ILGROSSETANO MAURO CHECHI TRA I PREMIATI DEL TARQUINIA-CARDARELLI
TRA I VINCITORI , MAURO CHECHI,
DACIA MARAINI, VITTORIO FELTRI
VIVIAN LAMARQUE E GIOBBE COVATTA
Alla conferenza stampa erano presenti il direttore del premio Maurizio Costanzo, la conduttrice Debora Caprioglio, per la Provincia il presidente Alessandro Mazzoli, l’assessore alla Cultura e al Turismo Angelo Cappelli e il dirigente Luigi Celestini, per il Comune di Tarquinia il vicesindaco Sergio Benedetti e l’assessore Luigi Serafini.
Ad aprire è stato Maurizio Costanzo. «La V edizione del premio – ha esordito – è stata completamente rinnovata perché abbiamo aggiunto La Palma dell’eccellenza, con nuove categorie oltre a quelle già previste negli anni scorsi. Si tratta delle sezioni Teatro oltre, Ironia, Etruscologia – rafforzata e approfondita -, Poesia a braccio e Solidarietà»…
TRA I VINCITORI , MAURO CHECHI,
DACIA MARAINI, VITTORIO FELTRI
VIVIAN LAMARQUE E GIOBBE COVATTA
Alla conferenza stampa erano presenti il direttore del premio Maurizio Costanzo, la conduttrice Debora Caprioglio, per la Provincia il presidente Alessandro Mazzoli, l’assessore alla Cultura e al Turismo Angelo Cappelli e il dirigente Luigi Celestini, per il Comune di Tarquinia il vicesindaco Sergio Benedetti e l’assessore Luigi Serafini.
Ad aprire è stato Maurizio Costanzo. «La V edizione del premio – ha esordito – è stata completamente rinnovata perché abbiamo aggiunto La Palma dell’eccellenza, con nuove categorie oltre a quelle già previste negli anni scorsi. Si tratta delle sezioni Teatro oltre, Ironia, Etruscologia – rafforzata e approfondita -, Poesia a braccio e Solidarietà»…
La parola è poi passata proprio al
Presidente della Provincia di
Viterbo, Mazzoli. «Sono ormai
diversi mesi – ha raccontato – che
stiamo lavorando alla realizzazione
della nuova edizione del premio. Una
edizione che abbiamo voluto facesse
un salto di qualità e che fosse anche
finalizzata a far conoscere Vincenzo
Cardarelli per quello che merita,
lavorando di concerto con l’assessore
Cappelli e Costanzo».
Sulla valorizzazione della figura del
poeta che dà il nome al premio si è
concentrato anche il vicesindaco di
Tarquinia, Benedetti. «Grazie
all’impegno del presidente
Alessandro Mazzoli e di Maurizio
Costanzo, che hanno voluto dare
una veste nuova all’avvenimento –
ha detto – riusciremo a consacrare
Cardarelli al giusto ruolo che
merita».
Le premiazioni si svolgeranno mercoledì 22 marzo 2006 alle 21 nella
Chiesa di Santa Maria in Castello a Tarquinia.
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I vincitori dell’edizione 2005
del Premio internazionale Vincenzo Cardarelli – La palma dell’eccellenza sono: Giovanni Floris Vittorio Feltri Dacia Maraini Vivian Lamarque Mauro Chechi Francesco Menghini Emilia Orsale Alice Ceccarini Giobbe Covatta Ferruccio De Bortoli |
Mauro Chechi, toscano, laureato in Giurisprudenza, lasciata la toga forense, svolge dal 1979 attività artistica e di ricerca. Grazie al suo libro Come si improvvisa cantando, ha rappresentato le tradizioni della Maremma in molte importanti circostanze (meeting internazionale di repentismo e improvvisazione alle Isole Canarie, rendez-vous con artisti e studiosi di vari paesi mediterranei, Malta, Libano, Spagna, Corsica, Marocco, ecc…). Tiene da anni corsi sulle antiche tecniche di intrattenimento operando in scuole e circoli privati. Ha partecipato a grandi eventi (importante la presenza a Volterrateatro, sotto la direzione artistica di Vittorio Gassman), con molti artisti tra cui Roberto Benigni. Ha effettuato una fortunata tournè di tre anni che l’ha visto impegnato come attore in vari teatri europei (la Fenice di Venezia). Scritturato dal prestigioso Berliner Ensemble di Bertolt Brecht, ha lavorato, interpretando un ruolo importante, per tre anni a Berlino.
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Alla serata sarà presente anche l’
Ambasciatore di Svezia in Italia
Staffan Wrigstad
molto legato al mondo degli etruschi,
una delle sezioni del premio.
(Ufficio Stampa Provincia di Viterbo)
Amicizia
Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni che, perduti nel tempo, c’incontrammo, alla nostra incresciosa intimità. Ci siamo sempre lasciati senza salutarci, con pentimenti e scuse da lontano. Ci siam rispettati al passo, bestie caute, cacciatori affinati, a sostenere faticosamente la nostra parte di estranei. Ritrosie disperanti, pause vertiginose e insormontabili, dicevan, nelle nostre confidenze, il contatto evitato e il vano incanto. Qualcosa ci è sempre rimasto, amaro vanto di non ceduto ai nostri abbandoni, qualcosa ci è sempre mancato. Vincenzo Cardarelli |