QUELLA STORIA DEI… MUSI NERI a cura di Silvia Bedulli

 

Un nuovo spettacolo racconta con musica, parole e testimonianze

l’emigrazione veneta in Belgio dal 1946 fino alla tragedia di Marcinelle

 DVD Musi Neri

Ma che storia è questa storia? Da una domanda di un gruppo di artisti trentenni, attori e musicisti, nasce l’idea di Musi Neri, uno spettacolo fatto di musica e racconti, ricordi e documenti degli emigranti italiani e veneti in Belgio.

È stata la volontà di ricordare, di raccogliere testimonianze per permettere alla memoria di non scomparire e di comprendere ciò che siamo diventati che ha consentito all’Associazione Experimenta insieme a TOZU CinemArTeatro e alla Casa editrice NonSoloParole.com di realizzare Musi Neri, un progetto teatrale che va oltre il teatro per diventare anche un Dvd ed una mostra itinerante dell’emigrazione italiana e veneta.

Un progetto che prenderà il via nel cinquantenario della tragedia di Marcinelle, avvenuta l’8 agosto del 1956.

Sarà San Giorgio in Bosco ad ospitare, a partire dal 22 aprile prossimo, la mostra voluta dalla Regione Veneto e la prima nazionale dello spettacolo Musi Neri.

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Un nuovo spettacolo racconta con musica, parole e testimonianze

l’emigrazione veneta in Belgio dal 1946 fino alla tragedia di Marcinelle

 DVD Musi Neri

Ma che storia è questa storia? Da una domanda di un gruppo di artisti trentenni, attori e musicisti, nasce l’idea di Musi Neri, uno spettacolo fatto di musica e racconti, ricordi e documenti degli emigranti italiani e veneti in Belgio.

È stata la volontà di ricordare, di raccogliere testimonianze per permettere alla memoria di non scomparire e di comprendere ciò che siamo diventati che ha consentito all’Associazione Experimenta insieme a TOZU CinemArTeatro e alla Casa editrice NonSoloParole.com di realizzare Musi Neri, un progetto teatrale che va oltre il teatro per diventare anche un Dvd ed una mostra itinerante dell’emigrazione italiana e veneta.

Un progetto che prenderà il via nel cinquantenario della tragedia di Marcinelle, avvenuta l’8 agosto del 1956.

Sarà San Giorgio in Bosco ad ospitare, a partire dal 22 aprile prossimo, la mostra voluta dalla Regione Veneto e la prima nazionale dello spettacolo Musi Neri.

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LO SPETTACOLO TEATRALE…

Un'immagine dello spettacolo

Da San Giorgio in Bosco partirà sabato 22 aprile il progetto Musi Neri. La Sala teatro di via della Sega ospiterà, a partire dalle 21,00, la prima nazionale dello spettacolo realizzato da TOZU CinemArTeatro insieme all’Associazione Experimenta e a NonSoloParole.com Editore. Alle 17,00 nella Sala del Consiglio Comunale invece, sarà inaugurata la prima mostra itinerante dell’emigrazione italiana e veneta.

E’ dall’unione di storia, musica, teatro e dalla volontà di non dimenticare che nasce il progetto “Musi neri”. Lo spettacolo ripercorre un ipotetico viaggio di un ragazzo di trent’anni, veneto, verso la miniera belga del Bois du Cazier – Marcinelle. È un viaggio che inizia nel 1946 e finisce dieci anni dopo, l’otto
agosto 1956. Sono date importanti, con un significato ben preciso: il 23 giugno 1946 veniva siglato tra la nostra nazione e quella belga l’accordo “uomo-carbone”, e da quel momento l’Italia forniva forza lavoro al Belgio in cambio di carbone.

L’otto agosto 1956 è ricordato per la tragedia di Marcinelle. A causa di un errore umano, il Belgio venne scosso da una tragedia senza precedenti: un incendio scoppiato in uno dei pozzi della miniera di carbon fossile del Bois du Cazier causò la morte di 262 persone di dodici diverse nazionalità, soprattutto italiane.

Tozu Cinema-TeatroLo spettacolo – spiega Filippo Tognazzo, ideatore e attore protagonista dello spettacolo – non si sofferma solo sulla tragica sorte dei nostri connazionali, ma cerca di rintracciare nelle storie di quegli italiani le stesse speranze e paure di tutti gli emigranti. MUSI NERI è un tentativo di ricomporre una frattura storica fra generazioni, raccontando la storia dei nonni con le parole dei nipoti”.

Sul palcoscenico, accanto all’attore protagonista, i musicisti del gruppo Officina Francavilla, autori e interpreti di tutte le musiche dello spettacolo. La parte musicale svolge un ruolo fondamentale in MUSI NERI e l’ascolto genera nello spettatore una vibrazione difficile da dimenticare.

Le immagini di documenti storici presentati durante lo spettacolo sono state realizzate da Zuma Video.

Alla serata sarà presente, con un proprio spazio, l’Associazione Experimenta che metterà in vendita il dvd dello spettacolo, il cd delle canzoni di Officina Francavilla e la nuova edizione, a cura di NonSoloParole.com, del libro Gueules Noires (Musi Neri) di Monica Ferretti, punto di partenza del lavoro di ricerca intrapreso per la realizzazione di questo spettacolo.
L’ingresso alla serata è gratuito.

Tozu Cinema-Tatro

IL LIBRO…
 NonSoloParole Edizioni

(Raffaele Calafiore –Editore-)   Questa seconda edizione di Gueules Noires – Musi Neri, nasce innanzitutto quale omaggio a Monica Ferretti, autrice del saggio, scomparsa a Genova nell’aprile del 2004.

Una storia di morte, responsabilità istituzionali e oblio della memoria in cui Monica è “inciampata” nel corso di una ricerca più ampia sul tema delle migrazioni: quelle passate e quelle attuali.

L’incontro con gli ex minatori ed i loro familiari poco alla volta ha tracciato un solco profondo nella ricerca dell’autrice, trasformando l’apparente ramo secondario di una indagine più ampia, in oggetto principale. Lo stesso che, non senza difficoltà per reperire la documentazione ufficiale originale, ha dato poi vita a questa pubblicazione.


Monica FerrettiPer ricordare Monica
, i suoi sforzi, e renderle omaggio alla sua maniera, restituendo voce agli zittiti dalla storia e luce a quelle zone incidentalmente o volutamente tenute in ombra, abbiamo deciso di ripubblicare integralmente il suo lavoro esattamente nell’anno, il 2006, in cui cade il cinquantenario della tragedia del Bois du Cazier. Quella dell’8 agosto 1956 in Belgio, costata 262 vite è stata parte di una tragedia più ampia, quanto mai attuale: lo sradicamento di migliaia di persone e le condizioni di vita inumane a cui sono relegate migliaia di persone.

Masse di individui costretti da fame e persecuzioni politiche, ad abbandonare le proprie terre ed i propri affetti alla ricerca di fortune altre. Una migrazione rimasta immutata nel tempo se non nella geografia di provenienza e nell’aggiornamento delle leggi dei vari stati sovrani che tendono a regolamentarne i flussi ancora e sempre secondo una logica di puro profitto.

E sebbene in molti non sono più tornati alle proprie terre, altri sono partiti per poi tornare in patria. Nessun rientro è stato però mai tale, ma un ennesimo viaggio, un ennesimo partire, essendo cambiate nel frattempo le condizioni fisiche e sociali del paese di origine: siamo partiti per essere stranieri in Belgio, siamo tornati per essere stranieri in patria. Un viaggio senza soluzione di continuità.

Gueules Noires - Prima Edizione

Ma, tornando per un attimo al problema miniere, che poi resta il filo conduttore di questa pubblicazione, anche la guerra del carbone sembra non essere mai finita. Leggevo su D La Repubblica delle Donna ( AnnoIX – N.426 del 13 novembre 2004), l’articolo “Nero Carbone” a firma di Martin Gottske in cui si poneva l’accento sulle condizioni delle miniere e dei minatori in Cina e precisamene nella regione di E’erduosi, nella Mongolia Cinese. Ebbene, nonostante le diverse latitudini e longitudini a cui l’articolo si riferiva, più leggevo e più mi sembrava di cogliere la ricostruzione di Monica circa le condizioni del Bois du Cazier. Ed erano passati cinquant’anni circa… “…La maggior parte dei minatori sono contadini provenienti da ogni angolo della Cina, finiti sottoterra alla ricerca di un lavoro. Affrontano ogni sorta di pericolo per 1000 yuan al mese (più o meno 95 euro). La mancanza delle più elementari norme di sicurezza è evidente …”. Viene allora da pensare che la storia non ci ha insegnato niente. O forse sì, che ancora come allora si perseguono le sole logiche del profitto. Certo si potrebbero ammodernare e mettere in sicurezza gli impianti ma “… il carbone è più che mai indispensabile – e ovviamente lo è ancor di più se costa poco. Cercare di fare degli impianti di estrazione luoghi più sicuri di quanto non siano oggi, comporterebbe investimenti che nessuno nel Paese ha interesse a finanziare. Le spese necessarie ricadrebbero sul prezzo della materia prima, che invece riesce a rimanere relativamente basso grazie alla disponibilità pressoché illimitata di manodopera a buon mercato …” Allora si potrebbero chiudere? Ma questo oltre a generare dei disoccupati, avrebbe una ricaduta immediata sul prezzo del carbone in seguito al calo dell’offerta. E allora che si fa? Nulla! avanti così, nel silenzio fino all’esaurimento del bacino o… sino al prossimo incidente.

Gueules Noires - Seconda Edizione NSP

I soli dati ufficiali del governo Cinese, paese che conta oltre duecentomila miniere, dichiarano che nel 2003 si sono verificati 6.702 incidenti mortali. Ma in Cina, come in molti altri paesi, i dati ufficiali spesso peccano per difetto e sul numero reale di incidenti, sulle reali condizioni delle miniere, cala una coltre buia di silenzio. Più nera del carbone.

Ma l’opera di Monica è stata anche richiamare l’attenzione circa un accordo tra nazioni, stipulato in epoca contemporanea che ricalcava un concetto di schiavitù, poiché alla stregua di schiavi si disponeva delle persone. Un atto d’accusa che non assolveva nessuno all’epoca e non assolve nessuno oggi.

Per questa seconda edizione devo un grazie alla famiglia di Monica, a Luisella Carretta, Sergio Loj, Mari Claire Taroni, Filippo Tognazzo, Tristana e Francesco Loj, Ciro Riccardo, Michel Maire, Assunta Veneruso e quanti altri si sono adoperati affinché questo volume vedesse nuova luce.

IL DVD…

Associazione Experimenta
QUI…

scaricate il nuovo promo

di Musi Neri

Tutti i protagonisti di Musi Neri

Musi Neri è stato ideato e coordinato da Filippo Tognazzo (attore protagonista dello spettacolo). Si avvale della collaborazione per la parte musicale del gruppo Officina Francavilla, autori e interpreti di tutte le musiche e di Zuma Video per le immagini trasmesse durante lo spettacolo.
Filippo Tognazzo, Officina Francavilla e Zuma Video hanno già lavorato insieme inpassato proponendo lo spettacolo Le affinità elettive, ispirato all’omonimo romanzo di Goethe.
Per Musi Neri il gruppo si è ampliato coinvolgendo anche Giulio Magnetto, ideatore del progetto scenografico.

Filippo Tognazzo

Filippo Tognazzo (TOZU CinemArTeatro), interprete, regista e autore del testo narrato, è attore e formatore molto attivo nell’area di Padova e Venezia.
Il suo percorso di ricerca e formazione (Laura Curino, Ascanio Celestini, Andrea Pennacchi, Carlo Boso, Antonio Fava) lo ha portato a un teatro di narrazione in cui la coesistenza di diversi codici espressivi (racconto, musica e video) crei un dialogo tra le diverse forme artistiche.

Officina Francavilla

Officina Francavilla, progetto collettivo di creazione artistica, nasce dalla collaborazione di alcuni musicisti di Associazione Experimenta: Andrea Fabris (voce, chitarra), Andrea Signori (chitarra, rumori) Filippo Ferrari (batteria, percussioni), Roberto Marcon (contrabbasso, basso elettrico), Francesco Mattarello (fisarmonica, mandolino), guidati dall’idea di confronto tra artisti e di arricchimento reciproco.

Marco Zuin

Marco Zuin (Zuma Video) si occupa di ripresa e montaggio di eventi. È curatore dei dvd per la manifestazione Risonanze organizzata da Associazione Experimenta.

MUSI NERI è una coproduzione di TOZU CinemArTeatro, Associazione Experimenta e NonSoloParole.com Editore, con il contributo di Regione Veneto, Provincia di Padova, Comune di San Giorgio in Bosco e Comune di Limena e il patrocinio di: Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino, Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Le Bois du Cazier – Marcinelle, Regione Veneto, Provincia di Padova e Comune di Rovigo – Teatro Sociale.
 
Per informazioni:

Associazione Experimenta , Linda Berro: 349 51 38 410, info@associazioneexperimenta.it

  CONFERENZA STAMPA

Caffé Pedrocchi 


GIOVEDI’ 20 APRILE 2006, ORE 17.00

Interverranno a proposito del progetto e sui temi dell’emigrazione:


Monica Balbinot
, Assessore alle Politiche Culturali e dello Spettacolo del Comune di Padova

Oscar de Bona, Assessore Regionale alle Politiche dei Flussi Migratori

Mauro Fecchio, Assessore Provinciale alle Politiche Giovanili

Senatore Luigi Pallaro, Senatore della Lista Associazioni italiane in Sud America e vicesegretario per l’America Latina CGIE

Marcello Lippi, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Sociale di Rovigo

Catia Monacelli, Direttrice del Museo dell’Emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino

Raffaele Calafiore, NonSoloParole.com editore

Aldo Lorigiola, Presidente ANEA

Leopoldo Marcolongo, Sindaco di San Giorgio in Bosco

Riccardo Mantovani, Presidente dell’Associazione Experimenta

Filippo Tognazzo, autore e regista dello spettacolo MUSI NERI

Andrea Fabris, autore dei brani musicali di MUSI NERI
Conferenza Stampa

mikronet

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