NEL NOME DI MIO PADRE CERCO LA VERITA' di Silvano Olmi

UN LIBRO CHE RACCONTA
LA TRISTE RALTA’ DI CUBA

UN’ATTO DI ACCUSA CONTRO IL REGIME MARXISTA DI FIDEL CASTRO

Nel nome di mio padre

 * Il libro scritto dall’esule cubana Ileana de la Guardia, dal titolo “Nel nome di mio Padre” (Editore Guerini e Associati, 221 pagine, 19 euro) è di quelli da leggere assolutamente.
Infatti, l’autrice, è la figlia di un alto ufficiale dell’esercito cubano, eroe di tante battaglie combattute nel nome del marxismo, che all’improvviso cade in disgrazia e viene fatto arrestare e fucilare il 13 luglio 1989 per ordine del dittatore Fidel Castro.
Con l’accusa di traffico di droga, è soggetto ad un processo farsa imbastito da Castro e dalla sua ghenga per colpire gli oppositori che sognano una svolta democratica come avvenuto nell’ex-Unione Sovietica…

UN LIBRO CHE RACCONTA
LA TRISTE RALTA’ DI CUBA

UN’ATTO DI ACCUSA CONTRO IL REGIME MARXISTA DI FIDEL CASTRO

Nel nome di mio padre

 * Il libro scritto dall’esule cubana Ileana de la Guardia, dal titolo “Nel nome di mio Padre” (Editore Guerini e Associati, 221 pagine, 19 euro) è di quelli da leggere assolutamente.
Infatti, l’autrice, è la figlia di un alto ufficiale dell’esercito cubano, eroe di tante battaglie combattute nel nome del marxismo, che all’improvviso cade in disgrazia e viene fatto arrestare e fucilare il 13 luglio 1989 per ordine del dittatore Fidel Castro.
Con l’accusa di traffico di droga, è soggetto ad un processo farsa imbastito da Castro e dalla sua ghenga per colpire gli oppositori che sognano una svolta democratica come avvenuto nell’ex-Unione Sovietica…

Inoltre, Castro vuole mettere a tacere un uomo che sa molte cose ed è custode di parecchi segreti sulla dittatura cubana. Improvvisamente, da appartenente a una famiglia di privilegiati del regime, Ileana de la Guardia si trova dalla parte dei perseguitati e racconta, con dovizia di particolari, la sorveglianza e i pedinamenti a cui è sottoposta dalla polizia politica; il faccia a faccia con i carcerieri del padre; le tecniche di dissuasione e indottrinamento a cui è soggetta; il tradimento degli amici più intimi; le torture fisiche e psicologiche inflitte al padre e i tentativo disperato di salvarlo dal plotone d’esecuzione.

IBSAttraverso queste durissime prove, Ileana prende coscienza della terribile macchina di persecuzione messa a punto dal dittatore cubano e fuggita all’estero ne denuncia le macchinazioni, i traffici di droga e armi, il sostentamento ai movimenti di guerriglieri comunisti sparsi nel mondo.

Nel gennaio 1999, la giovane cubana in esilio presenta una denuncia contro Fidel Castro per omicidio e traffico interna-zionale di stupefacenti.

* Per gentile concessione del periodico Fontana di Piazza

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