Teatro che passione, visto al San Genesio di Roma. La Creatura di Jack Sharkey
Per la prima volta in Italia, ha debuttato, al Teatro San Genesio di Roma, la divertente horror comedy dell’americano Jack Sharkey (1977), La creatura! (The creature creeps!), per la regia di Emilia Miscio, che ne ha curato anche la traduzione e l’adattamento nell’interpretazione de la Compagnia Teatrale Sogni di Scena. Dopo il recente successo di “Mentre le luci erano spente“, dello stesso autore, Emilia Miscio è tornata a dirigere una pièce adatta ad adulti e bambini, grazie ad irresistibili dialoghi nonsense, atmosfere lugubri e frizzanti personaggi estremamente caratterizzati.
Nel video reportage realizzato da Mariangiola Castrovilli alcuni momenti dello spettacolo teatrale e le interviste alla regista Emilia Miscio ed a Flaminia Grippaudo, attrice ed interprete di uno dei personaggi de La creatura. Con lei in scena anche Olimpio Pingitore, Dario De Vecchis, Albamarina Dei, Simone Giulietti, Chiara Carpentieri, Gabriele Vender, Claudio Carnevali, Paola Aluigi, Daniela Zoffoli, Martina Carlini, Simona Carnevali, Letizia Floreani.
La storia è temporalmente collocata nella fine ‘800 in un antico castello della Transilvania avvolto dal mistero. Il barone Von Blitzen, scienziato gentile, ma dalla doppia personalità, progetta, insieme al suo deforme assistente, Mord, un piano mostruoso. Tra lampi e tuoni, porte scricchiolanti e improvvise scomparse, gli abitanti del villaggio, terrorizzati, si chiedono cosa mai stia bramando il barone, e dove si trovi il suo diabolico laboratorio segreto da cui provengono urla e rumori inquietanti.
L’allestimento di Emilia Miscio ha puntato su un’ambientazione da vecchia pellicola cinematografica, grazie all’ausilio di soli tre colori sulla scena: nero, bianco e diverse tonalità di grigio. Questa scelta non solo ha risposto all’esigenza di ricreare un’atmosfera tetra, ma ha voluto anche omaggiare alcune storiche trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Dracula e Frankenstein, fino al più recente Frankenstein Junior di Mel Brooks, del 1974, da cui “La creatura!” prende ispirazione, nella demenzialità e nei ritmi altamente serrati in cui si alternano tensione e ilarità.