PARALIMPIADI, CIAMPI: DICHIARO APERTI I GIOCHI


Agli atleti il Presidente affida il compito
di trasmettere lo spirito dei Giochi al Paese

Il presidente Ciampi canta l’inno di fronte
ai 30 mila che affollano lo stadio

TORINO 2006, LA CERIMONIA DI APERTURA DELLE PARALIMPIADI

 

Corteo di sbandieratori e pattinatrici. E’ stato Arnoldo Rustioni, vincitore di tre medaglie a Roma ’60, insieme alla giovanissima Silvia Battaglio, bambina torinese non vedente, ad accendere il braciere dei IX Giochi Paralimpici.

Inaugurazione

Torino, 10 mar. (Adnkronos) – Con l’esibizione di un gruppo di sbandieratori e il passaggio di pattinatrici in bianco che sventolano ognuna una bandiera con il luogo e la data delle scorse edizioni, è iniziata allo Stadio Olimpico di Torino la cerimonia di apertura dei IX Giochi paralimpici, ad un mese esatto da quelle delle Olimpiadi. E come un mese fa, ad assistere alla cerimonia c’era anche il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi con la moglie, la signora Franca…
Stasera l’avvio ufficiale delle IX Paralimpiadi invernali. Capo dello Stato in mattinata aveva visitato il villaggio olimpico

Il Presidente Ciampi

Torino, 10 mar. – (Adnkronos/Ign) – ”Dichiaro aperti i IX Giochi Paralimpici Invernali”. Come un mese fa è stato il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ad aprire ufficialmente le paralimpiadi di Torino 2006. Dopo la dichiarazione è stata la volta dell’ingresso, al suono dell’inno del futuro, della bandiera ufficiale del Comitato internazionale paralimpico con le tre gocce coreane che rappresentano corpo, mente e spirito. A sostenere la bandiera una rappresentanza di grandi atleti disabili seguiti da altrettanto grandi atleti normodotati di ieri e di oggi…



Agli atleti il Presidente affida il compito
di trasmettere lo spirito dei Giochi al Paese

Il presidente Ciampi canta l’inno di fronte
ai 30 mila che affollano lo stadio

TORINO 2006, LA CERIMONIA DI APERTURA DELLE PARALIMPIADI

 

Corteo di sbandieratori e pattinatrici. E’ stato Arnoldo Rustioni, vincitore di tre medaglie a Roma ’60, insieme alla giovanissima Silvia Battaglio, bambina torinese non vedente, ad accendere il braciere dei IX Giochi Paralimpici.

Inaugurazione

Torino, 10 mar. (Adnkronos) – Con l’esibizione di un gruppo di sbandieratori e il passaggio di pattinatrici in bianco che sventolano ognuna una bandiera con il luogo e la data delle scorse edizioni, è iniziata allo Stadio Olimpico di Torino la cerimonia di apertura dei IX Giochi paralimpici, ad un mese esatto da quelle delle Olimpiadi. E come un mese fa, ad assistere alla cerimonia c’era anche il capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi con la moglie, la signora Franca…
Stasera l’avvio ufficiale delle IX Paralimpiadi invernali. Capo dello Stato in mattinata aveva visitato il villaggio olimpico

Il Presidente Ciampi

Torino, 10 mar. – (Adnkronos/Ign) – ”Dichiaro aperti i IX Giochi Paralimpici Invernali”. Come un mese fa è stato il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ad aprire ufficialmente le paralimpiadi di Torino 2006. Dopo la dichiarazione è stata la volta dell’ingresso, al suono dell’inno del futuro, della bandiera ufficiale del Comitato internazionale paralimpico con le tre gocce coreane che rappresentano corpo, mente e spirito. A sostenere la bandiera una rappresentanza di grandi atleti disabili seguiti da altrettanto grandi atleti normodotati di ieri e di oggi…

Una delle Mascotte

…All’uscita degli sbandieratori ha fatto seguito l’ingresso della banda dell’Esercito di fronte ai 30 mila che affollano lo stadio indossando l’immancabile mantellina bianca che già nella scorsa cerimonia era stata consegnata agli spettatori. E dagli spalti il presidente Ciampi ha salutato il pubblico, rispondendo agli applausi di tutto lo stadio, per alzarsi poi in piedi per l’inno nazionale con il tricolore issato dai bersaglieri.

E così, nel clou della cerimonia, una catena umana fatta dai rappresentanti di tutte le nazioni che partecipano ai Giochi Paralimpici ha consegnato la Fiaccola all’ultimo tedoforo, Arnoldo Rustioni, vincitore di tre medaglie a Roma ’60. E’ stato lui, insieme alla giovanissima Silvia Battaglio – bambina torinese di 10 anni non vedente – ad accendere il braciere dei noni Giochi Paralimpici. Ad entrare nello stadio con la Fiaccola paralimpica come tedoforo era stato Lorenzo Ricci, atleta cieco, campione di diverse discipline, che ha passato la torcia a Rolando Rueppe. Il plurimediagliato atleta in carrozzella, vincitore di tre titoli a Salt Lake City, ha poi attraversato tutto il palco per passare il fuoco paralimpico a una vera e propria catena umana che ha unito tutte le nazioni in un simbolico grande tedoforo. Dopo l’accensione del braciere è stata la volta dei fuochi artificiali.

”La passione vive veramente qui – aveva detto poco prima della dichiarazione ufficiale di apertura dei Giochi, il presidente del Comitato paralimpico internazionale Sir Phil Craven – questa è una notte unica anche perché torniamo in Italia”. Craven ha voluto ricordare e ringraziare l’impegno di tutto il Piemonte e dei volontari chiedendosi ”cosa sarebbero i giochi senza di loro”. Secondo il presidente questa sera si è espressa ”la passione per lo sport, per il proprio Paese e soprattutto la passione per la vita. La passione vive davvero qui”.

…Fra loro i campioni dello sci Alberto Tomba, Stefania Belmondo, Piero Gross e Paolo De Chiesa oltre a una folta rappresentanza della Juventus con Del Piero, Ibrahimovic, Trezeguet, Thuram, Pessotto e Cannavaro guidati dall’allenatore Fabio Capello. Il presidente Ciampi ha nuovamente sventolato il cuscino azzurro dopo aver applaudito e salutato la bandiera paralimpica, sempre accanto alla signora Franca e al presidente della Camera Pier Ferdinando Casini.

In mattinata, il capo dello Stato visitando il villaggio olimpico aveva sottolineato l’importanza dei Giochi. ”L’Italia ha bisogno di ritrovare fiducia in se stessa, fiducia che vuol dire speranza, quindi, bisogna ritenere che le Olimpiadi siano state quella scintilla, quello scossone, di cui il Paese sentiva il bisogno per ripartire in ogni suo aspetto”.

Secondo il Capo dello Stato le Olimpiadi ”sono state un grande successo perché la gente ci ha creduto e ha ritrovato la consapevolezza delle nostra capacità”, il capo dello Stato aveva quindi invitato gli atleti a trasmettere lo spirito olimpico al Paese, a tutta la vita civile. Riferendosi poi alla visita compiuta poco prima di arrivare al villaggio olimpico alla Reggia di Veneria, dove sono in corso lavori di restauro, il capo dello Stato aveva aggiunto: ”Poco fa a Venaria ho visto un’altra bellissima manifestazione di questo spirito di iniziativa che c’è in Piemonte. Che Torino la prima capitale d’Italia, lo rilanci in tutto il Paese”.

Ciampi aveva quindi voluto dedicare ”un pensiero agli atleti che nelle Olimpiadi sono stati bravissimi e a quelli che lo saranno durante le Paralimpiadi, ma soprattutto un pensiero a tutti i piemontesi e i torinesi che hanno collaborato attivamente al grande successo di questi Giochi”.

E in particolare ha voluto lodare il lavoro dei volontari di Torino 2006. ”Non posso dimenticare – ha raccontato il presidente – quando un mese fa ero qua per l’apertura dei Giochi Olimpici quello che mi dissero i volontari quando si temeva che ci fosse qualcuno che sfruttasse negativamente l’apertura dei giochi: mi dissero ‘non si preoccupi Presidente, ci siamo noi ad impedirlo’ e per questo li ringrazio”.

Quindi, rivolto agli atleti paralimpici aveva aggiunto: ”Le Paralimpiadi rappresentano non solo il compimento delle Olimpiadi, ma hanno un valore che va al di là di quello sportivo, perché questi ragazzi ci danno un esempio di coraggio e soprattutto fanno venir meno e combattono quel senso che a volte predomina anche nella gioventù di apatia e indifferenza”. ”Questo – aveva insistito Ciampi – è qualcosa che va al di là del merito sportivo”.

mikronet

Lascia un commento