Commozione per la scomparsa di Pierluigi Pirandello. Con lui se ne va uno degli ultimi mecenati della cultura italiana
Avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 5 agosto. Con lui se ne è andato un altro pezzo di storia del nostro paese. Pierluigi Pirandello nato a Parigi nel 1928, notissimo amante della cultura e mecenate, nella sua casa romana, crocevia di artisti, si sono svolti per decenni costanti e numerosi incontri culturali.
Ha esercitato per più di 50 anni la professione di avvocato che non gli ha impedito di coltivare uno straordinario amore per l’arte trasmessogli dal padre Fausto, famoso pittore della Scuola Romana e dal nonno Luigi Pirandello Premio Nobel per la letteratura. Ha scoperto e promosso con la moglie Giovanna Carlino numerosi artisti ed attività culturali sostenendo e organizzando, tra l’altro, anche importanti mostre in Italia e all’estero attraverso la fondazione Fausto Pirandello da lui costituita nel 2011.
Nonostante gli anni, ha continuato a svolgere, fino alla fine, anche poco prima di essere colpito da un improvviso attacco cardiaco, la sua attività di promozione della cultura a Roma come a Tarquinia, di cui era Cittadino Onorario (marzo 2017) e che da più di 30 anni aveva eletto come residenza estiva, affascinato sia dagli aspetti paesaggistici che dalla sua cultura millenaria. Non è mai mancato alle varie edizioni del “Premio Tarquinia-Cardarelli”, anche in nome dei rapporti che il nonno aveva avuto con il poeta-giornalista Vincenzo Cardarelli e, in questi ultimi anni, spesso presente negli eventi del contenitore culturale “Tarquinia a Porte Aperte” insieme a intellettuali, scrittori, attori, registi ed ai convegni promossi dal Comune “A Tutto Pirandello” ed a quello sui centocinquanta anni dalla nascita di suo nonno. Tra gli altrii momenti di grande valenza culturale da lui promossi nella città tirrenica vale la pena ricordare l’incontro con Margherita Hack, dove la nota astrofisica dialogò, in collegamento via Skype, con gli studenti dell’IIS “Vincenzo Cardarelli”.
Nel 2014 aveva ricevuto dal Presidente de l’Académie des Sciences d’Outre-Mer de France, prof. Denis Fadda, la “Medaglia d’oro de La Renaissance Fraçaise”. Proprio in questi giorni era in presentazione nella capitale il suo ultimo libro scritto con l’attore Alfonso Veneroso: “Il Pirandello dimenticato” edito da De Luca Editori d’Arte.
I funerali si svolgeranno oggi Venerdì 2 Marzo a Roma alle ore 11,00 presso la Basilica di Santa Maria del Popolo.
Una conversazione a cuore aperto tra Pierluigi Pirandello, nipote del Premio Nobel Luigi e figlio di Fausto, artista figurativo di grande talento, e Alfonso Veneroso, attore. Raccontano così la vita e le emozioni vissute da Pierluigi con i suoi parenti maschi di riferimento, il nonno e il padre e il suo complicato rapporto con loro, che solo la madre, con la dolcezza che la contraddistingueva riusciva a mitigare. Ci presentano in questo modo la difficoltà di crescere con due figure incombenti e il desiderio di emanciparsi e creare una propria identità, anche attraverso la scelta di intraprendere una carriera professionale, l’avvocatura, che si discosti dall’arte e dal suo ambito familiare. Il racconto di una storia di famiglia e la ricerca della libertà personale sono al centro di queste pagine, in una sorta di flusso di coscienza. Essere Pirandello e sapere cosa significa in ogni momento della propria vita, questo si scopre leggendo con partecipazione le pagine di un libro che ci porta in casa di grandi personaggi dell’arte italiana.
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