GIORNATA NAZIONALE DELL'ENERGIA ELETTRICA

7-8 OTTOBRE, CENTRALI APERTE IN TUTTA ITALIA

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Le aziende che hanno aderito all’iniziativa

ILLUMINA - GIORNATA NAZIONALE ENERGIA ELETTRICATorna la Giornata nazionale dell’energia elettrica, seconda edizione dell’iniziativa lanciata nel 2005 e che fece registrare un grande successo, sia per il numero delle persone coinvolte, quasi venti mila, sia per l’interesse suscitato. Un buon risultato, dunque, per Assoelettrica e per tutti gli operatori del settore elettrico. Ed anche la prova di una crescente attenzione e di un rinnovato desiderio di partecipazione da parte del grande pubblico nei confronti del mondo dell’energia e dell’energia elettrica in particolare. Del resto, l’obiettivo della Giornata Nazionale, che quest’anno è stata fissata per il 7 ottobre, è proprio questo: offrire un’occasione di informazione e sensibilizzazione sui temi dell’energia elettrica, creare uno strumento per avvicinare le persone a questo elemento fondamentale per lo sviluppo economico, industriale e sociale, e per il benessere di ogni cittadino.

In questi anni le imprese del settore elettrico hanno raggiunto molti e importanti risultati in termini di sviluppo del settore, di miglioramento dell’efficienza, di riduzione degli impatti ambientali. Obiettivi centrati grazie al più grande piano di investimenti mai messo in campo nel comparto elettrico, quasi 30 miliardi di euro nell’arco di meno di un decennio, tra nuovi impianti di generazione e reti di trasmissione e distribuzione. Attraverso questi impegni, alla fine del decennio l’Italia disporrà, e in parte vi può gia contare oggi, di un parco centrali rinnovato con prestazioni tra le migliori a livello europeo, con un rendimento medio degli impianti termoelettrici anche superiore al 50 per cento. Nell’ambito di questo grande programma di investimenti sono anche previsti interventi volti a muovere i primi necessari passi verso un riequilibrio del mix delle fonti primarie, attraverso un maggiore ricorso al carbone ed un forte impulso alla crescita delle fonti rinnovabili, tanto invocate anche dalla Commissione europea e grazie alle quali sarà possibile conseguire una ulteriore riduzione delle emissioni.

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ILLUMINA - GIORNATA NAZIONALE ENERGIA ELETTRICATorna la Giornata nazionale dell’energia elettrica, seconda edizione dell’iniziativa lanciata nel 2005 e che fece registrare un grande successo, sia per il numero delle persone coinvolte, quasi venti mila, sia per l’interesse suscitato. Un buon risultato, dunque, per Assoelettrica e per tutti gli operatori del settore elettrico. Ed anche la prova di una crescente attenzione e di un rinnovato desiderio di partecipazione da parte del grande pubblico nei confronti del mondo dell’energia e dell’energia elettrica in particolare. Del resto, l’obiettivo della Giornata Nazionale, che quest’anno è stata fissata per il 7 ottobre, è proprio questo: offrire un’occasione di informazione e sensibilizzazione sui temi dell’energia elettrica, creare uno strumento per avvicinare le persone a questo elemento fondamentale per lo sviluppo economico, industriale e sociale, e per il benessere di ogni cittadino.

In questi anni le imprese del settore elettrico hanno raggiunto molti e importanti risultati in termini di sviluppo del settore, di miglioramento dell’efficienza, di riduzione degli impatti ambientali. Obiettivi centrati grazie al più grande piano di investimenti mai messo in campo nel comparto elettrico, quasi 30 miliardi di euro nell’arco di meno di un decennio, tra nuovi impianti di generazione e reti di trasmissione e distribuzione. Attraverso questi impegni, alla fine del decennio l’Italia disporrà, e in parte vi può gia contare oggi, di un parco centrali rinnovato con prestazioni tra le migliori a livello europeo, con un rendimento medio degli impianti termoelettrici anche superiore al 50 per cento. Nell’ambito di questo grande programma di investimenti sono anche previsti interventi volti a muovere i primi necessari passi verso un riequilibrio del mix delle fonti primarie, attraverso un maggiore ricorso al carbone ed un forte impulso alla crescita delle fonti rinnovabili, tanto invocate anche dalla Commissione europea e grazie alle quali sarà possibile conseguire una ulteriore riduzione delle emissioni.

GLI IMPIANTI APERTI IN OCCASIONE DI ILLUMINA

Insomma, quello che si è compiuto e che in parte si sta ancora compiendo è stato davvero uno sforzo enorme, e non soltanto da un punto di vista economico, ma anche sotto il profilo imprenditoriale e gestionale. Ma molta strada resta ancora da percorrere. E perché questo avvenga con successo è necessario che vi sia una chiara volontà politica di creare le condizioni affinché gli operatori possano realizzare nuovi investimenti in un quadro di regole certe e stabili, in un quadro di politica europea e nazionale dell’energia che, lungi dal costituire un ritorno al dirigismo del passato, costituisca però un valido quadro di indirizzo nel quale la liberalizzazione del mercato possa ulteriormente progredire. Ed anche che vi sia il consenso sociale necessario alla realizzazione di nuove indispensabili infrastrutture energetiche. Ci riferiamo anzitutto alle reti di trasmissione dell’energia elettrica, per il cui sviluppo devono essere effettuati subito importanti investimenti, pena rinunciare ad una parte dei benefici che derivano dalla stessa liberalizzazione del mercato, e naturalmente anche ai gasdotti e agli impianti di rigassificazione del GNL. Senza queste infrastrutture ogni altro investimento messo in campo rischia di essere vanificato. Il nostro Paese non può permetterselo, dobbiamo ragionare in una logica di competitività europea e non più in una logica di piccolo campanile. Si discute oggi di compensazioni per aggirare o attenuare i fenomeni di dissenso che si manifestano intorno alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche. Possono essere uno strumento utile, ma forse andranno ipotizzati anche altri percorsi, ad esempio utilizzando pienamente le opportunità offerte dalla Valutazione Ambientale Strategica quanto a coinvolgimento dei portatori locali e generali di interesse in un confronto più informato e quindi più produttivo.

La sindrome “Nimby” (not in my back yard) ha in passato molto spesso impedito la realizzazione di importanti infrastrutture, generando conseguenze negative sullo stesso sviluppo economico del Paese. Oggi la situazione è, sotto questo profilo, ancora più critica che in passato: bloccare la realizzazione di nuove opere significa perdere il treno dell’Europa, rinunciare al rilancio del nostro sistema economico. Certamente, la realizzazione di queste opere richiede il consenso di tutti, una vera concertazione capace di coinvolgere gli attori istituzionali e quelli sociali. E proprio per questo è necessario che le parti chiamate in causa conoscano e siano informate, perché non cadano in pericolose strumentalizzazioni, nelle visioni ideologizzate, nella logica del no aprioristico. Ecco, la Giornata nazionale dell’energia elettrica punta proprio a questo: offrire un’occasione per conoscere e comprendere il mondo dell’energia elettrica.Fonte: ASSOELETTRICA, Ufficio Stampa e comunicazione

(Alessandro Sacripanti)

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