CON UN CHIP NEL CERVELLO SIAMO IN GRADO DI SCRIVERE PENSANDO di Lucio Aragri

Quando con i poteri della mente si può controllare ogni cosa,
quale spazio rimane alla fantasia?

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Grazie a un chip, impiantato nel cervello, siamo ormai in grado di scrivere, disegnare, inviare mail, accendere e spegnere la televisione senza muovere nessuna parte del nostro corpo.
Per gli scrittori di fantascienza la vita diventa sempre più dura. La loro fantasia, tesoro primigenio di ogni storia oltre il fantastico, è messa alle corde.
La scienza e la tecnologia avanzano in tempi così brevi ed in modo esponenziale che qualsiasi trovata letteraria, non appena escogitata, appartiene già alla storia non solo prima di essere pubblicata, ma ancor prima che possa essere addirittura pensata.
Sono finiti i tempi di Jiules Verne quando, con un secolo di anticipo, si poteva giocare a precedere scoperte che nei libri sembravano essere pura fantasia e che poi, solo più tardi, ma tanto più tardi, venivano effettivamente realizzate in maniera rigorosa e scientificamente provata.
E cosi’ solo chi, non appena due anni fà, immaginava di collegarsi al computer o alla rete internettiana con i soli poteri della mente, mai avrebbe potuto rendersi conto di appartenere, già da allora, alla preistoria.
La notizia scientifica di oggi che Oltrepensiero.it vi propone, tramite le colonne di Focus.it, non è nient’altro che una conferma di queste considerazioni. Sicuramente dobbiamo essere soddisfatti dei progressi scientifici, ma l’interrogativo che si apre è ben più sibillino di tutta la meraviglia che possono generare in noi le nuove teconologie anche quando applicate per garantirci la sopravvivenza fisica.
La fantasia ha ancora ragion d’essere nella nostra mente ed i sogni dell’uomo del terzo millennio non sono già forse la sua inconsapevole memoria? E quando non c’è più spazio per la fantasia quale altra soglia ci rimane di attraversare per poter immaginare un futuro diverso?
                                                                                                                                                   segue…>>

Quando con i poteri della mente si può controllare ogni cosa,
quale spazio rimane alla fantasia?

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Grazie a un chip, impiantato nel cervello, siamo ormai in grado di scrivere, disegnare, inviare mail, accendere e spegnere la televisione senza muovere nessuna parte del nostro corpo.
Per gli scrittori di fantascienza la vita diventa sempre più dura. La loro fantasia, tesoro primigenio di ogni storia oltre il fantastico, è messa alle corde.
La scienza e la tecnologia avanzano in tempi così brevi ed in modo esponenziale che qualsiasi trovata letteraria, non appena escogitata, appartiene già alla storia non solo prima di essere pubblicata, ma ancor prima che possa essere addirittura pensata.
Sono finiti i tempi di Jiules Verne quando, con un secolo di anticipo, si poteva giocare a precedere scoperte che nei libri sembravano essere pura fantasia e che poi, solo più tardi, ma tanto più tardi, venivano effettivamente realizzate in maniera rigorosa e scientificamente provata.
E cosi’ solo chi, non appena due anni fà, immaginava di collegarsi al computer o alla rete internettiana con i soli poteri della mente, mai avrebbe potuto rendersi conto di appartenere, già da allora, alla preistoria.
La notizia scientifica di oggi che Oltrepensiero.it vi propone, tramite le colonne di Focus.it, non è nient’altro che una conferma di queste considerazioni. Sicuramente dobbiamo essere soddisfatti dei progressi scientifici, ma l’interrogativo che si apre è ben più sibillino di tutta la meraviglia che possono generare in noi le nuove teconologie anche quando applicate per garantirci la sopravvivenza fisica.
La fantasia ha ancora ragion d’essere nella nostra mente ed i sogni dell’uomo del terzo millennio non sono già forse la sua inconsapevole memoria? E quando non c’è più spazio per la fantasia quale altra soglia ci rimane di attraversare per poter immaginare un futuro diverso?
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?Un chip per muovere gli oggetti con il pensiero

In Massachusetts, negli Stati Uniti, vive un uomo in grado di accendere e spegnere la televisione, cambiare canale e volume dell’apparecchio, senza alzarsi o usare il telecomando. Anche se per farlo si serve solo della forza del pensiero, non è un santone e nemmeno un mago: Matthew Nagle ha 25 anni ed è paralizzato dal collo in giù in seguito a un incidente.
La scorsa estate con una pionieristica operazione al New England Sinai Hospital gli è stato impiantato un chip nel cervello, con cui può controllare gli oggetti di uso quotidiano, senza muoversi, solo pensando.
Attaccato al cervello. Alcuni esperimenti avevano già dimostrato che è possibile muovere il cursore di un computer senza mani, indossando dei caschetti muniti di elettrodi. Ma è la prima volta che un dispositivo simile viene impiantato direttamente nel cervello di un paziente. Il chip di 4 millimetri, formato da 100 elettrodi sottili come capelli, è stato collocato nella corteccia a una profondità di pochi millimetri, dove capta i segnali del cervello e li invia al computer. «Il computer è un pannello per il controllo in remoto del televisore – afferma John Donoghue neuroscienziato della Brown University – e per attivare la scelta della persona, fa passare il cursore sopra un’icona, che equivale a un click sull’icona stessa».
Tornare a muoversi. Per muovere e afferrare degli oggetti Nagle si serve di protesi meccaniche guidate sempre dal computer. Dopo questo primo passo, il prossimo potrebbe essere quello di far muovere gli arti stessi dei pazienti. Ma non è facile: i movimenti che facciamo per afferrare qualcosa, coinvolgono milioni di neuroni, creando un complesso sistema di segnali elettrici difficile da replicare. (da Focus.it del 1 aprile 2005)

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Quando la mente controlla il Pc

Non c’è trucco, non c’è inganno: il computer recentemente presentato al CeBit di Hannover può essere davvero controllato con la sola forza del pensiero. Lo strabiliante dispositivo è stato messo a punto dai ricercatori del Fraunhofer Institute di Berlino in collaborazione con i colleghi della Berlin Humboldt University ed è destinato a rivoluzionare i rapporti tra uomo e tecnologia. Grazie a questo sofisticato apparecchio è infatti possibile far apparire sullo schermo di un Pc delle righe di testo, muovendo un cursore controllato con la mente.
Pensieri e parole. L’utilizzatore indossa uno speciale casco foderato con decine di sensori in grado di misurare l’attività elettrica del cervello, e sposta il cursore sul video semplicemente pensando di muovere il braccio destro o sinistro. Secondo Gabriel Curio, uno dei ricercatori che hanno partecipato al progetto, 20 minuti di addestramento sono più che sufficienti per poter iniziare a utilizzare la macchina da scrivere mentale con disinvoltura. Il dispositivo, grazie a uno speciale algoritmo di controllo, è infatti in grado di riconoscere con rapidità l’attività elettrica della corteccia cerebrale, cioè di quella zona del cervello dove hanno origine i movimenti.
Le applicazioni di questa nuova tecnologia sono numerose, e spaziano dall’ambito medico, all’intrattenimento, alla sicurezza. I ricercatori pensano infatti di sviluppare entro breve una versione commerciale di questo apparecchio dedicata ai disabili che potranno così interagire in modo semplice e rapido con Pc e altri dispositivi elettronici, come protesi bioniche o sistemi per la comunicazione.
Cogito, ergo freno. Non solo: il computer mentale, intercettando il segnale nervoso al momento della sua formazione, offre qualche frazione di secondo di vantaggio rispetto ai normali tempi di reazione di un individuo: è già allo studio un sistema di ausilio alla guida capace di agire sui freni della vettura nel momento stesso in cui il pilota avverte il pericolo, e quindi molto prima che riesca a premere il pedale del freno.
Già nel passato erano stati messi a punto sistemi per il controllo cerebrale di computer e altri apparecchi, ma si trattava di dispositivi che dovevano essere collegati direttamente ai neuroni del paziente con interventi chirurgici lunghi, complessi, e dall’esito spesso incerto. (da Focus.it del 14 marzo 2006)

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