Dopo il successo al Festival di Mar del Plata esce anche nelle sale argentine Sicilian Ghost Story
Nell’ultimo film dei registi di Salvo (2013), la storia di Sicilian Ghost Story è di nuovo legata – in qualche modo – con la mafia. È chiaro che per Fabio Grassadonia ed Antonio Piazza l’ambiente si fonde con una sorta di deriva cinematografica che vede la mafia come parte del paesaggio dell’Italia meridionale. Quindi, un racconto che inizia in modo entusiasmante, come l’incontro sottile e coinvolgente, carico di nervosismo e tensioni tra due compagni di scuola, si trasforma, pian piano, in una tragica storia d’amore.
Ispirato al caso di Giuseppe di Matteo, rapito per mesi dalla mafia nel 1993 al fine di impedire a suo padre di agire come un informatore di giustizia contro di lui, il potente rapporto della coppia innamorata, funziona come una favola che si apre al fantastico. Una scommessa sull’astrazione (l’inizio del film ricorda quello de L’amico di famiglia, di Paolo Sorrentino), la libertà e la capacità di incrociare generi cinematografici diversi.
Nel filmato realizzato da Mariangiola Castrovilli nel corso del 32° Internacional Festival de Cine de Mar del Plata l’intervista ad uno dei registi Fabio Grassadonia ed ad uno degli interpreti Lorenzo Curcio. Sicilian Ghost Story, dopo i successi nelle principale sale cinematografiche di tutto il mondo è dal 7 dicembre anche nei cinema argentini. La pellicola è interpretata anche da Julia Jedlikowska, Gaetano Fernandez, Corinne Musallari e Andrea Falzone.