Il Premio Cardarelli tornerà al centro del palcoscenico culturale italiano
(Gicar) – A darne notizia, con una dichiarazione a sorpresa, è stato proprio il Sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi al termine di un’intervista video, ancora inedita, rilasciata dal primo cittadino a Simona Orrù di Ermes WiFi in coda alla cerimonia di inaugurazione del DiVino Etrusco.
Una volta terminata la manifestazione enologica, che fin dal suo inizio ha subito riscosso successo e registrato numeri da record riguardo l’afflusso di visitatori, il servizio sarà trasmesso sui social (Facebook – YouTube) della Ermes nella prima decade di settembre all’interno di un programma interamente dedicato ai vini della storica Dodecapoli Etrusca con particolare riferimento a quelli prodotti da alcune Cantine ed Aziende Vitivinicole di Tarquinia.
L’annuncio di Giulivi non è di poco conto anche perché espresso nel contesto di una più larga visione di rilancio economico, agricolo, turistico e culturale della Città. E sotto quest’ultimo profilo è interessante il riferimento anche ai poeti dialettali, tra i quali Titta Marini, che nel tempo e dopo Cardarelli sono stati espressione, attraverso la lirica poetica, di realtà e modi di vivere nella Maremma Laziale.
«… dovremmo riprendere, e forse lo faremo il prossimo anno, (NdR – 2023) – ha affermato Alessandro Giulivi nel corso dell’intervista – il Premio Cardarelli. Non dobbiamo dimenticarci che Tarquinia comunque ha dato alla luce poeti straordinari come Cardarelli e Titta Marini e alla luce di tutto questo dobbiamo riorganizzare, come avevamo fatto circa ormai venti anni fa, il Premio Cardarelli che dovrà ritornare all’onore delle cronache. È oggi fondamentale recuperare tutte quelle tradizioni che purtroppo, in questo periodo, non si sono potute portare avanti a causa del Covid».
Quasi una promessa solenne quella dell’attuale Sindaco di Tarquinia nel voler riannodare le fila di un Premio che dagli anni sessanta, seppur attraverso convulsi “stop and go”, interruzioni, variazioni di linee guida ha celebrato e reso omaggio ad uno dei maggiori scrittori, poeti e giornalisti del novecento italiano al quale la città ha dato i natali. Premio che è arrivato, per ben cinque volte, anche ad ottenere l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Ma dal 2014 non se ne ha più di nuovo traccia.
OltrepensieroNews ringrazia Ermes WiFi di Giancarlo Milioni per aver concesso l’anticipazione di questa notizia che siamo certi sarà accolta con estremo favore ed interesse dal mondo culturale di Tarquinia nel suo complesso e da quello italiano.
Ancora non si conoscono gli indirizzi e i dettagli che l’Amministrazione Giulivi vorrà imprimere al nuovo Premio Cardarelli, l’importante è che non si perda la memoria e si prosegua nel tempo con i modi che saranno ritenuti oggi più opportuni in ambiti non autoreferenziali ma di larga proiezione nazionale senza mandare al macero la “Storia”. Non c’è cosa più triste e insulsa che a causa di connotazioni esclusivamente di carattere politico o di superabili problemi di carattere finanziario, vadano in malora manifestazioni ed eventi dalla lunga portata temporale che stigmatizzano le radici culturali di una comunità.
A Tarquinia si organizzano, ormai, quasi a livello settimanale, da parte di enti pubblici, associazioni e privati, eventi letterari, premiazioni di concorsi, presentazioni di libri ed incontri con autori emergenti e non. Vincenzo Cardarelli non può continuare a rimanere una “sedia vuota”.
LA STORIA DEL PREMIO CARDARELLI
Il Premio Letterario Tarquinia-Cardarelli (inizialmente Premio per la Poesia Vincenzo Cardarelli) venne istituito in Tarquinia nel 1962 per iniziativa dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo dell’Etruria Meridionale (Pres. Remo Castellini) con la collaborazione della Pro Loco e del Comune (Sindaco Mario Carlo Bonifazi). Ne fecero parte, come giurati, nel tempo, illustri personaggi quali Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Leonida Repaci, Leone Piccioni, Carlo Bo, Libero Bigiaretti, Francesco Boneschi, Leonardo Sinisgalli, Bonaventura Tecchi, Luciano Luisi, Maria Luisa Spaziani.
Nel corso degli anni connessi al Premio furono organizzati importanti convegni presieduti da Edoardo Sanguinetti e Walter Pedullà. Il primo ebbe luogo in occasione della stampa dell’opera omnia di Cardarelli nell’edizione mondadoriana de “I Meridiani”. Il secondo trasse motivo dalla presentazione dell’epistolario cardarelliano curato da Bruno Blasi.
Negli anni 1968 –1969 –1971 la giuria vede affiancati accanto ai nomi famosi del mondo letterario nazionale personalità locali importanti quali il Sindaco Lamberto Cappelletti, i Professori Remo Castellini e Trieste Valdi, Bruno Blasi, Giuseppe Benigni e Michele Ceniti (quest’ultimi rispettivamente Pres. e Dir. EPT Viterbo). All’Auditorium S. Pancrazio, tradizionale sede della cerimonia di premiazione all’interno del Centro Storico si aggiunge anche un’altra location, riservata alla premiazione della Sezione Giornalismo quella del Club House del Centro Residenziale di Marina Velca Pian di Spille. E a Tarquinia approdano poeti, scrittori e giornalisti: Giuseppe Brunamontini, Piero Bigongiari, Attilio Bartolucci, Piero Dallamano, De Donato, Lucio Pisani, Alfredo Bonazzi, Maizza, Mei, Signoretti, Rossana Ombres, Leonetto Leoni, Mariella Buontempi, Marcella Glisenti, Bortolo Pento, Franco Calabrese, Umberto Domina, Domenico Scocchero, Alberto Consiglio, Renzo Ricchi, Franco Simongini, Dacunto, Lovoi, Telloli.
Ad essere complessivamente premiati oltre agli autori anche personaggi come Ubaldo Lay e Flora Volpini.
Dopo l’interruzione di qualche anno, finalmente la manifestazione ritorna in auge ed è nel 2001 che la Provincia di Viterbo si fa promotrice di una rinnovata manifestazione dal titolo “Premio Internazionale Tarquinia Cardarelli” stabilendo la sede della Cerimonia di Premiazione sempre nella Città di Tarquinia. Il Premio si articolò in sette sezioni inclusive oltre alle letterarie anche di quelle relative al giornalismo sia della carta stampata che televisiva, nonché la storia.
Negli anni 2006 e 2007 (Gestione Provincia di Viterbo – Sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi), la direzione venne affidata a Maurizio Costanzo. In quegli anni tra i vincitori nelle varie sezioni in cui era stato suddiviso il Premio anche Ernesto Galli Della Loggia, Giovanni Minoli, Magdi Allam, Dacia Maraini, Vittorio Feltri, Ferruccio De Bortoli, Giobbe Covatta, Rossella Falk, Paolo Mieli, Andrea Camilleri, Joaquin Navarro-Vals.
Dall’anno 2008 il Premio Tarquinia-Cardarelli torna ad essere gestito direttamente dal Comune di Tarquinia (Sindaco Mauro Mazzola – Pres. della Commissione Cultura Angelo Centini).
Nel 2009 un’inaspettata rivelazione porta un importante contributo sul piano delle opere scritte da Vincenzo Cardarelli e sulla conoscenza della sua vita nonché nel contesto della stessa manifestazione letteraria. 25 scritti inediti del poeta, che nessuno immaginava potessero esistere, vengono portati all’attenzione del Comune di Tarquinia che subito trasforma in una pubblicazione curata dal giornalista e studioso romano Memmo Caporilli per anni consulente editoriale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da G. Treccani. Il volume dal titolo “Vincenzo Cardarelli a Roma mentre l’Urbe cambia”, che comprende una prefazione del Senatore Giulio Andreotti, è un prezioso inestimabile documento di portata storica. Gli inediti del poeta riferiscono infatti le impressioni di un giovane intellettuale appena giunto a Roma, ma il volume comprende anche una selezione di scritti che mettono in risalto il suo carattere ombroso e polemico. Arricchisce la pubblicazione una straordinaria serie di rare foto d’epoca della Città di Roma.
La nuova formula “anni duemila” del Premio Tarquinia-Cardarelli – per la critica e la poesia – sotto la Direzione Artistica del Prof. Massimo Onofri, titolare della cattedra di letteratura italiana contemporanea nell’Università di Sassari, si contraddistingue per una proliferazione degli eventi ed un’apertura, col marchio Cardarelli, all’intera provincia di Viterbo: non per niente, l’edizione di “Caffeina” 2011 – un mese di eventi culturali, tra giugno e luglio, nel Quartiere San Pellegrino a Viterbo – è stata caratterizzata da Serate “Premio-Cardarelli” in cui il direttore artistico ha dialogato con narratori di qualità presentando i loro rispettivi romanzi.
Tra gli eventi clou di questi anni quelli tradizionalmente consolidati intorno ai quali far ruotare tutta una serie di iniziative: 1) Il Processo, virtuale e mediatico, ad un protagonista della passata stagione culturale; 2) La Premiazione vera e propria.
Sul tappeto, quindi, una serie di eventi collaterali che si sono tenuti non soltanto a Tarquinia tra i mesi di Giugno e Dicembre, tra i quali un convegno dedicato a Vincenzo Cardarelli, per fare il punto sul suo valore nel “borsino letterario contemporaneo” e sulla sua eventuale eredità.
Il premio letterario in senso stretto fu riconfermato nell’articolazione di sette sezioni già collaudate: 1) critica internazionale; 2) critica italiana; 3) storia della letteratura e filologia; 4) opera prima di critica letteraria; 5) poesia; 6) piccola e media editoria di qualità; 7) recensione per la scuola superiore.
Ma punto di forza del Premio in questi anni è stato proprio il fatto strategico di posizionarsi tra i pochissimi dedicati alla critica non solo letteraria in tutte le sue articolazioni, con quattro specifiche sezioni: straniera, italiana, filologia, opera prima. Probabilmente anche per questa sua acquisita particolarità il Premio riusci ad ottenere le attenzioni le attenzioni della Presidenza della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio di Viterbo, della Fondazione Carivit, di Uninduatria, della Cassa Edile Viterbo, dei Porti di Roma e del Lazio.
Purtroppo, per rendere la manifestazione ancor più competitiva e completa in tutte le sue articolazioni, non si riuscì a raggiungere il traguardo di un’ottava sezione dedicata in modo specifico alla critica cinematografica e televisiva, per coprire un settore sempre più importante e presente nel dibattito critico contemporaneo. Fallì anche l’obiettivo dell’istituzione di una Fondazione a Cardarelli dedicata al fine di poter dar vita al più importante premio del settore.
Particolarmente interessante rimase la sezione dedicata all’incoraggiamento delle attività editoriali di alta qualità culturale, che operano come imprescindibili promotori di talenti, sottoposti spesso a concorrenza sleale da parte dei colossi editoriali. Importante fu anche la conferma di un premio per le migliori dieci recensioni di studenti delle scuole superiori (sia in danaro che in buoni libro) di alcuni paesi e città della provincia (da individuare, oltre ovviamente a Tarquinia, in Montefiascone, Viterbo, Marta e Tuscania), che prevedeva una serie di lezioni nelle scuole superiori sul genere letterario della recensione in collaborazione con un pool di docenti delle scuole stesse.
La giuria del Premio in questi anni è stata composta da:
● Massimo Onofri (presidente), professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea presso l’università di Sassari, critico letterario, collaboratore de “La Stampa”, “Avvenire”, “Nuovi Argomenti” ed editorialista dei giornali regionali del gruppo Espresso. Al suo attivo numerosi volumi editi da Laterza, Einaudi, Donzelli, Bompiani, Mondadori, Avagliano, Gaffi e altri.
● Raffaele Manica, professore associato di Letteratura italiana all’Università di Roma, critico letterario, condirettore di “Nuovi Argomenti”, collaboratore di “Alias” supplemento settimanale del “Manifesto”. Autore di numerosi volumi di saggi, sta curando per i Meridiani Mondadori la pubblicazione delle opere di Alberto Arbasino e Enzo Siciliano.
● Filippo La Porta, critico letterario, autore di numerosi volumi di saggi per Feltrinelli, Gaffi, Le Lettere, Bollati-Boringhieri, Bompiani, collabora a “Il Corriere della Sera”, “Il Riformista”, “Europa”, “Il Messaggero”, “Avvenimenti”.
Uno degli avvenimenti particolarmente seguiti e di maggior successo messi in campo nelle ultime edizioni è stato proprio “Il Processo”. La giuria ogni anno individuava un intellettuale o un libro tra coloro o quelli che in qualche modo erano stati protagonisti della stagione culturale e letteraria italiana per sottoporli ad un vero e proprio processo, con tanto di imputato, pubblico ministero, avvocato difensore. Tra i protagonisti 300 cittadini di Tarquinia i quali, alla fine delle arringhe, avevano il potere di condannare o assolvere il processato in modo che il “presidente del tribunale” potesse formulare la sua sentenza. Le “sentenze”, nella Sala Consiliare del Comune di Tarquinia, furono emesse nei confronti di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, Enrico Mentana, Roberto Vecchioni, Paolo Crepet, tanto per citarne alcuni.
Certamente il successo ottenuto dal Premio Cardarelli, nell’alba del terzo millennio, è dovuto soprattutto alla partecipazione di personalità di spicco nello scenario letterario italiano e internazionale quali: Antoine Compagnon, Alfonso Berardinelli, Giorgio Ficara, Radwa Ashour, Abraham Gabriel Yehoshua, Giulio Ferroni (alcuni degli illustri premiati), Marcello Sorgi, Ferdinando Camon, Lidia Ravera, Vincenzo Cerami, Roberto Cotroneo, Alain Elkann, Dario Fertilio, Antonio Pennacchi, Michela Murgia, Silvia Avallone, Niccolò Ammaniti (Incontri con l’Autore) e di protagonisti famosi del mondo dello spettacolo quali Ilaria Occhini, Pier Maria Cecchini, Roberto Andò e personaggi del mondo del giornalismo televisivo come Maurizio Costanzo e Serena Dandini.
Poi la grande crisi. Era l’anno 2013.
Il Premio, seppur incanalato nell’alveo della ricerca letteraria e caratterizzato per la riflessione e l’approfondimento saggistico sia a livello nazionale che internazionale, subì diverse restrizioni nonostante per la quinta volta fosse riuscito ad ottenere l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Per motivi legati alla proroga dell’approvazione del Bilancio Comunale 2013 del Comune di Tarquinia e al taglio di fondi destinati all’Assessorato alla Cultura, il Presidente della Commissione Cultura Angelo Centini in accordo con il Direttore Artistico del Premio Massimo Onofri, stabilì di realizzare la manifestazione in due fasi: nell’anno 2013 furono previsti quattro “Incontri con l’Autore” (Maria Pia Ammirati, Roberto Cotroneo, Andrea Carraro, Valerio Magrelli), e nel 2014 “Il Processo” (in seguito annullato per indisponibilità dei protagonisti prescelti) e la Cerimonia di Premiazione ebbe luogo Domenica 1 Giugno. nella splendida cornice della Chiesa di S. Maria in Castello che, presentata dal Giornalista Rai Franco Di Mare, registrò una larga partecipazione di pubblico.
La Giuria formata da Massimo Onofri (Presidente) e dai docenti e critici letterari Filippo La Porta e Raffaele Manica, assegnò in quell’occasione i seguenti Premi:
– per Critica Letteraria Italiana, Enzo Golino
– per la Storia della Letteratura e Filologia, Fausta Garavini
– per la Poesia, Milo De Angelis
– per l’Opera Prima, Raffaello Palumbo Mosca
– per l’Editoria di Qualità, Casa Editrice Quodlibet
– per la Recensione nelle Scuole: I.I.S. “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia e I.I.S.S. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Montefiascone.
Da allora il silenzio più assoluto nell’indifferenza pubblico-amministrativa e di quella cultural-popolare ad eccezione del Portale ufficiale Tarquinia Turismo con notizie e fotografie come se il Premio ancora si svolgesse. Occorrerà arrivare al 2022 (ovvero fino a pochi giorni fa) affinché un Sindaco, Alessandro Giulivi, torni a parlare e a prendere di nuovo in considerazione la necessaria riorganizzazione del Premio Cardarelli… (to be continued)
✳ FONTE IMMAGINI:
● Alessandro Giulivi Sindaco Tarquinia e Simona Orrù Ermes WiFi (Foto di Giancarlo Milioni – 2022)
● “Omaggio a Cardarelli” particolare tratto da un Acquerello di Lorenzo Balduini (Fonte: “Balduini un artigiano artista” di Bruno Blasi e Luigi De Pascalis – 1999)
● “Vincenzo Cardarelli a Roma mentre l’Urbe cambia” di Memmo Caporilli (copertina del volume edito dal Comune di Tarquinia – Assessorato alla Cultura – 2009)
● Vincenzo Cardarelli Roma Via Veneto – Foto di Paolo Monti – Servizio fotografico (Italia, 1957) – BEIC 6361511 (Fonte Wikipedia)
● Vincenzo Cardarelli – Disegno a matita grassa di Lorenzo Balduini (Fonte: “Balduini un artigiano artista” di Bruno Blasi e Luigi De Pascalis – 1999)