Le abitazioni degli italiani raccontate nei film
(Gicar) – Quale rapporto abbiamo con la nostra abitazione e quale significato profondo ha per noi oltre il senso della palpabile proprietà immobiliare? Siamo noi che pian piano finiamo ad essere simili alla casa dove soggiorniamo oppure è la casa ad assomigliare a noi e a non essere più uno spazio che ci circonda e ci protegge ma un’entità fatta della nostra stessa sostanza, essenza interiore o modo di rappresentarci nel mondo?
Ad affrontare queste dicotomie e questi temi, che in tempi di forzata quarantena sono assai attuali, le interessanti riflessioni fatte in modo speculare e di presentazione da una rivista specializzata come Cine Città News e soprattutto dal numero (49) di marzo del Magazine 8½ (in occasione dell’iniziativa #IoRestoACasa è possibile scaricarlo gratuitamente) che attraverso la lente di ingrandimento del Cinema Italiano e le opere di alcuni registi si soffermano sugli ambienti domestici dove la casa assume, a volte, vere e proprie connotazioni da protagonista (Gabriele Muccino, Ferzan Ozpetek, Luca Guadagnino, Paolo Virzì) pur non sottacendo le tendenze degli ultimi anni dove, nelle scene, le case come “entità pulsante” vengono abbandonate per dare spazio ai territori ed ai paesaggi ad esse circostanti (Jonas Carpignano, Alice Rohrwacher, Pietro Marcello, Leonardo Di Costanzo).
• CINE CITTÀ NEWS
8½ di marzo: le case degli italiani nei film >>> QUI
di Valentina Neri
• 8½ MAGAZINE
COSE E CASE. COME SONO LE ABITAZIONI DEGLI ITALIANI RACCONTATE NEI FILM? >>> QUI
con . . .
• Dimmi dove vivi e ti dirò chi sei (…il cinema italiano ha tracciato, a suo modo, anche una sorta di italica antropologia dell’abitare) di Gianni Canova
• Tra miseria e sogni di abbondanza (Gli Anni ’50) di Stefano Locati
• Il design dell’anima (Gli Anni ’60) di Giulio Sangiorgio
• Tra il fango e le stelle (Le periferie) di Marcella Leonardi
• Gabriele Muccino – Un tappeto etnico per sentirti giovane di Gian Luca Pisacane
• Ferzan Özpetek – Terrazze, scale e finestre di fronte di G.L.P.
• Luca Guadagnino – Piscina con vista di Fabiana Sargentini
• Paolo Virzì – Tv accese e libri ovunque di Nicola Calocero
• Cascine e casolari, tracce dell’identità nazionale di Beatrice Fiorentino
• La villa, tra aristocrazia e parvenu di B.F.
• Fai bei sogni (Nel cinema italiano più interessante degli ultimi anni, quello di Carpignano, Rohrwacher, Marcello, Di Costanzo, la casa scompare e ritorna prepotentemente il territorio) di Giona A. Nazzaro
• Malaparte, la cupola del Deserto e la terrazza socialite (Le case dei film italiani guardate dal punto di vista di un architetto…) di Walter Mariotti
• Status, decoro o necessità? (Non più indizio di ostentata modernità come nelle case dei film Anni ’60 e ’70, gli oggetti di design stanno ormai soppiantando anche nell’immaginario collettivo quel gusto old fashion…) di Silvana Annicchiarico
• Un pezzo di anima (Sei scenografi italiani e la loro visione dell’abitare nel nostro cinema) di Ilaria Ravarino – Interviste a: Luciano Ricceri, Fiorella Cicolini, Giancarlo Basili, Alessandro Vannucci, Paola Comencini, Sonia Peng.
• Specchio dell’anima (Le serie televisive italiane e le loro abitazioni: da Un medico in famiglia a Suburra, da Un posto al sole a Il commissario Montalbano) di Margherita Bordino
• Infanzia, adolescenza, sesso e morte (Fenomenologia della camera da letto) di Francesco Castelnuovo
• Case da cinema (Quattro produttori raccontano la propria esperienza) di Stefano Stefanutto Rosa – Interviste a: Marco Belardi, Nicola Giuliano, Andrea Occhipinti, Andrea Paris.
• Sai dove abita il cinema? (Il Sondaggio…) di Alice Bonetti
• Casa dolce casa (8 Critici raccontano …) a cura della redazione – I pareri di Alberto Anile, Oscar Cosulich, Steve della Casa, Entico Magrelli, Marina Sanna, Michela Greco, Angela Prudenzi, Barbara Sorrentini.