Il Natale di Roma 2773 tutto virtuale celebrato da vip e personaggi con il Pantheon nel ruolo di Superstar
Roma e il suo Natale del 2020 tutto virtuale, seppur all’ombra della Lupa, a causa di quel Covid-19 che è riuscito a mettere a soqquadro anche il normale corso della Storia. Tantissime le iniziative che in questo 21 aprile hanno corso lungo i cavi della fibra ottica per raggiungere computer e TV con il fine di festeggiare il suo 2773° compleanno. Nella Città Eterna sono scesi in campo tutti, dagli enti agli organismi istituzionali, dai circoli alle associazioni. Sarebbe un elenco lunghissimo e senza fine quello dei progetti che, nonostante la situazione, non hanno voluto far passare in sottordine un evento che in prima battuta coinvolge la Capitale d’Italia e degli Italiani.
Ci soffermeremo solo su alcune tra la miriade di iniziative che sono state messe in atto e ci riferiamo in particolare al Comune, al Parco Archeologico del Colosseo e al MiBACT. Ed è stato proprio il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo che alle 12 in punto del 21 aprile ha diffuso un video promozionale mozzafiato con il Pantheon nel ruolo di Superstar per rivivere quello che è stato definito uno dei primi effetti speciali della Storia… Un timelapse esclusivo e in anteprima internazionale su YouTube dove protagoniste sono la luce e l’astronomia che, come si afferma in una nota «nell’età imperiale erano al centro della Dies Romana». Realizzato dall’Ufficio Stampa del Mibact, riproduce uno dei primi effetti speciali di cui Roma è custode. Ogni 21 aprile, a mezzogiorno, il sole entra infatti nell’oculus del Pantheon con un’inclinazione tale da creare un fascio di luce che centra perfettamente il portale d’ingresso. A quell’ora esatta, quando l’Imperatore varcava la soglia del tempio tutto il suo corpo era immerso nella luce. Un video esclusivo e divenuto subito virale sui social con un Pantheon senza nessun visitatore che rende questo momento unico nella sua drammaticità.
Ma a fare gli auguri a Roma per il 21 aprile non poteva mancare il Parco Archeologico del Colosseo che ha aperto virtualmente i suoi cancelli con una speciale visita ad alcuni dei cantieri di restauro e manutenzione in programma nel corso del 2020. Sulla scia delle altre iniziative di successo organizzate per le campagne #laculturanonsiferma e #iorestoacasa attraverso foto e video il pubblico del web è stato accompagnato virtualmente nell’Arco di Tito, ha camminato su mosaici e marmi antichi, scoperto il progetto di anastilosi degli Anni Trenta al Tempio di Vesta, è stato trasportato a 40 metri dal suolo fino alla Statua di S. Pietro sulla Colonna Traiana e visitato da vicino l’Arco di Settimio Severo.
«Il Parco archeologico del Colosseo comprende, oltre all’Anfiteatro Flavio e la Domus Aurea, le aree del Foro Romano e del Palatino in cui si ritrovano le tracce delle origini di Roma. Nel corso dei secoli – ha affermato il Direttore, Alfonsina Russo – questi luoghi sono diventati la culla della civiltà occidentale, ospitando case, palazzi, templi e monumenti pubblici. Su questi luoghi si sono depositati i segni del tempo, ma nei secoli non si è mai cancellato il messaggio di cui essi sono portatori. È nostro dovere conservare questo messaggio per il futuro, è nostro dovere prenderci cura della Storia. In questo giorno in cui si celebra il Natale di Roma – ha concluso la Dott.ssa Russo – apriamo virtualmente i cancelli del Parco e vi invitiamo ad entrare e a partecipare delle nostre attività di cura e manutenzione di un patrimonio che è Vostro innanzitutto».
E a partire dalle 11 e per tutta la giornata il pubblico da casa ha potuto seguire sui social @parcocolosseo l’evento online. Seguitissimo nel pomeriggio alle 17.00 l’appuntamento con il prof. Andrea Carandini che collegandosi su Facebook si è soffermato con interessanti approfondimenti sulla Storia di Roma e le sue origini.
Tanti anche i rendez-vous digital de #laculturaincasa promossi da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale con le istituzioni culturali cittadine. Su @culturaaroma (Facebook, Instagram, Twitter) sono stati ospitati tutti gli aggiornamenti in diretta dalle 9 alle 23.30 con gli hashtag #natalediroma2020 #laculturaincasa #iorestoacasa.
Tra gli eventi della giornata di festeggiamenti lo Spettacolo-Omaggio alla Città Eterna e agli Italiani, realizzato e prodotto dal Campidoglio grazie alla collaborazione gratuita di un gruppo di professionisti, interpretato da Max Giusti e ambientato nella splendida cornice del Campidoglio, nei Musei Capitolini e con lo sfondo dei Fori Imperiali, che è andato in onda sul Rai2 durante la trasmissione Patriae e sarà disponibile dal 22 aprile in versione integrale sul sito e i social di Roma Capitale.
«Stiamo attraversando un momento difficile, insieme a tutta l’Italia e al resto del mondo. Sapremo rimetterci in cammino, come sempre nella nostra storia. Per festeggiare i 2.773 anni di vita di Roma, – ha sottolineato la Sindaca Virginia Raggi – abbiamo preparato un programma speciale con le nostre istituzioni culturali, insieme ai tanti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura che hanno celebrato con noi questo appuntamento».
Tra tutti ricordiamo il Maestro Ennio Morricone, Antonio Pappano (Direttore Musicale dell’Accademia di Santa Cecilia), Sabrina Ferilli, Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma e il curatore Mario Sesti, Giorgio Gosetti, direttore della Casa del Cinema, la Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali Maria Vittoria Marini Clarelli, Giorgio Tirabassi, Max Paiella, Paola Minaccioni, Francesco Acquaroli, Emanuela e Stefano Fresi, Massimo Wertmüller, Filippo Ceccarelli, Angelo Maggi, Stefano Messina, Maurizio Mosetti, Ariele Vincenti, Guido Marolla, Maria Paola Del Moro, Giovanna Calvenzi, Andrea Bocelli, Ezio Bosso, Paolo Mieli, Gigi Proietti, Paola Turci e i talenti di Fabbrica Young Artist Program.
In questi tempi di pandemia la festa s’è tenuta tutta sui media, dalla tv a Internet. Vasto il programma tra musica (Opera, Santa Cecilia e altri), danza, cinema, visite virtuali a grandi mostre, conferenze, incontri sull’archeologia, podcast audio sui musei cittadini, letture dei sonetti del Belli, fotografie d’epoca, installazioni multimediali, giochi per i bambini. Personaggi, artisti ed eventi si sono alternati sui canali social dell’Accademia di Santa Cecilia, dell’ Auditorium Parco della Musica, di Alice nella Città e @romacityfest, della Fondazione Musica per Roma, dei Musei Civici, di Palazzo Braschi, del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli, del Museo Pietro Canonica, Museo della Casina delle Civette a Villa Torlonia, delle Biblioteche di Roma, del Palazzo delle Esposizioni, del Spotify MACRO MUSEUM, del Teatro dell’Opera di Roma e della Fondazione Romaeuropa.
Con #TdROnline, #laculturaincasa e #iorestoacasa sui canali social del Teatro di Roma è stato trasmesso il primo incontro del ciclo Luce sull’Archeologia per raccontare le origini di Roma, tra mito e storia, attraverso la collaborazione e gli interventi introduttivi dello storico dell’arte Claudio Strinati, del direttore dei giornali Archeo e Medioevo, Andreas M. Steiner, e del direttore associato dell’Istituto Nazionale di Studi Romani Massimiliano Ghilardi. Carmine Ampolo, professore emerito di Storia Greca alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Orietta Rossini, responsabile dell’Archivio Storico Capitolino, già Responsabile del Museo dell’Ara Pacis, e Anna Mura Sommella, già direttrice dei Musei Capitolini di Roma, hanno illustrato al pubblico i contesti archeologici dell’area centrale di Roma per comprendere la formazione della città, in particolare gli scavi del Foro di Cesare e quelli sul Colle Palatino. Inoltre, interessanti anche l’approfondimento sul Tempio di Giove Capitolino e un racconto delle origini di Roma attraverso sette capolavori ispirati al simbolo della città, la Lupa.
«Il 21 aprile 2020, anno 2773 ab Urbe condita, sarà forse raccontato come quel giorno in cui abbiamo celebrato un compleanno insieme, quello di Roma, dopo settimane di distanza in cui attraverso la cultura, la musica, gli scambi attraverso la Rete e attraverso i balconi ci siamo sentiti comunque uniti e parte della stessa sfida. E potrebbe essere ricordato come il simbolo di un periodo in cui una esperienza durissima ci ha spinto verso una società diversa e migliore. – ha sottolineato il vicesindaco con delega alla Crescita culturale, Luca Bergamo – Ma tutto dipenderà dalla consapevolezza che la soluzione alla crisi che viviamo e che ci attende si troverà solo se ciascuno si rende conto di dipendere dal benessere materiale o morale di qualcun altro. Insieme alle istituzioni culturali di Roma Capitale abbiamo creato una festa online come il particolare momento ci ha richiesto, in cui abbiamo coinvolto tanti artisti e personaggi che amano la città e hanno voluto celebrarla insieme a tutti noi».