INDONESIA: SCOPERTO IL PARADISO TERRESTRE
Lungo la catena montuosa del Foja, nella zona ovest della Nuova Guinea, Decine di specie di uccelli rarissimi e alcuni sconosciuti, farfalle mai viste, rane e canguri mai fotografati: tutto in un territorio ‘nascosto’ grande come il Lussemburgo mai visitato
.
Giakarta, 7 feb. -(Ign)- ”E’ la rappresentazione vera del giardino dell’Eden, la più simile che è stata mai trovata sulla terra”. Parola di scienziato, con tanto di foto e decine di documenti che testimoniano dell’incredibile scoperta. Bruce Beehler, uno dei responsabili della missione congiunta Usa, Indonesia ed Australia racconta sulle pagine on line della Abc i risultati della spedizione…
|
Lungo la catena montuosa del Foja, nella zona ovest della Nuova Guinea, Decine di specie di uccelli rarissimi e alcuni sconosciuti, farfalle mai viste, rane e canguri mai fotografati: tutto in un territorio ‘nascosto’ grande come il Lussemburgo mai visitato
.
Giakarta, 7 feb. -(Ign)- ”E’ la rappresentazione vera del giardino dell’Eden, la più simile che è stata mai trovata sulla terra”. Parola di scienziato, con tanto di foto e decine di documenti che testimoniano dell’incredibile scoperta. Bruce Beehler, uno dei responsabili della missione congiunta Usa, Indonesia ed Australia racconta sulle pagine on line della Abc i risultati della spedizione…
|
che ha raggiunto ed iniziato ad esplorare, in Nuova Guinea, un territorio di 3mila km/q -grande come il Lussemburgo o la nostra Valle d’Aosta – nascosto lungo la catena montuosa del Foja, nella zona ovest della regione.
Una scoperta che ha già portato a risultati strabilianti: nella foresta tropicale il team di 25scienziati ha avvistato alcune specie rarissime di uccelli – tra cui esemplari mai incontrati dall’uomo -, oltre 20 nuove tipi di rane e soprattutto il ”Berlepsch’s six-wired bird of paradise, un uccello del paradiso conosciuto solo in alcuni dipinti dell”800, ma di cui non si conosceva la dimora. E ancora canguri rarissimi, farfalle e cinque tipi di palme mai viste. Uno spettacolo che ha fatto parlare di ‘Lost world’, mondo perduto, e ora ritrovato. E le sorprese dovrebbero essere ancora tante: lo stesso Beehler ha detto che le prossime missioni, in periodi climatici diversi da quelli in cui si è svolta la prima, sicuramente daranno vita ad altre scoperte. ”Con la stagione delle piogge – ha spiegato l’esploratore – molti insetti erano al riparo. Nelle prossime spedizioni avremo nuove eccitanti incontri”. Nella zona, solo parzialmente esplorata, le autorità locali hanno intanto proibito l’ingresso ai turisti e cercheranno di renderla off limits anche a chi cerca minerali ed ai cacciatori. Lì gli animali sono ancora più a rischio: non hanno paura dell’uomo, perché non lo hanno mai incontrato.