CROP CIRCLE A GUBBIO – di Alessandro Sacripanti
INDAGINI DEL CENTRO UFOLOGICO A 360°
SU UN FENOMENO CHE STA INVESTENDO L’ITALIA
Dopo la grande ondata di cerchi nel grano, che ha investito gran parte dell’Italia, da Milano a Rho, Desio, Panocchia, Orciano Pisano, Pisa e ancora Sabaudia e altri ancora, tra crop falsi e altri celati ancora dal mistero, cerchiamo in qualche modo di far luce su un agroglifo non bello come si vorrebbe, ma abbastanza intrigante per alcuni elementi emersi durante le indagini svolte sul campo dagli inquirenti del Centro Ufologico Nazionale.
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INDAGINI DEL CENTRO UFOLOGICO A 360°
SU UN FENOMENO CHE STA INVESTENDO L’ITALIA
Dopo la grande ondata di cerchi nel grano, che ha investito gran parte dell’Italia, da Milano a Rho, Desio, Panocchia, Orciano Pisano, Pisa e ancora Sabaudia e altri ancora, tra crop falsi e altri celati ancora dal mistero, cerchiamo in qualche modo di far luce su un agroglifo non bello come si vorrebbe, ma abbastanza intrigante per alcuni elementi emersi durante le indagini svolte sul campo dagli inquirenti del Centro Ufologico Nazionale.
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Bisogna dire come per altri cerchi comparsi in altre zone, che l’affluenza dei curiosi all’interno della formazione è stata massiccia, sin dai primi giorni della scoperta, quindi anche in questo caso, gran parte dell’agroglifo ha subito delle modifiche, dal punto di vista geometrico.
Questo dato è confermato dai primi testimoni arrivati a S.Martino in Colle, altresì lo vediamo dalle foto inviate al CUN dal sig. Arturo F. di Gubbio, che le ha scattate subito dopo la notizia dell’avvenuta scoperta.
Infatti i contorni dei cerchi nelle immagini, sembrano avere una forma più netta e delineata, rispetto a quello che gli inquirenti del CUN, arrivati dopo cinque giorni a S.Martino in Colle, hanno potuto constatare
La foto del crop di Gubbio
Quindi contattati telefonicamente i “testimoni” eugubini che ci hanno scritto, ci siamo dati appuntamento a Gubbio nella Piazza principale, il Team CUN, si riunisce così composto; Alessandro Sacripanti, Alina I. Serban da Tarquinia e Valentina Iacocagni da Terni.
Arrivati a destinazione, troviamo ad aspettarci il sig. Arturo F. insieme a degli amici, ci salutiamo e successivamente ci accompagna sulla collina del crop circle, a circa 5 minuti dalla città.
Appena arrivati sul luogo del crop, facciamo il punto della situazione e prendiamo gli strumenti per gli accertamenti. Saliamo sulla collina ed entriamo nella formazione per fare le misurazioni e raccogliere dei campioni di spighe, intanto abbiamo accertato quello che scrivevano i giornali, il campo del crop circle era coltivato a grano.
Il nostro lavoro di rilevamenti è stato facilitato anche grazie alla collaborazione delle persone che si trovavano all’interno del crop, che ci hanno lasciato campo libero per circa un ora, dopo aver chiesto gentilmente di poter agire senza interferenze esterne.
Il tutto si può tranquillamente vedere nella ricostruzione grafica in queste pagine.
Non sono stati trovati particolari elementi utili, tra le spighe all’interno dei cerchi, purtroppo il piano del terreno dei cerchi era distrutto dal numeroso passaggio di curiosi, tranne che in qualche punto di contorno del cerchio più grande, dove la gente non era arrivata.
Abbiamo cercare di esaminare a fondo le spighe, e in qualche punto sono state rilevati particolari interessanti, con la bussola e il rilevatore di campi magnetici, non sono state osservate alterazioni dal punto di vista magnetico.
Abbiamo comunque raccolto alcune spighe all’interno dei cerchi, ed altre a circa 20 metri di distanza fuori dalla formazione, per la classica comparazione, tra le parti prese in considerazione.
Molto particolare è stata anche la gentile quanto mai preziosa presenza, dei proprietari vicini al campo che hanno fornito il più possibile, dati e informazioni utili agli inquirenti CUN.
Ai sig.ri C. e F. è stato chiesto se c’era la possibilità che qualcuno potesse entrato nel campo la sera prima della scoperta del crop circle, e confermare l’ipotesi della matrice artificiale.
Possibilità da loro scartata, perché nessuno ha visto o sentito niente di strano, ma questo dettaglio è stato più volte riportato dai giornali come uno dei più attendibili, e aggiungiamo anche dell’arrivo delle autorità sul luogo, che in fretta e furia hanno transennato la parte alta della strada con del nastro rosso, come fosse zona sotto sequestro.
Infatti mentre eravamo all’interno della formazione per il sopralluogo, più volte abbiamo visto passare le macchine della Polizia, senza fermarsi mai tranne in una occasione senza scendere dall’auto.
Le autorità sono più volte intervenute perché i proprietari del campo (che non siamo riusciti a intervistare) hanno più volte chiamato i carabinieri, perché impedissero l’entrata sul loro terreno ai curiosi, come riporta l’articolo del Corriere dell’Umbria datato 9 luglio 04:
Ma questo è stato più semplice che mai, in quanto si era liberata nell’aria la voce, che i ricercatori del Centro Ufologico Nazionale erano alla collina per esaminare il misterioso cerchio nel grano, quindi molte persone che si trovavano in zona, hanno potuto raccontare direttamente alcune testimonianze, alcune molto interessanti.
Tra i tanti intervistati, molti non prendevano sul serio lo strano fenomeno che si era verificato a S.Martino in Colle, ripetendo quasi per intero quello che avevano letto sui giornali, e ribadendo che si poteva trattare di uno scherzo, come era riportato tra gli articoli.
Infatti una vera e propria burla di crop, si è verificata non troppo lontano dal misterioso pittogramma, e precisamente in una località che si chiama Madonna del Ponte, dove altri cerchi erano apparsi dopo la scoperta del primo, notizia riportata più volte dalla stampa
Ma dopo un nostro successivo sopralluogo in quella zona, è stato scoperto che si trattava soltanto di alcuni corridoi sul grano, dovuti all’azione della pioggia e del vento, che in quei giorni aveva colpito Gubbio e dintorni.
Notizia confermata da altre persone, che però aggiungevano che poteva trattarsi di fulmini e non di oggetti misteriosi, comunque tutte le informazioni raccolte serviranno per cercare riscontri sul fenomeno osservato con i dati nell’archivio degli avvistamenti CUN Italia.
Precisiamo che la prima coppia ha avvertito queste impressioni dopo circa 20 minuti che erano all’interno dei cerchi, poi la seconda non conoscendo i fatti della prima, subisce lo stesso effetto ma in un altro lasso di tempo, riportando addirittura dei formicolii alle braccia.
Queste persone sono state intervistate, da noi sulla strada fuori dai cerchi, per cercare ulteriori notizie sulla sera della presunta creazione del crop, e mentre si procedeva con le domande, sono venute fuori questi strani particolari, che poi sono risultati degni di attenzione.
Noi non sappiamo se anche altri, hanno avvertito lo stesso effetto entrando nei cerchi, ma sappiamo che nella statistica dei crop, anche questi strani comportamenti rientrano nei quadri d’inchiesta, in genere si sono verificati durante i sopralluoghi nei cerchi nel grano inglesi, quindi possiamo mettere agli atti anche questo fattore nella scheda d’indagine.
Chiaramente l’articolo anche se in maniera molto pacata, ipotizza che ad aggredire e sgozzare gli animali, sia stato un misterioso predatore, dei lupi o cani selvatici, come ha detto uno degli uomini della Guardia Forestale intervenuti sul posto insieme agli operatori della Asl locale.
Il giornale comunque riporta che fatti simili non sono nuovi in quella zona, e che qualche tempo prima si erano verificati altri attacchi nelle vicinanze, senza mai essere sicuri della natura del vero predatore.
Quest’altro fatto non conferma niente, per quanto riguarda il cerchio nel grano di Gubbio, ma sembra incredibile poter unire un cerchio nel grano con effetti sulle persone, al passaggio di un corpo di luce nella notte, ed infine aggiungere che il tutto si conclude con delle Mutilazioni di animali.
Prendiamo atto di tutto e nel frattempo stiamo verificando se in quella zona, vi siano stati passaggi di corpi celesti, anche lontani, che in qualche maniera possano aver confuso l’osservazione in quella famosa notte ai testimoni, e accertare altresì fino in fondo, che escano altre testimonianze più approfondite per dare una valutazione più definitiva al cerchio nel grano di Gubbio, che per ora rimane tra i tanti senza risposta certa, per la natura della creazione, ma comunque abbastanza complicato per il numero dei dati raccolti dagli inquirenti del Centro Ufologico Nazionale.
Per dovere di cronaca in un servizio apparso su GENTE del 20 luglio 2004, viene riportato un resoconto dell’estate italiana dei cerchi nel grano, e tra le immagini pubblicate è stata inserita la foto a colori dall’alto del crop Eugubino.
Per questo servizio vanno ringraziati oltre gli inquirenti CUN gia citati, anche Roberto Pinotti, Enrico Baccarini e Alfredo Lissoni per la collaborazione durante il periodo d’indagine.
Informazioni e contatti www.cunlazio.net