PARLIAMONE…
Galileo Galilei che predicava ai quattro venti che era la Terra
che girava intorno al sole e non viceversa, dopo l’abiura,
avviandosi lentamente verso l’uscita mormorò:
“Eppur si muove” avendo realizzato con la sua utopia la realtà.
che girava intorno al sole e non viceversa, dopo l’abiura,
avviandosi lentamente verso l’uscita mormorò:
“Eppur si muove” avendo realizzato con la sua utopia la realtà.
esercitazione utopistica
in
B I A N C O E N E R O
in
B I A N C O E N E R O
di R E N O B R O M U R O
Si parlava, l’altra settimana di confluenza tra la finanziaria del governo Prodi e la proposta di Renato Volti, per le cose accadute durante questi dieci giorni, per essere al passo con il governo, potrebbe accadere che accettando la proposta di Renato del Club che diventerebbe una biblioteca centrale virtuale e come lui suggerisce, dove: «“Ogni socio trae benefici dal club, come il club trae benefici da ogni suo singolo socio” Volendo instaurare un rapporto di dare per avere in cui nessuno ne esca penalizzato ma dove al contrario entrambe le parti ne vengano arricchite, questa è la linea guida su cui l’intero progetto si basa».
Questo mi porta alla memoria la faccia “incazzata” di Mastella quando dice come se recitasse il rosario: “Chiederò di sfiduciare Di Pietro, non si può promettere e poi darsela a gambe”. Ora non so di preciso se Di Pietro,il castigatore di «Mani Pulite», il giorno successivo si è presentato in Aula per votare a favore della finanziaria per la paura che gli ha fatto Mastella oppure si è guardato nell’acqua della bacinella, mentre si lavava ha visto rispecchiata la sua faccia di gladiatore ed ha deciso di votare a favore.
La sua faccia dalla bacinella gli ha ricordato le sue origini e subito si è fatto vivo il serpentello giustiziere che lo ha spinto a dissotterrare lo scudo e la daga per eventuali altri rimbrotti o forzature che il suo sentire non accetta.
Immaginate che tutto si realizzi come Renato ha auspicato, si riuscirebbe a mettere insieme tutti i siti letterari?
Quella di Renato è una Utopia come lo è la riforma di Prodi che ha smosso molto le acque interne della maggioranza e non sono forse gli utopisti che hanno fatto la storia?
Galileo Galilei che predicava ai quattro venti che era la Terra che girava intorno al sole e non viceversa, dopo l’abiura, avviandosi lentamente verso l’uscita mormorò: “Eppur si muove” avendo realizzato con la sua utopia la realtà.
Holderlin era un utopista quando affermava che l’arte nasce da emozione spirituale intensa, gaudiosa o burrascosa, serena o lugubre, dolce o macabra, idillica o elegiaca: il suo respiro, il suo anelito esigono la più ampia libertà e non soffrono limiti o rigidi contenutismi. Nessun contenuto può fare Arte ciò che Arte non è; nessuna veste formale può dare anima a ciò che vive di una sua spiritualità.
La sua faccia dalla bacinella gli ha ricordato le sue origini e subito si è fatto vivo il serpentello giustiziere che lo ha spinto a dissotterrare lo scudo e la daga per eventuali altri rimbrotti o forzature che il suo sentire non accetta.
Immaginate che tutto si realizzi come Renato ha auspicato, si riuscirebbe a mettere insieme tutti i siti letterari?
Quella di Renato è una Utopia come lo è la riforma di Prodi che ha smosso molto le acque interne della maggioranza e non sono forse gli utopisti che hanno fatto la storia?
Galileo Galilei che predicava ai quattro venti che era la Terra che girava intorno al sole e non viceversa, dopo l’abiura, avviandosi lentamente verso l’uscita mormorò: “Eppur si muove” avendo realizzato con la sua utopia la realtà.
Holderlin era un utopista quando affermava che l’arte nasce da emozione spirituale intensa, gaudiosa o burrascosa, serena o lugubre, dolce o macabra, idillica o elegiaca: il suo respiro, il suo anelito esigono la più ampia libertà e non soffrono limiti o rigidi contenutismi. Nessun contenuto può fare Arte ciò che Arte non è; nessuna veste formale può dare anima a ciò che vive di una sua spiritualità.
Galileo Galilei che predicava ai quattro venti che era la Terra
che girava intorno al sole e non viceversa, dopo l’abiura,
avviandosi lentamente verso l’uscita mormorò:
“Eppur si muove” avendo realizzato con la sua utopia la realtà.
che girava intorno al sole e non viceversa, dopo l’abiura,
avviandosi lentamente verso l’uscita mormorò:
“Eppur si muove” avendo realizzato con la sua utopia la realtà.
esercitazione utopistica
in
B I A N C O E N E R O
in
B I A N C O E N E R O
di R E N O B R O M U R O
Si parlava, l’altra settimana di confluenza tra la finanziaria del governo Prodi e la proposta di Renato Volti, per le cose accadute durante questi dieci giorni, per essere al passo con il governo, potrebbe accadere che accettando la proposta di Renato del Club che diventerebbe una biblioteca centrale virtuale e come lui suggerisce, dove: «“Ogni socio trae benefici dal club, come il club trae benefici da ogni suo singolo socio” Volendo instaurare un rapporto di dare per avere in cui nessuno ne esca penalizzato ma dove al contrario entrambe le parti ne vengano arricchite, questa è la linea guida su cui l’intero progetto si basa».
Questo mi porta alla memoria la faccia “incazzata” di Mastella quando dice come se recitasse il rosario: “Chiederò di sfiduciare Di Pietro, non si può promettere e poi darsela a gambe”. Ora non so di preciso se Di Pietro,il castigatore di «Mani Pulite», il giorno successivo si è presentato in Aula per votare a favore della finanziaria per la paura che gli ha fatto Mastella oppure si è guardato nell’acqua della bacinella, mentre si lavava ha visto rispecchiata la sua faccia di gladiatore ed ha deciso di votare a favore.
La sua faccia dalla bacinella gli ha ricordato le sue origini e subito si è fatto vivo il serpentello giustiziere che lo ha spinto a dissotterrare lo scudo e la daga per eventuali altri rimbrotti o forzature che il suo sentire non accetta.
Immaginate che tutto si realizzi come Renato ha auspicato, si riuscirebbe a mettere insieme tutti i siti letterari?
Quella di Renato è una Utopia come lo è la riforma di Prodi che ha smosso molto le acque interne della maggioranza e non sono forse gli utopisti che hanno fatto la storia?
Galileo Galilei che predicava ai quattro venti che era la Terra che girava intorno al sole e non viceversa, dopo l’abiura, avviandosi lentamente verso l’uscita mormorò: “Eppur si muove” avendo realizzato con la sua utopia la realtà.
Holderlin era un utopista quando affermava che l’arte nasce da emozione spirituale intensa, gaudiosa o burrascosa, serena o lugubre, dolce o macabra, idillica o elegiaca: il suo respiro, il suo anelito esigono la più ampia libertà e non soffrono limiti o rigidi contenutismi. Nessun contenuto può fare Arte ciò che Arte non è; nessuna veste formale può dare anima a ciò che vive di una sua spiritualità.
La sua faccia dalla bacinella gli ha ricordato le sue origini e subito si è fatto vivo il serpentello giustiziere che lo ha spinto a dissotterrare lo scudo e la daga per eventuali altri rimbrotti o forzature che il suo sentire non accetta.
Immaginate che tutto si realizzi come Renato ha auspicato, si riuscirebbe a mettere insieme tutti i siti letterari?
Quella di Renato è una Utopia come lo è la riforma di Prodi che ha smosso molto le acque interne della maggioranza e non sono forse gli utopisti che hanno fatto la storia?
Galileo Galilei che predicava ai quattro venti che era la Terra che girava intorno al sole e non viceversa, dopo l’abiura, avviandosi lentamente verso l’uscita mormorò: “Eppur si muove” avendo realizzato con la sua utopia la realtà.
Holderlin era un utopista quando affermava che l’arte nasce da emozione spirituale intensa, gaudiosa o burrascosa, serena o lugubre, dolce o macabra, idillica o elegiaca: il suo respiro, il suo anelito esigono la più ampia libertà e non soffrono limiti o rigidi contenutismi. Nessun contenuto può fare Arte ciò che Arte non è; nessuna veste formale può dare anima a ciò che vive di una sua spiritualità.
E sottolineava che la poesia non finge le condizioni dell’Assoluto, ma le cerca, trasfigurando il sensibile. Misteriose onde di radiazioni uniscono il filo d’erba al tremolio delle stelle, attrazioni occulte influiscono sulle acque, sugli alberi, sui venti: vi è un segreto commercio fra i mari, le rocce e le piogge.
Il poeta sente condensarsi nella sua anima la cosmicità, per cui il particolare ch’ egli rappresenta ha caratteri universali, pur essendo dettagliatamente definito e precisato. Il poeta apre gli occhi dentro e fuori di sé; quando il suo sguardo diviene oltremodo visivo, quando il suo udito si fa ultrasensibile tutto si anima intorno a lui. E Baudelaire afferma che essi divengono grandi sacerdoti dell’incosciente – Platone celebra la poesia come potenza divina che passa travolgendo ed afferma che è data all’uomo per il potenziamento delle sue facoltà.
Gli artisti non sono forse anch’essi utopisti? Allora vediamo se l’utopia di Renato Volti si realizzasse che cosa accadrebbe; non certo i volti rabbuiati di questo o di quell’altro ministro, ma riuscirebbe a mettere d’accordo due poeti? Questo sarebbe il miracolo più bella della sua utopia.
La finanziaria prevede un ticket per chi si reca al Pronto Soccorso, più un ticket per pagare il medico che fa la visita, molti ministri non ci stanno, come non ci sta tutta la destra e tutti i vecchietti che vedono in questa imposizione abbreviarsi la strada per la… camera mortuaria.
La Rivoluzione francese, attraverso tante lotte e convulsioni, a prezzo anche di tanti orrori, di inscusabili delitti, nella utopia di Mirabeau, Desmolin, Marat, Danton, Robespierre ha bandito, al mondo che l’attendeva, la libertà, la concezione democratica dello Stato, la fine del privilegio, del diritto di pochi a decidere le sorti di molti, l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, come Cristo aveva proclamato quella di tutti davanti a Dio. Essi stavano fondando una nuova epoca. Ma appunto perché il poeta precorre i tempi, senza volerlo – a volte volendolo espressamente va contro agli interessi di chi la tradizione ha favorito, mira a distruggere usi, abitudini, tendenze, diritti che gli anni e i secoli hanno fatto credere intangibili, e, chi si sente colpito in questi diritti, o danneggiato dalle nuove idee combatte l’audace che è sorto a predicare le novità; lo considera un rivoluzionario, un sovvertitore di leggi e di tradizioni sacre, assolute, necessario perché tramandate, e sempre accettate, di padre in figlio.
Quindi sarebbe più facile se fossero tutti veri poeti a costituire il “Club” sognato e auspicato da Renato Volti che il governo possa riparare ai danni della finanziaria e permettere al vecchietto di vivere il tempo che Dio gli ha assegnato, potendosi curare senza intaccare la misera pensione; ma dove ci sono troppi galli a cantare è difficile che si possano capire, come per realizzare il sogno di Volti ci si dovrebbe spersonalizzare per il beneficio comune.
Forse Renato Volti non ha tenuto conto nella sua ansia di fare qualcosa di mastodontico che gli sarebbe stato difficile mettere d’accordo il “SITO A” in cui l’editore crede di aver creato il modo migliore per avere iscritti, incidendo CD di poesie; con il “SITO B” il cui editore crede di essere il più bravo e importante perché ha preso da “Poeticamente” la poesia del mese e altro; oppure il “SITO C” che è una ricca città dove c’è tutto dall’ A-B-C della poesia ai concorsi vari che danno affidamento; il “SITO D” dove facendo un giro anche in volante leggi notizie direttamente dalla fonte?
Il grande problema di Prodi è proprio questo ma, barcamenandosi da sinistra ai moderati, dai democratici moderati alla sinistra più a sinistra; e questo problema diventerebbe più grave se Renato Volti riuscisse a mettere insieme due persone che rinuncino alla propria personalità.
Bellissima l’idea di avere una biblioteca virtuale facile da consultare più di quella cartacea nazionale: peccato che rimane solo una bella idea utopistica.
Gli artisti non sono forse anch’essi utopisti? Allora vediamo se l’utopia di Renato Volti si realizzasse che cosa accadrebbe; non certo i volti rabbuiati di questo o di quell’altro ministro, ma riuscirebbe a mettere d’accordo due poeti? Questo sarebbe il miracolo più bella della sua utopia.
La finanziaria prevede un ticket per chi si reca al Pronto Soccorso, più un ticket per pagare il medico che fa la visita, molti ministri non ci stanno, come non ci sta tutta la destra e tutti i vecchietti che vedono in questa imposizione abbreviarsi la strada per la… camera mortuaria.
La Rivoluzione francese, attraverso tante lotte e convulsioni, a prezzo anche di tanti orrori, di inscusabili delitti, nella utopia di Mirabeau, Desmolin, Marat, Danton, Robespierre ha bandito, al mondo che l’attendeva, la libertà, la concezione democratica dello Stato, la fine del privilegio, del diritto di pochi a decidere le sorti di molti, l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge, come Cristo aveva proclamato quella di tutti davanti a Dio. Essi stavano fondando una nuova epoca. Ma appunto perché il poeta precorre i tempi, senza volerlo – a volte volendolo espressamente va contro agli interessi di chi la tradizione ha favorito, mira a distruggere usi, abitudini, tendenze, diritti che gli anni e i secoli hanno fatto credere intangibili, e, chi si sente colpito in questi diritti, o danneggiato dalle nuove idee combatte l’audace che è sorto a predicare le novità; lo considera un rivoluzionario, un sovvertitore di leggi e di tradizioni sacre, assolute, necessario perché tramandate, e sempre accettate, di padre in figlio.
Quindi sarebbe più facile se fossero tutti veri poeti a costituire il “Club” sognato e auspicato da Renato Volti che il governo possa riparare ai danni della finanziaria e permettere al vecchietto di vivere il tempo che Dio gli ha assegnato, potendosi curare senza intaccare la misera pensione; ma dove ci sono troppi galli a cantare è difficile che si possano capire, come per realizzare il sogno di Volti ci si dovrebbe spersonalizzare per il beneficio comune.
Forse Renato Volti non ha tenuto conto nella sua ansia di fare qualcosa di mastodontico che gli sarebbe stato difficile mettere d’accordo il “SITO A” in cui l’editore crede di aver creato il modo migliore per avere iscritti, incidendo CD di poesie; con il “SITO B” il cui editore crede di essere il più bravo e importante perché ha preso da “Poeticamente” la poesia del mese e altro; oppure il “SITO C” che è una ricca città dove c’è tutto dall’ A-B-C della poesia ai concorsi vari che danno affidamento; il “SITO D” dove facendo un giro anche in volante leggi notizie direttamente dalla fonte?
Il grande problema di Prodi è proprio questo ma, barcamenandosi da sinistra ai moderati, dai democratici moderati alla sinistra più a sinistra; e questo problema diventerebbe più grave se Renato Volti riuscisse a mettere insieme due persone che rinuncino alla propria personalità.
Bellissima l’idea di avere una biblioteca virtuale facile da consultare più di quella cartacea nazionale: peccato che rimane solo una bella idea utopistica.
Reno Bromuro