La Fondazione Fausto Pirandello pro Agrigento Capitale della Cultura
Aumentano le adesioni e la promozione di eventi a favore del progetto. “Ambasciatrice” di tanto interesse è Giovanna Carlino Pirandello. Passa anche per il Lazio, da Anticoli Corrado a Tarquinia, la candidatura di Agrigento Capitale della Cultura 2025. OltrepensieroNews, nel sostenere il programma, è lieto di ospitare nelle proprie colonne digitali, per gentile concessione del quotidiano La Sicilia (il più diffuso nell’isola), l’articolo di Enzo Minio che spiega i legami dei Pirandello con l’Italia Centrale.
• (Enzo Minio) – Crescono le adesioni e la promozione di eventi a favore di Agrigento capitale della cultura italiana 2025. Non solo nella Città dei Templi e in provincia, ma anche fuori dell’Isola, in particolare nel Lazio dove, tra Anticoli Corrado e Tarquinia, hanno dimorato per decenni diversi componenti della famiglia Pirandello, da Luigi, il drammaturgo, a Fausto Pirandello, importante pittore del Novecento e a Pierluigi, mecenate della cultura in particolare del teatro.
Ambasciatrice di tanto interesse per Agrigento è Giovanna Carlino Pirandello, moglie di Pierluigi e presidente della Fondazione “Fausto Pirandello”, creata il 23 gennaio del 2011 e nata con la supervisione di Vittorio Sgarbi. L’interesse nasce dal fatto che la signora Carlino è siciliana, di Ribera, e che ha alimentato l’amore che i Pirandello hanno nutrito per la città dove è nato Luigi, il Premio Nobel, nel lontano 1867. L’impegno Giovanna Carlino Pirandello per promuovere Agrigento lo ha manifestato il 27 giugno scorso nella Città dei Templi nel corso della manifestazione “Pirandello Fest”, organizzata nel 155° anniversario della nascita di Luigi Pirandello. L’operatrice culturale ha avuto al suo fianco Manuel Carrera che è il direttore artistico della Fondazione e promotore di eventi come mostre, premi, concorsi che hanno per tematica i Pirandello e in particolare la vita e le opere del pittore Fausto Pirandello.
«Metto a disposizione – dice la presidente della Fondazione – quanto può essere utile della famiglia Pirandello a favore dei progetti che devono essere presentati tra breve per la candidatura di Agrigento a capitale italiana della cultura a cui sono interessate altre città italiane, con una forte concorrenza».
E l’attività della signora Giovanna non si ferma perché proprio qualche giorno fa è stata nominata presidente onoraria del Premio “ArgenPic” di Tarquinia, presidente Pietro Carra con il fratello Giulio direttore dell’associazione “Oltre Pensiero” e nel corso del quale nel chiudere i lavori e la premiazione ha detto: «Sono io a chiedervi da questa sede, di sostenere la candidatura di Agrigento. Sotto il segno di Pirandello».
Proprio Tarquinia, a pochi passi da Roma, era stata scelta negli anni ’80 da Pierluigi come dimora estiva della famiglia per promuovere da mecenate iniziative di cultura in ricordo del nonno Luigi e del padre Fausto. Ed ora l’opera viene continuata nello stesso luogo da Giovanna Carlino che tra l’altro mantiene stretti i legami soprattutto con Anticoli Corrado, la cittadina laziale dei Monti Ruffi, dove passarono parte della loro vita Luigi Pirandello, gli ultimi anni del drammaturgo che nel 1934 ottenne il Premio Nobel e che si spense due anni dopo, e lo stesso Fausto Pirandello che sposò la bella modella Pompilia D’Aprile e dove realizzò parte della sua ricca produzione pittorica.
Anche ad Anticoli Corrado, dove la Carlino si reca spesso per attività culturali con la collaborazione del critico d’arte Andrea Iezzi, componente della Fondazione e che di recente ha acquistato la casa natale di Pompilia, ha intenzione di promuovere degli incontri durante i quali farà voti affinché si diffonda il messaggio della prossima candidatura di Agrigento a capitale della cultura 2025.
«In questo avrò la collaborazione – dice Giovanna Carlino Pirandello – di tanti amici, di operatori culturali del luogo ed anche della stessa amministrazione civica, memore di quanto i Pirandello hanno fatto per la cittadina e per quanto si continua a fare per tenere vivo l’interesse per i luoghi dove i Pirandello hanno trascorso diversi anni della loro esistenza».