“ RAGAZZI DI BUCAREST IN ITALIA” di Michele Casalini


Il suo naso rosso, i suoi balli e la sua borsa gli servirono come passaporto per avvicinarsi ai bambini ai quali insegnava i primi rudimenti dell’arte del circo.  La sera li accompagnava nei loro rifugi e passava la notte con loro, all’entrata della Gare du Nord, nei sotterranei della città.  Essi giocavano ai randagi e a sorridere alla polizia che li inseguiva.  Miloud condivideva il loro smarrimento, la loro profonda solitudine, le loro angosce di bambini abbandonati.
Fu così che i bambini di Bucarest, quelli senza passato e senza futuro, quelli fuggiti dagli orfanatrofi, quelli che si drogano con la colla, quelli che si prostituiscono per un panino al prosciutto, quelli che i pedofili brutalizzano, magari ammazzano tanto nessuno reclamerà nemmeno il corpo, trovarono un fratello maggiore.
I bambini lo soprannominarono ‘Miloud rispetto!’.  Non li ha più lasciati.
   (da parada.france.free.fr)

Miloud OukiliNel 1992 il clown francese Miloud Oukili ha conosciuto a Bucarest i bambini ed i ragazzi di strada e la loro difficile condizione. Soli e senza riferimenti, facevano dei canali sotterranei della città il loro rifugio  dal freddo e dalla solitudine.

Da allora Miloud non li ha lasciati: li ha conquistati con le arti del circo e ha creato una loro fondazione, che offre l’incontro sulla strada, l’ascolto in un centro diurno, l’accoglienza in luoghi protetti e proposte progettuali finalizzate a costruire un futuro migliore.  Ora al loro fianco c’è Parada Italia, che attraverso la campagna di sensibilizzazione “ un naso rosso contro l’indifferenza”, offre al centro di accoglienza di  Bucarest supporto organizzativo, progettuale, economico e formativo.
Moltissimi giovani sono riusciti a lasciare la strada ed hanno ripreso a studiare od a lavorare.

Parada in tournee
Una compagnia di clown formata da circa sessanta ex ragazzi di strada, oggi ambasciatori dei diritti dell’infanzia, realizzano tournee in Europa, per raccontare la propria storia e le proprie esperienze, sensibilizzare tutti a questi gravissimi problemi, raccogliere fondi ed aiuti in favore dei centri di accoglienza a Bucarest ed in altre città dove esiste questo preoccupante fenomeno. 

                                                                                                              segue…>>


Il suo naso rosso, i suoi balli e la sua borsa gli servirono come passaporto per avvicinarsi ai bambini ai quali insegnava i primi rudimenti dell’arte del circo.  La sera li accompagnava nei loro rifugi e passava la notte con loro, all’entrata della Gare du Nord, nei sotterranei della città.  Essi giocavano ai randagi e a sorridere alla polizia che li inseguiva.  Miloud condivideva il loro smarrimento, la loro profonda solitudine, le loro angosce di bambini abbandonati.
Fu così che i bambini di Bucarest, quelli senza passato e senza futuro, quelli fuggiti dagli orfanatrofi, quelli che si drogano con la colla, quelli che si prostituiscono per un panino al prosciutto, quelli che i pedofili brutalizzano, magari ammazzano tanto nessuno reclamerà nemmeno il corpo, trovarono un fratello maggiore.
I bambini lo soprannominarono ‘Miloud rispetto!’.  Non li ha più lasciati.
   (da parada.france.free.fr)

Miloud OukiliNel 1992 il clown francese Miloud Oukili ha conosciuto a Bucarest i bambini ed i ragazzi di strada e la loro difficile condizione. Soli e senza riferimenti, facevano dei canali sotterranei della città il loro rifugio  dal freddo e dalla solitudine.

Da allora Miloud non li ha lasciati: li ha conquistati con le arti del circo e ha creato una loro fondazione, che offre l’incontro sulla strada, l’ascolto in un centro diurno, l’accoglienza in luoghi protetti e proposte progettuali finalizzate a costruire un futuro migliore.  Ora al loro fianco c’è Parada Italia, che attraverso la campagna di sensibilizzazione “ un naso rosso contro l’indifferenza”, offre al centro di accoglienza di  Bucarest supporto organizzativo, progettuale, economico e formativo.
Moltissimi giovani sono riusciti a lasciare la strada ed hanno ripreso a studiare od a lavorare.

Parada in tournee
Una compagnia di clown formata da circa sessanta ex ragazzi di strada, oggi ambasciatori dei diritti dell’infanzia, realizzano tournee in Europa, per raccontare la propria storia e le proprie esperienze, sensibilizzare tutti a questi gravissimi problemi, raccogliere fondi ed aiuti in favore dei centri di accoglienza a Bucarest ed in altre città dove esiste questo preoccupante fenomeno. 

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Miloud e i bambini

Un gruppo di questi Ragazzi sara’ presente domenica  14 di maggio, a cominciare dalle ore 10,30 circa,  nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale della Misericordia di Grosseto.

La  troupe sarà composta da otto giovani, sei ragazzi e due ragazze, più la loro accompagnatrice. Presenteranno uno spettacolo circense per tutti i ricoverati ed i bambini presenti all’ospedale della Misericordia di Grosseto.

Lo spettacolo, che intende sensibilizzare tutti alle tematiche suddette è organizzato con la collaborazione ed il patrocinio dell’Usl 9, dell’Ospedale della Misericordia e del Comune di Grosseto. Ingresso libero a tutti.

ULTERIORI INFORMAZIONI:
UFFICIO ACCOGLIENZA DELL’OSPEDALE DELLA MISERICORDIA DI GROSSETO

Ospedale della Misericordia - Grosseto

GROSSETO – OSPEDALE DELLA MISERICORDIA

IL LIBRO
Miloud. Il volto non comune di un clown 

Liana Mussoni
Miloud. Il volto non comune di un clown
con un intervento e illustrazioni di Dario Fo

E. 7,00 pp. 80 (TerrEmerse)
ISBN 8887808548
————————————————————-
Fara Editore – L’universo che sta sotto le parole
http://www.faraeditore.it
tel. 0541.377660 fax 0541.374548
Via dei Martiri 5
47900 Rimini (RN) – Italia

“ In questo libro raccontiamo la storia di Miloud Oukili, il giovane clown franco-algerino che, attraverso l’arte circense, ha permesso a centinaia di bambini abbandonati di uscire dai canali sotterranei di Bucarest per ricominciare a vivere.
Si tratta di una vicenda straordinaria che ci insegna il significato più profondo di parole come “solidarietà”, “ascolto”, “libertà”; un’esperienza che valorizza la dimensione della soggettività, l’intrinseco valore di ogni persona, attraverso l’arte. (…)
L’arte in generale e il teatro in particolare permettono all’uomo di recuperare quella perdita di anima che caratterizza la nostra società, perché è in grado di donargli la consapevolezza critica di abitare un mondo da lui stesso costruito, le cui regole possono essere cambiate e non accettate passivamente; il teatro aiuta a educare un uomo capace di reagire al “malessere da mancanza di futuro” con un atteggiamento di fiducia. (…)
Tutto questo viene confermato dall’esperienza di Miloud che affronta l’argomento da un altro punto di vista, o meglio, lo affronta vivendolo e non semplicemente analizzandolo.
L’originalità del suo approccio ai ragazzi di Bucarest è il sorriso e l’autorionia: la capacità di ridere di sé stessi e degli altri per superare le difficoltà senza cadere nell’autocommiserazione o nell’aggressività. Il suo lavoro, dunque, incontra l’ambito della comico-terapia, dove curare significa “prendersi cura” della persona malata attraverso la consapevolezza che il buon umore accelera la guarigione e migliora la qualità della vita. Proprio il tema della comicità come terapia mi ha portato ad incontrare Dario Fo che molto generosamente ha arricchito con la sua testimonianza e i suoi disegni questo lavoro.
L’incontro con Miloud è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita, per questo ho pensato di condividerlo con altri pubblicando questo piccolo libro che spero teniate sempre vicino al cuore.     (dal capitolo 1. Teatri di vita)

vedi..>>     – ROMANZIERI.COM –

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