COMUNE DI MONTE ARGENTARIO – APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2006

COMUNICATO STAMPA
Il Consiglio Comunale nella seduta del 22 maggio ha approvato,
con i voti favorevoli della maggioranza – i gruppi di opposizione
hanno votato contro – il Bilancio di Previsione per il 2006.

S
ul sito del Comune di Monte Argentario è possibile consultare
la relazione e i quadri riepilogativi
www.comunemonteargentario.it/ilbilancio.htm

Le scelte di bilancio operate dall’Amministrazione Comunale sono state illustrate dall’Assessore al ramo, Franco Trillocco:

Il bilancio preventivo è l’atto di programmazione, di indirizzo, e di coordinamento di tutta l’attività amministrativa, che, per definizione, sarebbe dovuto approdare in quest’aula già da diverso tempo. Ritengo quindi doveroso scusarmi nei confronti del consiglio comunale, della struttura amministrativa e di tutti coloro ai quali questo ritardo può avere provocato difficoltà o creato disagi. I motivi del ritardo, dal mio punto di vista, sono sostanzialmente due.

Il primo, è determinato dallo stretto collegamento, dalla dipendenza, che l’atto di programmazione degli enti locali ha, rispetto alla legge finanziaria. Avrete verificato, come ogni anno cambiano, sia l’impostazione sostanziale, che i limiti che la legge dello stato detta per i bilanci delle amministrazioni pubbliche decentrate.Non sono  cambiamenti formali, ma sostanziali e spesso contraddittori, e con contenuti opposti, rispetto a quelli degli anni precedenti.  E’ chiara la difficoltà che si determina, per fare una programmazione coerente e di ampio respiro. Avendo avuto sentore che anche quest’anno tale impostazione sarebbe stata messa in atto, come poi in effetti è stato, l’ufficio bilancio aveva valutato e proposto la possibilità e l’opportunità di approvare, prima della fine dello scorso dicembre, uno schema di bilancio, da adattare poi a Finanziaria approvata, alle previsioni della Finanziaria stessa. Di fatto, ciò avrebbe significato approntare 2 volte il bilancio, visto quanto sopra esposto. Avrebbe però consentito di rendere più agevole, più snello e più proficuo il lavoro della giunta e della struttura amministrativa, in questi primi mesi dell’anno. Questa impostazione non è stata pienamente condivisa all’interno dell’Amministrazione, e si è deciso di attendere l’uscita ufficiale della finanziaria 2006, prima di occuparci del nostro bilancio preventivo. La Finanziaria 2005, come ricorderete, prevedeva per il rispetto del patto di stabilità, un limite unico di spesa del bilancio, comprendente sia le spese di parte corrente, che quelle in conto capitale, compresa la spesa per il personale e quant’altro. Poi, di fatto, in corso di anno, essendo il limite unico, una parte di quanto era stato previsto per la spesa di conto capitale, è stato impegnato, per finanziare programmi di parte correnti. La finanziaria 2006 ribalta questa impostazione, distinguendo la spesa di parte corrente da quella in conto capitale e da quella per il personale, parametrandole, per il rispetto dei limiti del patto di stabilità, a quelle effettuate per le stesse voci nell’anno 2004, privilegiando la parte in conto capitale, che rispetto a quanto impegnato nel 2004 può essere aumentata del 10%,  penalizzando pesantemente quella di parte corrente da diminuire dell’8% rispetto a quanto speso nel 2004, e quella per il personale da diminuire dell’1%.

Per conformare lo strumento di programmazione a queste prescrizioni siamo quindi dovuti entrare nell’ordine di idee di dover contrarre significativamente le previsioni di spesa corrente rispetto a quanto impegnato nel 2005, quando, come abbiamo visto, il limite era unico e dava opportunità e flessibilità che in questa finanziaria non si ripetevano.

Qui nasce il secondo motivo del ritardo, e cioè la difficoltà ad adeguarci mentalmente a questo nuovo tipo di realtà.  Ad accettare cioè, che tanti programmi nei quali avevamo impegnato tempo, risorse umane e finanziarie negli anni precedenti, non potevamo più essere realizzati, che certe iniziative sul territorio non potevamo essere più messe in cantiere; che tante associazioni non potevamo più essere sostenute come nel passato.  Nasce quindi una proposta di bilancio in pareggio finanziario con entrare e uscite pari a 22.690.308 euro. La parte in conto capitale prevede impegni pari a 6.757.000 con interventi finanziati in parte con mezzi propri e in parte ricorrendo a finanziamenti. Fa fronte con le manutenzioni alle necessità più immediate, e prevede tutto una serie di opere pubbliche, ben distribuite sul territorio, destinate a riqualificare le parti più caratteristiche dei centri abitati.  Le parti di spesa corrente, inferiore come importo di €. 1.200.000 circa a quella del 2004, come le spese fisse della nostra amministrazione, finanzia più servizi alla persona e alla collettività ineludibili e dovuti (scuole, mense, trasporti, assistenza alle categorie deboli) oltre a prevedere un minimo di programmazione per ogni singolo settore della nostra amministrazione. Il parere dell’organo di revisione, che condivide e dà il via libera alla proposta di bilancio, evidenzia la necessità, in futuro che i singoli settori affrontino una relazione revisionale e programmatica più esplicativa di quella allegata. Evidenzia, il fatto che gli stanziamenti di spesa per il titolo I (spesa per la parte corrente) e titolo II (spesa in conto capitale) superano i limiti previsti per il rispetto del patto di stabilità. Riconosce tuttavia che lo scostamento è marginale e non sostanziale, e ben più basso di quello che era indicato nel bilancio preventivo del 2005, dove, in ogni caso i limiti del patto di stabilità sono stati poi rispettati.  

COMUNICATO STAMPA
Il Consiglio Comunale nella seduta del 22 maggio ha approvato,
con i voti favorevoli della maggioranza – i gruppi di opposizione
hanno votato contro – il Bilancio di Previsione per il 2006.

S
ul sito del Comune di Monte Argentario è possibile consultare
la relazione e i quadri riepilogativi
www.comunemonteargentario.it/ilbilancio.htm

Le scelte di bilancio operate dall’Amministrazione Comunale sono state illustrate dall’Assessore al ramo, Franco Trillocco:

Il bilancio preventivo è l’atto di programmazione, di indirizzo, e di coordinamento di tutta l’attività amministrativa, che, per definizione, sarebbe dovuto approdare in quest’aula già da diverso tempo. Ritengo quindi doveroso scusarmi nei confronti del consiglio comunale, della struttura amministrativa e di tutti coloro ai quali questo ritardo può avere provocato difficoltà o creato disagi. I motivi del ritardo, dal mio punto di vista, sono sostanzialmente due.

Il primo, è determinato dallo stretto collegamento, dalla dipendenza, che l’atto di programmazione degli enti locali ha, rispetto alla legge finanziaria. Avrete verificato, come ogni anno cambiano, sia l’impostazione sostanziale, che i limiti che la legge dello stato detta per i bilanci delle amministrazioni pubbliche decentrate.Non sono  cambiamenti formali, ma sostanziali e spesso contraddittori, e con contenuti opposti, rispetto a quelli degli anni precedenti.  E’ chiara la difficoltà che si determina, per fare una programmazione coerente e di ampio respiro. Avendo avuto sentore che anche quest’anno tale impostazione sarebbe stata messa in atto, come poi in effetti è stato, l’ufficio bilancio aveva valutato e proposto la possibilità e l’opportunità di approvare, prima della fine dello scorso dicembre, uno schema di bilancio, da adattare poi a Finanziaria approvata, alle previsioni della Finanziaria stessa. Di fatto, ciò avrebbe significato approntare 2 volte il bilancio, visto quanto sopra esposto. Avrebbe però consentito di rendere più agevole, più snello e più proficuo il lavoro della giunta e della struttura amministrativa, in questi primi mesi dell’anno. Questa impostazione non è stata pienamente condivisa all’interno dell’Amministrazione, e si è deciso di attendere l’uscita ufficiale della finanziaria 2006, prima di occuparci del nostro bilancio preventivo. La Finanziaria 2005, come ricorderete, prevedeva per il rispetto del patto di stabilità, un limite unico di spesa del bilancio, comprendente sia le spese di parte corrente, che quelle in conto capitale, compresa la spesa per il personale e quant’altro. Poi, di fatto, in corso di anno, essendo il limite unico, una parte di quanto era stato previsto per la spesa di conto capitale, è stato impegnato, per finanziare programmi di parte correnti. La finanziaria 2006 ribalta questa impostazione, distinguendo la spesa di parte corrente da quella in conto capitale e da quella per il personale, parametrandole, per il rispetto dei limiti del patto di stabilità, a quelle effettuate per le stesse voci nell’anno 2004, privilegiando la parte in conto capitale, che rispetto a quanto impegnato nel 2004 può essere aumentata del 10%,  penalizzando pesantemente quella di parte corrente da diminuire dell’8% rispetto a quanto speso nel 2004, e quella per il personale da diminuire dell’1%.

Per conformare lo strumento di programmazione a queste prescrizioni siamo quindi dovuti entrare nell’ordine di idee di dover contrarre significativamente le previsioni di spesa corrente rispetto a quanto impegnato nel 2005, quando, come abbiamo visto, il limite era unico e dava opportunità e flessibilità che in questa finanziaria non si ripetevano.

Qui nasce il secondo motivo del ritardo, e cioè la difficoltà ad adeguarci mentalmente a questo nuovo tipo di realtà.  Ad accettare cioè, che tanti programmi nei quali avevamo impegnato tempo, risorse umane e finanziarie negli anni precedenti, non potevamo più essere realizzati, che certe iniziative sul territorio non potevamo essere più messe in cantiere; che tante associazioni non potevamo più essere sostenute come nel passato.  Nasce quindi una proposta di bilancio in pareggio finanziario con entrare e uscite pari a 22.690.308 euro. La parte in conto capitale prevede impegni pari a 6.757.000 con interventi finanziati in parte con mezzi propri e in parte ricorrendo a finanziamenti. Fa fronte con le manutenzioni alle necessità più immediate, e prevede tutto una serie di opere pubbliche, ben distribuite sul territorio, destinate a riqualificare le parti più caratteristiche dei centri abitati.  Le parti di spesa corrente, inferiore come importo di €. 1.200.000 circa a quella del 2004, come le spese fisse della nostra amministrazione, finanzia più servizi alla persona e alla collettività ineludibili e dovuti (scuole, mense, trasporti, assistenza alle categorie deboli) oltre a prevedere un minimo di programmazione per ogni singolo settore della nostra amministrazione. Il parere dell’organo di revisione, che condivide e dà il via libera alla proposta di bilancio, evidenzia la necessità, in futuro che i singoli settori affrontino una relazione revisionale e programmatica più esplicativa di quella allegata. Evidenzia, il fatto che gli stanziamenti di spesa per il titolo I (spesa per la parte corrente) e titolo II (spesa in conto capitale) superano i limiti previsti per il rispetto del patto di stabilità. Riconosce tuttavia che lo scostamento è marginale e non sostanziale, e ben più basso di quello che era indicato nel bilancio preventivo del 2005, dove, in ogni caso i limiti del patto di stabilità sono stati poi rispettati.  

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