A CAPUA, UGO RICCIARELLI CON UN MARE DI NULLA
A Palazzo Lanza un fine settimana
tra dibattiti, tango e letteratura
Un’altra novità aspetta tutti gli amici di Palazzo Lanza: domenica 28 gennaio alle 18.30 partirà infatti una nuova rassegna dedicata al cinema d’autore curata dall’Ass. Cult. Macchina da presa, dal titolo “Finalmente domenica”. Si tratta di una serie di incontri riservati agli appassionati che potranno liberamente discutere di cinema. L’argomento di questo primo incontro sarà il film “Ogni cosa è illuminata”, opera prima divertente e commovente del tedesco Liev Schreiber, che rappresenta un modo diverso per ricordare la shoah.
A seguire dalle ore 21.00 sarà la volta di Raccontango: come ogni mese il caffè-ristorante Ex Libris, grazie alla collaborazione di Casertango e Trasnochando, si trasforma per una domenica in una milonga per tutti i numerosi appassionati di tango. Domenica, inoltre, saranno ospiti i ballerini Marcelo e Sabrina. L’ingresso è gratuito.
L’appuntamento con la letteratura sarà invece martedì 30 gennaio alle 20.00 con l’aperitivo con lo scrittore.
Ospite della serata sarà lo scrittore Ugo Ricciarelli, Premio Strega 2004 con Il dolore perfetto, che presenterà il suo nuovo romanzo Un mare di nulla (Mondadori).
L’autore sarà intervistato dal critico e scrittore Silvio Perrella.
A Palazzo Lanza un fine settimana
tra dibattiti, tango e letteratura
Un’altra novità aspetta tutti gli amici di Palazzo Lanza: domenica 28 gennaio alle 18.30 partirà infatti una nuova rassegna dedicata al cinema d’autore curata dall’Ass. Cult. Macchina da presa, dal titolo “Finalmente domenica”. Si tratta di una serie di incontri riservati agli appassionati che potranno liberamente discutere di cinema. L’argomento di questo primo incontro sarà il film “Ogni cosa è illuminata”, opera prima divertente e commovente del tedesco Liev Schreiber, che rappresenta un modo diverso per ricordare la shoah.
A seguire dalle ore 21.00 sarà la volta di Raccontango: come ogni mese il caffè-ristorante Ex Libris, grazie alla collaborazione di Casertango e Trasnochando, si trasforma per una domenica in una milonga per tutti i numerosi appassionati di tango. Domenica, inoltre, saranno ospiti i ballerini Marcelo e Sabrina. L’ingresso è gratuito.
L’appuntamento con la letteratura sarà invece martedì 30 gennaio alle 20.00 con l’aperitivo con lo scrittore.
Ospite della serata sarà lo scrittore Ugo Ricciarelli, Premio Strega 2004 con Il dolore perfetto, che presenterà il suo nuovo romanzo Un mare di nulla (Mondadori).
L’autore sarà intervistato dal critico e scrittore Silvio Perrella.
Un uomo dalla vita avventurosa e affascinante. Affabulatore, prestigiatore, maestro dei nodi e signore degli imbrogli, incantatore di uomini e soprattutto di donne, il protagonista di questo romanzo forse fu il padre di Ugo Riccarelli. In realtà, come già avvenne per l’affresco de Il dolore perfetto, che pure partiva da un dato biografico, memoriale, per allargarsi fino a diventare ritratto di un mondo, anche in questo caso la vita di un uomo, vorticando pagina dopo pagina, genera un intero universo di storie. Una costante della narrativa di Riccarelli è mostrare come l’esistenza di ognuno si intrecci sempre con quella di tutti gli altri, con la vita di quanti lo hanno preceduto e di coloro che verranno, in un mosaico che amplifica la realtà sovvertendo la cronologia in una contemporaneità brulicante e fantastica. Così, raccontare di un padre diventa subito l’occasione per evocare una nonna, giovanissima spigolatrice, un nonno capomastro posato e riflessivo, un bisnonno marinaio dai lineamenti scavati dal sole e dall’acqua salmastra, uno zio spregiudicato e opportunista e un altro poetico, inconcludente inventore. Da un paesino ai piedi delle Alpi le loro storie si dipanano fino al bagliore del deserto d’Africa, mescolate a quelle di giovani soldati ingenui e smarriti, di sadici aguzzini, di beduini pazienti e generosi, trafitte dagli occhi incantatori di una donna berbera, due lame di luce azzurra. La vita di ognuno è inevitabilmente la vita di tutti. È impossibile che un sogno, uno spettro, la follia di un eroe romanzesco non assomiglino a un’utopia, a un delirio, al segreto che teniamo nel chiuso della nostra anima. E portarlo in superficie, quel segreto, raccontarlo in una luce favolosa è il compito più vero della letteratura, il suo più profondo atto d’amore. (da www.bol.it)