CRISI UMANITARIA IN PALESTINA di Ilaria Giovinazzo
La Rubrica *CONTROVENTO* a cura di Ilaria Giovinazzo
non sta a perdere tempo nel formulare l’opinione della maggioranza
– Uno spazio per chi va oltre il pensiero comune –
Una persona serianon sta a perdere tempo nel formulare l’opinione della maggioranza
Godfrey Hardy, matematico
PACE E DEMOCRAZIA: LA GRANDE BEFFA
Crisi umanitaria in Palestina
Dal momento in cui il partito di Hamas è andato al governo dopo libere elezioni, la Palestina ha iniziato a vivere una situazione drammatica.
Hamas al governo è per Israele un vero e proprio pugno in un occhio e lo stesso vale per gli Usa, così per evitare di dare appoggio a un gruppo politico notoriamente definito terrorista, l’intero occidente si è mobilitato per tagliare drasticamente i fondi necessari alla sussistenza economica del Paese. Vogliono piegare il governo palestinese affinché ceda e si dimetta.
E non riescono a capire che Hamas al governo è un’ottima risorsa per riuscire a procedere sulla strada della pace, che Hamas al governo, eletto dal popolo, coi suoi ministri in doppiopetto e plurilaureati, è la migliore controparte che possono desiderare per negoziare a livello politico perché sono loro che hanno la possibilità di fermare le stragi e sono loro che si sono attenuti, fino ad alcune settimane fa, al cessate il fuoco (unilaterale tra l’altro) nei confronti di Israele. segue …>>
Il corpo immobile di una bambina, come una bambola di pezza …>>>
IN LIBANO LE TRUPPE ISRAELIANE. RAZZI HEZBOLLAH SU HAIFA.
LIBANO, NUOVI RAID ISRAELIANI
NOTIZIE ULTIM’ORA ON-LINE DI ADNKRONOS …>>
Beirut – (Adnkronos/Ign) – Partita l’offensiva di terra. Nuovi raid aerei: almeno 43 morti. Olmert: ”Cessate il fuoco solo dopo la liberazione dei due soldati rapiti”. Farnesina: ”Continua il rimpatrio dei connazionali”.
Prodi: ”Pronti a contribuire con forza Onu”. D’Alema: ”Estenderla a Gaza”.
Berlusconi: ”Senza dubbio ci schieriamo con Israele”.
Appello di Ruben alle forze politiche: ”Partecipate a veglia per Israele”
La Rubrica *CONTROVENTO* a cura di Ilaria Giovinazzo
non sta a perdere tempo nel formulare l’opinione della maggioranza
– Uno spazio per chi va oltre il pensiero comune –
Una persona serianon sta a perdere tempo nel formulare l’opinione della maggioranza
Godfrey Hardy, matematico
PACE E DEMOCRAZIA: LA GRANDE BEFFA
Crisi umanitaria in Palestina
Dal momento in cui il partito di Hamas è andato al governo dopo libere elezioni, la Palestina ha iniziato a vivere una situazione drammatica.
Hamas al governo è per Israele un vero e proprio pugno in un occhio e lo stesso vale per gli Usa, così per evitare di dare appoggio a un gruppo politico notoriamente definito terrorista, l’intero occidente si è mobilitato per tagliare drasticamente i fondi necessari alla sussistenza economica del Paese. Vogliono piegare il governo palestinese affinché ceda e si dimetta.
E non riescono a capire che Hamas al governo è un’ottima risorsa per riuscire a procedere sulla strada della pace, che Hamas al governo, eletto dal popolo, coi suoi ministri in doppiopetto e plurilaureati, è la migliore controparte che possono desiderare per negoziare a livello politico perché sono loro che hanno la possibilità di fermare le stragi e sono loro che si sono attenuti, fino ad alcune settimane fa, al cessate il fuoco (unilaterale tra l’altro) nei confronti di Israele. segue …>>
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IN LIBANO LE TRUPPE ISRAELIANE. RAZZI HEZBOLLAH SU HAIFA.
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Beirut – (Adnkronos/Ign) – Partita l’offensiva di terra. Nuovi raid aerei: almeno 43 morti. Olmert: ”Cessate il fuoco solo dopo la liberazione dei due soldati rapiti”. Farnesina: ”Continua il rimpatrio dei connazionali”.
Prodi: ”Pronti a contribuire con forza Onu”. D’Alema: ”Estenderla a Gaza”.
Berlusconi: ”Senza dubbio ci schieriamo con Israele”.
Appello di Ruben alle forze politiche: ”Partecipate a veglia per Israele”
Ma abbiamo imparato da fatti recenti che sia gli Usa che Israele vogliono la pace che dicono loro e, soprattutto, la democrazia che dicono loro. Gli Usa hanno bisogno di governi fantoccio che portino avanti un ideale democratico che prevede l’asservimento alla volontà degli stati occidentali, unici garanti della ‘vera democrazia’. Abbiamo illuso i Palestinesi che attraverso il loro voto avrebbero potuto decidere le sorti del loro Paese, loro che dichiarano (circa il 78% dei palestinesi) di voler negoziare finalmente con Israele per giungere alla pace.
Hanno votato Hamas per avere la svolta che il partito di Fatah non gli ha saputo dare.
E la svolta sta avvenendo, anche se Israele e la frangia integralista di Hamas stanno facendo di tutto per boicottare questo accordo di enorme importanza: ovvero la compilazione di un ‘documento trattativa’ da presentare ad Israele.
Ma Israele non firmerà mai l’accordo perché non vuole quel tipo di pace. La terra vale più della pace e finché la Palestina non cederà alle pressioni israeliane tutte le proposte alternative verranno bocciate. E, cosa più importante adesso, Hamas deve soccombere prima che diventi garante di una giustizia che nei Territori occupati sembra latitare.
Questo accordo, dunque, definito ‘il documento dei prigionieri’, voluto fortemente proprio dai leader in cella delle quattro fazioni palestinesi (oltre ad al-Fatah, Hamas, la Jihad islamica e Fronte popolare di liberazione) porterebbe a un governo di unità nazionale in cui realmente si perseguirebbe prima di tutto l’accordo tra le varie fazioni interne al governo, in secondo luogo, la Palestina unita si proporrebbe come interlocutore di Israele e accetterebbe alcuni punti chiave come il riconoscimento di uno Stato israeliano accanto allo Stato palestinese secondo i confini del 1967.
Vi allego qui di seguito l’intero documento. Prima però, una notizia:
02/07/06
GAZA – La sede del primo ministro palestinese Ismail Haniyeh a Gaza è stata colpita dopo la mezzanotte da almeno un razzo partito da un elicottero militare israeliano. Il primo ministro palestinese non si trovava nell’edificio.
Ecco come risolvono le cose i portatori di civiltà.