«Sua Maestà… la mia Regina». Quel bouquet di fiori che ha commosso Margrethe II di Danimarca
(Gicar) – Un momento di commozione per tutti, dalla Regina a chi, in quegli istanti di pausa dagli impegni ufficiali, le era vicino: dal servizio d’ordine, al corpo diplomatico fino ad alcuni amministratori del Comune di Tarquinia nonché, ovviamente, per quella donna danese, che seppur da tantissimi anni residente nel nostro paese e sposata con un italiano, non ha mai voluto cambiare cittadinanza, tanto è l’amore per la sua Nazione di origine e la sua Regina.
Ha sempre desiderato incontrarla, poter scambiare con lei due brevi battute, un saluto, esprimerle la sua stima. A Maria Achton Gottske, dal 1981 in Italia, le circostanze della vita non avevano mai permesso di esaudire quell’ irrinunciabile desiderio ormai diventato una sorta di tormentata afflizione. Quando ha appreso che S.M. Margrethe II Regina di Danimarca sarebbe venuta in visita ufficiale in Italia a Roma per inaugurare l’avvio di nuovi scavi archeologici al Foro di Cesare e poi a Tarquinia per visitare la Necropoli Etrusca Patrimonio dell’Umanità UNESCO, non è parso vero per lei, da anni, così lontana da Copenaghen. Ormai, da dove attualmente abita, Canino, una cittadina poco distante da Tarquinia, solo una manciata di chilometri l’avrebbe separata dall’avverarsi del suo sogno.
Ci ha confessato che avrebbe voluto rivolgersi al Comune di Tarquinia per consegnarle una composizione floreale proprio nel corso della cerimonia di saluto delle autorità, ma poi ha pensato che, per ragioni di protocollo, non avrebbe mai ottenuto l’autorizzazione. Così ha deciso di tentare il tutto per tutto aspettandola in strada, in un luogo tranquillo, lontano ed al riparo dalle situazioni ufficiali, quello del ristorante (Arcadia) dove avrebbe fatto colazione.
E così è stato, come vediamo anche nelle immagini del filmato che vi proponiamo in apertura di questo reportage nel quale vi indichiamo anche alcuni momenti della visita a Tarquinia della Sovrana di Danimarca. Con un mazzo di fiori, o meglio un bouquet di margherite, che la Regina predilige anche per via del suo stesso nome, accompagnata dal figlio Giuseppe di 10 anni, ha attirato garbatamente la sua attenzione salutandola più volte ad alta voce in Danese e chiedendole se avesse potuto avvicinarsi per consegnarle quel bouquet confezionato in colori italo-danesi. Il gesto, che ha attirato subito le premure dei servizi di sicurezza dai quali era circondata, ha anche suscitato la sua curiosità di Donna e Regina subito accompagnata da uno sguardo luminoso e da un sorriso brillante, segni inequivocabili di una ‘regale commozione‘. Rotta dall’emozione, invece, e non poteva essere altrimenti, con gli occhi velati dalle lacrime, la voce di Maria Achton Gottske che ha dovuto attendere qualche minuto per riprendersi prima di concederci un paio di interviste video per i nostri ‘Social’ poi gettonatissime dalla non indifferente e numerosa Comunità Scandinava che non tutti sanno è presente nel comprensorio della Maremma Laziale, oggi sorpresa dalla coraggiosa e simpatica iniziativa patriottica di Maria Achton Gottske.
Ascoltiamola anche nella sua dirompente voglia di parlare per esternare la sua felicità nell’aver avuto il privilegio di incontrare da vicino la “sua” Regina, amatissima da tutto il popolo danese ed alla quale vengono riconosciute una grande umanità ed eccezionali doti culturali. L’amore per l’Archeologia, nato in lei da giovanissima, appena sedicenne, nel seguire il nonno materno, Re Gustavo VI Adolfo di Svezia, nelle operazioni di scavo in non poche aree Etrusche di gran parte dell’Etruria, l’hanno resa particolarmente popolare anche in Italia. Impegni e collaborazioni italo-danesi, dopo l’avvio delle nuove ricerche al Foro di Cesare a Roma, in un non lontano futuro potrebbero riprendere, secondo quanto affermato dalla stessa Regina alla stampa (vedi il servizio sottostante), anche a Tarquinia.