre 1970

Charlie Hebdo(Giulio Carra) – Tarquinia rende Omaggio a Charlie Hebdo” non solo per le tragiche conseguenze ed i risvolti dell’attentato terroristico che hanno travolto la redazione del giornale satirico parigino ma anche per ragioni che si fondono con un affettuoso ricordo legato in particolare a due tra i disegnatori deceduti (Wolinski e Cabu) e per la loro presenza, molti anni fa, con le loro illustrazioni, nella cittadina tirrenica. Georges Wolinski nel 1970 partecipò personalmente alla “Mostra Internazionale dell’Umorismo” insieme ad altri vignettisti francesi, italiani, tedeschi e statunitensi. Evento, allora, di eccezionale portata non solo per la città (fu patrocinato dallo stesso Comune) ma anche per il panorama culturale italiano e che scaturì da un’idea del pittore cileno Sebastian Matta elaborata poi, nell’allestimento, dall’architetto Massimiliano Fuksas. La mostra, che ospitò anche le vignette di Jean Cabut (in arte Cabu), ebbe subito un grande riscontro di pubblico e di stampa, anche per le roventi polemiche suscitate da non poche vignette, particolarmente graffianti. L’esposizione rimase aperta per 15 giorni, in quel lontano ottobre dai riverberi ancora sessantottini, ma, già pochi giorni dopo l’inaugurazione, alcuni disegni furono sequestrati dall’autorità giudiziaria e gli organizzatori dell’iniziativa furono incriminati, anche se ben presto prosciolti.

Charlie Hebdo, i giornalisti sopravvissuti ospitati nella sede di LibérationOggi, su iniziativa dell’assessorato alla cultura e del presidente della relativa commissione, Angelo Centini, parte di quell’esposizione sarà riproposta in “Omaggio a Charlie Hebdo”, che continua orgogliosamente a vivere se pur ospitato nella sede dei colleghi di Libération, con documenti ed immagini fotografiche che testimoniano la presenza del vignettista francese a Tarquinia e con alcune illustrazioni originali fino ad oggi gelosamente conservate per motivi culturali e non certo nell’attesa di essere rispolverate in così drammatiche circostanze.

Angelo Centini - Mauro MazzolaIn una nota diramata dall’Ufficio Stampa del Comune di Tarquinia il Sindaco Mauro Mazzola,  che a nome della città ha inviato un telegramma di cordoglio alla redazione del periodico e all’ambasciata di Francia, sottolinea che «Tarquinia è vicina ai francesi e ai giornalisti di Charlie Hebdo. In modo particolare ai famigliari dei disegnatori Georges Wolinski e Jean Cabut. “Charlie Hebdo” la sentiamo un po’ nostra, – afferma il primo cittadino – perché la città ha avuto la fortuna e l’onore di ospitare molti anni fa Wolinski, nel corso di un evento di grandissimo rilievo culturale». La parte del leone, in quell’occasione, la fecero proprio i caricaturisti della rivista “Hara-Kiri”, che di lì a poco cambiò il suo nome in quello di “Charlie Hebdo”.

 L’Omaggio a “Charlie Hebdo” è previsto per Venerdì 16 Gennaio alle ore 16.00 presso la Sala delle Arti della Biblioteca Comunale Vincenzo Cardarelli mentre la mostra “Ricordo della presenza a Tarquinia di Wolinski e Cabu” sarà allestita nella sala di D.H. Lawrence (Via Umberto I) dove rimarrà aperta al pubblico fino al 25 Gennaio (orario 16.00 – 18,30)

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