PASQUA A TARQUINIA

Il Cristo che molleggia
 

STATUA DEL CRISTO RISORTOLa domenica di Pasqua, intorno alle ore 18, si svolge a Tarquinia la festa popolare più attesa e spettacolare: la Processione del Cristo Risorto.

Tra la folla, che invade le vie del centro storico, si fa largo la statua del Redentore (del peso di sei quintali) portata a spalle da sedici fratelli in tunica turchese, preceduti dalla banda musicale, da un gruppo di sparatori armati di doppietta maremmana, che scaricano verso il cielo le loro innocue cartucce, e da nove possenti croci adorne di corone di alloro.

È il «Cristo che molleggia, portato a spalla sopra un mare di teste, come nave in mezzo alla bufera», dirà Vincenzo Cardarelli.

La statua lignea è un’opera ottocentesca di Bartolomeo Canini su un bozzetto in gesso dello scultore Pietro Tenerari fortunatamente ritrovato nel 1982.

«Non la scambieremmo neanche con la Pietà di Michelangelo» , avrebbero detto i Tarquiniesi a un papa di tanti anni fa che l’aveva richiesta per esporla nei Musei Vaticani. 

(da www.latuscia.com – foto www.tarquinia.net )


Il Cristo che molleggia
 

STATUA DEL CRISTO RISORTOLa domenica di Pasqua, intorno alle ore 18, si svolge a Tarquinia la festa popolare più attesa e spettacolare: la Processione del Cristo Risorto.

Tra la folla, che invade le vie del centro storico, si fa largo la statua del Redentore (del peso di sei quintali) portata a spalle da sedici fratelli in tunica turchese, preceduti dalla banda musicale, da un gruppo di sparatori armati di doppietta maremmana, che scaricano verso il cielo le loro innocue cartucce, e da nove possenti croci adorne di corone di alloro.

È il «Cristo che molleggia, portato a spalla sopra un mare di teste, come nave in mezzo alla bufera», dirà Vincenzo Cardarelli.

La statua lignea è un’opera ottocentesca di Bartolomeo Canini su un bozzetto in gesso dello scultore Pietro Tenerari fortunatamente ritrovato nel 1982.

«Non la scambieremmo neanche con la Pietà di Michelangelo» , avrebbero detto i Tarquiniesi a un papa di tanti anni fa che l’aveva richiesta per esporla nei Musei Vaticani. 

(da www.latuscia.com – foto www.tarquinia.net )

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