. La Sala teatro di via della Sega
. Alle 17,00 nella
.
Sul palcoscenico, accanto all’attore protagonista, i musicisti del gruppo Officina Francavilla, autori e interpreti di tutte le musiche dello spettacolo. La parte musicale svolge un ruolo fondamentale in MUSI NERI e l’ascolto genera nello spettatore una vibrazione difficile da dimenticare.
Le immagini di documenti storici presentati durante lo spettacolo sono state realizzate da Zuma Video.
L’ingresso alla serata è gratuito.
IL LIBRO…
(
Raffaele Calafiore –Editore-) Questa
seconda edizione di Gueules Noires – Musi Neri, nasce innanzitutto quale omaggio a
Monica Ferretti, autrice del saggio,
scomparsa a Genova nell’aprile del 2004.
Una storia di morte, responsabilità istituzionali e oblio della memoria in cui Monica è “inciampata” nel corso di una ricerca più ampia sul tema delle migrazioni: quelle passate e quelle attuali.
L’incontro con gli ex minatori ed i loro familiari poco alla volta ha tracciato un solco profondo nella ricerca dell’autrice, trasformando l’apparente ramo secondario di una indagine più ampia, in oggetto principale. Lo stesso che, non senza difficoltà per reperire la documentazione ufficiale originale, ha dato poi vita a questa pubblicazione.
Per ricordare Monica, i suoi sforzi, e renderle omaggio alla sua maniera, restituendo voce agli zittiti dalla storia e luce a quelle zone incidentalmente o volutamente tenute in ombra, abbiamo deciso di ripubblicare integralmente il suo lavoro esattamente nell’anno, il 2006, in cui cade il cinquantenario della tragedia del Bois du Cazier. Quella dell’8 agosto 1956 in Belgio, costata 262 vite è stata parte di una tragedia più ampia, quanto mai attuale: lo sradicamento di migliaia di persone e le condizioni di vita inumane a cui sono relegate migliaia di persone.
Masse di individui costretti da fame e persecuzioni politiche, ad abbandonare le proprie terre ed i propri affetti alla ricerca di fortune altre. Una migrazione rimasta immutata nel tempo se non nella geografia di provenienza e nell’aggiornamento delle leggi dei vari stati sovrani che tendono a regolamentarne i flussi ancora e sempre secondo una logica di puro profitto.
E sebbene in molti non sono più tornati alle proprie terre, altri sono partiti per poi tornare in patria. Nessun rientro è stato però mai tale, ma un ennesimo viaggio, un ennesimo partire, essendo cambiate nel frattempo le condizioni fisiche e sociali del paese di origine: siamo partiti per essere stranieri in Belgio, siamo tornati per essere stranieri in patria. Un viaggio senza soluzione di continuità.
Ma, tornando per un attimo al problema miniere, che poi resta il filo conduttore di questa pubblicazione, anche la guerra del carbone sembra non essere mai finita. Leggevo su D La Repubblica delle Donna ( AnnoIX – N.426 del 13 novembre 2004), l’articolo “Nero Carbone” a firma di Martin Gottske in cui si poneva l’accento sulle condizioni delle miniere e dei minatori in Cina e precisamene nella regione di E’erduosi, nella Mongolia Cinese. Ebbene, nonostante le diverse latitudini e longitudini a cui l’articolo si riferiva, più leggevo e più mi sembrava di cogliere la ricostruzione di Monica circa le condizioni del Bois du Cazier. Ed erano passati cinquant’anni circa… “…La maggior parte dei minatori sono contadini provenienti da ogni angolo della Cina, finiti sottoterra alla ricerca di un lavoro. Affrontano ogni sorta di pericolo per 1000 yuan al mese (più o meno 95 euro). La mancanza delle più elementari norme di sicurezza è evidente …”. Viene allora da pensare che la storia non ci ha insegnato niente. O forse sì, che ancora come allora si perseguono le sole logiche del profitto. Certo si potrebbero ammodernare e mettere in sicurezza gli impianti ma “… il carbone è più che mai indispensabile – e ovviamente lo è ancor di più se costa poco. Cercare di fare degli impianti di estrazione luoghi più sicuri di quanto non siano oggi, comporterebbe investimenti che nessuno nel Paese ha interesse a finanziare. Le spese necessarie ricadrebbero sul prezzo della materia prima, che invece riesce a rimanere relativamente basso grazie alla disponibilità pressoché illimitata di manodopera a buon mercato …” Allora si potrebbero chiudere? Ma questo oltre a generare dei disoccupati, avrebbe una ricaduta immediata sul prezzo del carbone in seguito al calo dell’offerta. E allora che si fa? Nulla! avanti così, nel silenzio fino all’esaurimento del bacino o… sino al prossimo incidente.
I soli dati ufficiali del governo Cinese, paese che conta oltre duecentomila miniere, dichiarano che nel 2003 si sono verificati 6.702 incidenti mortali. Ma in Cina, come in molti altri paesi, i dati ufficiali spesso peccano per difetto e sul numero reale di incidenti, sulle reali condizioni delle miniere, cala una coltre buia di silenzio. Più nera del carbone.
Ma l’opera di Monica è stata anche richiamare l’attenzione circa un accordo tra nazioni, stipulato in epoca contemporanea che ricalcava un concetto di schiavitù, poiché alla stregua di schiavi si disponeva delle persone. Un atto d’accusa che non assolveva nessuno all’epoca e non assolve nessuno oggi.
Per questa seconda edizione devo un grazie alla famiglia di Monica, a Luisella Carretta, Sergio Loj, Mari Claire Taroni, Filippo Tognazzo, Tristana e Francesco Loj, Ciro Riccardo, Michel Maire, Assunta Veneruso e quanti altri si sono adoperati affinché questo volume vedesse nuova luce.
IL DVD…
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QUI…
scaricate il nuovo promo
di Musi Neri
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Tutti i protagonisti di Musi Neri
Musi Neri è stato ideato e coordinato da
Filippo Tognazzo (attore protagonista dello spettacolo). Si avvale della collaborazione per la parte musicale del gruppo
Officina Francavilla, autori e interpreti di tutte le musiche e di
Zuma Video per le immagini trasmesse durante lo spettacolo.
Filippo Tognazzo, Officina Francavilla e Zuma Video hanno già lavorato insieme inpassato proponendo lo spettacolo Le affinità elettive, ispirato all’omonimo romanzo di Goethe.
Per Musi Neri il gruppo si è ampliato coinvolgendo anche
Giulio Magnetto, ideatore del progetto scenografico.
Filippo Tognazzo
Filippo Tognazzo (TOZU CinemArTeatro), interprete, regista e autore del testo narrato, è attore e formatore molto attivo nell’area di Padova e Venezia.
Il suo percorso di ricerca e formazione (Laura Curino, Ascanio Celestini, Andrea Pennacchi, Carlo Boso, Antonio Fava) lo ha portato a un teatro di narrazione in cui la coesistenza di diversi codici espressivi (racconto, musica e video) crei un dialogo tra le diverse forme artistiche.
Officina Francavilla
Officina Francavilla, progetto collettivo di creazione artistica, nasce dalla collaborazione di alcuni musicisti di Associazione Experimenta:
Andrea Fabris (voce, chitarra),
Andrea Signori (chitarra, rumori)
Filippo Ferrari (batteria, percussioni),
Roberto Marcon (contrabbasso, basso elettrico),
Francesco Mattarello (fisarmonica, mandolino), guidati dall’idea di confronto tra artisti e di arricchimento reciproco.
Marco Zuin
Marco Zuin (Zuma Video) si occupa di ripresa e montaggio di eventi. È curatore dei dvd per la manifestazione Risonanze organizzata da Associazione Experimenta.
MUSI NERI è una coproduzione di TOZU CinemArTeatro, Associazione Experimenta e NonSoloParole.com Editore, con il contributo di Regione Veneto, Provincia di Padova, Comune di San Giorgio in Bosco e Comune di Limena e il patrocinio di: Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino, Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Le Bois du Cazier – Marcinelle, Regione Veneto, Provincia di Padova e Comune di Rovigo – Teatro Sociale.
Per informazioni:
CONFERENZA STAMPA
GIOVEDI’ 20 APRILE 2006, ORE 17.00
Interverranno a proposito del progetto e sui temi dell’emigrazione:
Monica Balbinot, Assessore alle Politiche Culturali e dello Spettacolo del Comune di Padova
Oscar de Bona, Assessore Regionale alle Politiche dei Flussi Migratori
Mauro Fecchio, Assessore Provinciale alle Politiche Giovanili
Senatore Luigi Pallaro, Senatore della Lista Associazioni italiane in Sud America e vicesegretario per l’America Latina CGIE
Marcello Lippi, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Sociale di Rovigo
Catia Monacelli, Direttrice del Museo dell’Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino
Raffaele Calafiore, NonSoloParole.com editore
Aldo Lorigiola, Presidente ANEA
Leopoldo Marcolongo, Sindaco di San Giorgio in Bosco
Riccardo Mantovani, Presidente dell’Associazione Experimenta
Filippo Tognazzo, autore e regista dello spettacolo MUSI NERI
Andrea Fabris, autore dei brani musicali di MUSI NERI