Per il Direttore Sanitario della S.S. Lazio Ivo Pulcini la tecnologia avanzata potrà evitare nuovi casi Astori
(Mariangiola Castrovilli) – Per il Direttore Sanitario della S.S. Lazio, il Prof. Ivo Pulcini, la tecnologia avanzata potrà prevedere la morte improvvisa ed evitare così il ripresentarsi di nuovi tragici casi come quello del trentunenne Davide Astori, Capitano della Fiorentina e difensore centrale della Nazionale, deceduto per displasia aritmogena del ventricolo destro, che ha sconvolto tutti.
Non è, purtroppo, l’unico caso che, negli anni, si è verificato nello sport tra giovani e robusti atleti, seppur costantemente monitorati da un punto di vista medico, allungando l’elenco della triste schiera di sportivi morti anzitempo, quando sui campi di calcio, quando negli spogliatoi, nel letto di casa o di un albergo, durante il sonno, nel corso di un ritiro come nel caso di Astori prima della partita Udinese-Fiorentina. Per noi, qui in Italia, ancora vivo anche il ricordo di Piermario Morosini, il calciatore del Livorno, 26 anni, deceduto nell’aprile del 2012, allo Stadio Adriatico di Pescara (nella foto), durante la partita Pescara-Livorno.
Il Prof. Ivo Pulcini, cardiologo e medico dello sport, ci spiega il perché del verificarsi di tali improvvisi ed apparentemente inspiegabili fenomeni, spesso generati da motivi genetici. In ogni caso la medicina sportiva sta facendo passi da gigante e nel prossimo futuro si farà probabilmente affidamento al metodo statunitense SDS (Sudden Death System) che, con criteri speciali, studiati a Seattle, può prevedere con largo anticipo, in soggetti normali, eventuali pericoli di inconvenienti improvvisi. Ascoltiamolo, in proposito, nell’intervista che ci a rilasciato a Roma.