FUOCHI PER UNA FESTA
A R I O D A N T E M A R I A N N I
B R I N D I S I D I S A N S I L V E S T R O
(da Una strana gioia, 2003)
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Stacco l’ultimo foglio del vecchio anno e a mezzanotte, come gli altri, stappo la mia bottiglia; ma non lo scaccio con botti o lancio di cocci né per speciali favori lo ringrazio: io brindo a lui che m’ha lasciato indenne. M’ha lasciato le braccia, le gambe e i piedi e tutte e due le mani e, col torso, la testa, gli occhi, il naso e le orecchie; e se completo l’inventario, attesto che, compatibilmente con i dati anagrafici e lo specchio, tutto funziona passabilmente. Quanto all’anno venturo, fisso il nuovo |
segue …>>
A R I O D A N T E M A R I A N N I
B R I N D I S I D I S A N S I L V E S T R O
(da Una strana gioia, 2003)
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Stacco l’ultimo foglio del vecchio anno e a mezzanotte, come gli altri, stappo la mia bottiglia; ma non lo scaccio con botti o lancio di cocci né per speciali favori lo ringrazio: io brindo a lui che m’ha lasciato indenne. M’ha lasciato le braccia, le gambe e i piedi e tutte e due le mani e, col torso, la testa, gli occhi, il naso e le orecchie; e se completo l’inventario, attesto che, compatibilmente con i dati anagrafici e lo specchio, tutto funziona passabilmente. Quanto all’anno venturo, fisso il nuovo |
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Ario, Fuochi per una festa. Monotipo, 1964