Gomorra, la quarta stagione della serie originale Sky, dal 29 marzo ogni venerdì alle 21.15

(Mariangiola Castrovilli) – Torna, per la felicità dei telespettatori, Gomorra, la quarta stagione della serie originale Sky che prenderà il via dal 29 marzo ogni venerdì alle 21,15 su Sky Atlantic, in 4kHDR per i clienti di Sky Q e su Sky on demand, Sky Go e, in streaming su Now Tv, una produzione originale Sky, con Cattleya e Fandango in collaborazione con Beta Film.

Gomorra, – premiato a Berlino per la sceneggiatura del bellissimo La paranza dei bambini – rappresenta l’eccellenza televisiva italiana esportata in 190 Paesi, nata da un’idea di Roberto Saviano e tratta dal suo omonimo best seller.

Alla conferenza stampa che ha seguito la proiezione, Saviano che ha partecipato con un video, è intervenuto dicendo «Questa stagione è profondamente politica ed economica. Tutto è compromesso e mediazione, e l’Italia ne emerge come il Venezuela d’Europa. L’economia sana praticamente non esiste. Una stagione dunque con un passo diverso. C’è la terra dei fuochi. Patrizia e Azzurra crescono. Gli uomini sono bambini spersi. Emerge la differenza tra chi vuole tutto e subito, le paranze, e chi capisce come il potere ha bisogno di tempo».

Breve pausa di riflessione per poi riprendere, «Tempo che però ha bisogno di tempo per imparare a gestirlo. Mentre l’unico tempo dei giovani è il presente. Ne emerge così un racconto che non ha paura di affrontare i temi di un paese come il nostro ormai al collasso, a contrasto con la narrazione prevalente. Deve intrattenere ma anche raccontare il nostro tempo. Se non ammazzi verrai ucciso. Se non fotti verrai fottuto. Gomorra non ha paura di raccontarlo. Dà fastidio? Che dia fastidio!».

Alla conferenza stampa produttori, registi e attori sono stati tutti concordi nell’affermare che, questa quarta stagione di Gomorra, è diversa dalle altre, pur mantenendo la sua anima nera. Riccardo Tozzi, produttore per Cattleya ha infatti sottolineato che «Questa stagione girata in ambienti diversi, meno chiusi rispetto a prima, porta in superfice il loro mondo interiore. È più sentimentale. Si percepisce l’emozione e l’interiorità di tutti. Gomorra resta un prodotto dalla fortissima identità».