PARLIAMONE…
è na televisione
che fà vedè ricchezze scanusciute».
FIGLI E FIGLIASTRI
di R E N O B R O M U R O
Ma prima di andare alla riforma TV e l’ira del Cavaliere, vorrei soffermarmi sopra una notizia pubblicata su TV Sorrisi e Canzoni, in una rubrica curata da Danilo Gallo.
Per due anni non pagano il bollo di circolazione le autovetture EURO 4 e 5; mentre tutte le auto non euro 4 il bollo aumenta del 10%.
«Ce site state maie
dint’a nu vascio:
na tavula tarlata
cu quatto segge ‘e paglia
na branda militare
n’armadio rusecato
e ‘a famma , tanta famma,
patuta iuorno pe’ ghiuorno»
«Ci siete stati mai/in appartamento al livello stradale/ dove ci sono una tavola tarlata/quattro sedie di paglia/una branda militare/un armadio sgangherato/e la fame, tanta fame/sofferta giorno per giorno…»
Manderei qui in uno di questi bassi, non per sempre ma per una notte, chi presenta un programma politico durante le elezioni e quando è al governo si rimangia tutto perché vede solo il “suo nemico n° 1“ e poi gli farei riscrivere la finanziaria.
Queste persone, secondo voi, riusciranno mai a poter andare in automobile? Se prima, almeno una domenica al mese, prendevano i figli, li ammassavano in auto e partivano per fare il giretto domenicale, dalla loro casa a via Caracciolo fino a Mergellina e ritorno; oppure arrivavano a Piazza Carità per sorbire “un gelato per tutti” nella gelateria più celebre del mondo. Questo con la nuova finanziaria gli è negato. Dice Somma nella sua poesia:
«l’unica nuvità
è na televisione
che fà vedè ricchezze scanusciute».
Anche questo fra qualche anno gli sarà vietato perché la Riforma TV prevede che ci sarà una sola rete satellitare sia per la RAI che per Mediaset; per cui ai poveri, e sono almeno il 79% nella nostra Penisola sarà proibita.
è na televisione
che fà vedè ricchezze scanusciute».
FIGLI E FIGLIASTRI
di R E N O B R O M U R O
Ma prima di andare alla riforma TV e l’ira del Cavaliere, vorrei soffermarmi sopra una notizia pubblicata su TV Sorrisi e Canzoni, in una rubrica curata da Danilo Gallo.
Per due anni non pagano il bollo di circolazione le autovetture EURO 4 e 5; mentre tutte le auto non euro 4 il bollo aumenta del 10%.
«Ce site state maie
dint’a nu vascio:
na tavula tarlata
cu quatto segge ‘e paglia
na branda militare
n’armadio rusecato
e ‘a famma , tanta famma,
patuta iuorno pe’ ghiuorno»
«Ci siete stati mai/in appartamento al livello stradale/ dove ci sono una tavola tarlata/quattro sedie di paglia/una branda militare/un armadio sgangherato/e la fame, tanta fame/sofferta giorno per giorno…»
Manderei qui in uno di questi bassi, non per sempre ma per una notte, chi presenta un programma politico durante le elezioni e quando è al governo si rimangia tutto perché vede solo il “suo nemico n° 1“ e poi gli farei riscrivere la finanziaria.
Queste persone, secondo voi, riusciranno mai a poter andare in automobile? Se prima, almeno una domenica al mese, prendevano i figli, li ammassavano in auto e partivano per fare il giretto domenicale, dalla loro casa a via Caracciolo fino a Mergellina e ritorno; oppure arrivavano a Piazza Carità per sorbire “un gelato per tutti” nella gelateria più celebre del mondo. Questo con la nuova finanziaria gli è negato. Dice Somma nella sua poesia:
«l’unica nuvità
è na televisione
che fà vedè ricchezze scanusciute».
Anche questo fra qualche anno gli sarà vietato perché la Riforma TV prevede che ci sarà una sola rete satellitare sia per la RAI che per Mediaset; per cui ai poveri, e sono almeno il 79% nella nostra Penisola sarà proibita.
Il Presidente del Consiglio e il Ministro Schioppa non contenti di quanto affermato dal Governatore della Banca D’Italia hanno pensato di togliere ai poveri anche la soddisfazione di vedere qualche film in tv, se riescono a vederlo interamente perché alla prima pubblicità gli occhi si chiudono e il corpo stanco di… noia (specialmente a Napoli) cade nel letargo del sonno.
Ma mentre i poveri non hanno la forza nemmeno di parlare, lo fa Berlusconi dal palco di Campobasso in appoggio all’elezione di Iorio alla presidenza della Regione, sottolineando che «L’Italia non è più una democrazia».
Socrate si sacrificò bevendo la cicuta, per l’affermazione della sua scienza. Socrate morì, ma il suo pensiero richiamò l’uomo allo studio dell’uomo e generò il pensiero di Platone, di Aristotele e di tutto il pensiero moderno. Cesare fu ucciso dai congiurati in nome dell’idea repubblicana e più vicino a noi Mazzini sentì il fermento di libertà che lavorava dentro le coscienze italiche: Luther King l’uguaglianza delle razze; Papa Giovanni XXIII, l’affratellamento universale e la pace nel mondo, per combattere la fame. Un’idea che il Presidente del Consiglio e il Ministro Schioppa non conoscono o non vogliono per proprio tornaconto politico. Ma il Poeta essendo l’interprete vero e più efficace del sentimento umano; cioè l’espressione più pura del popolo, come lo è Virgilio per la razza latina, come lo è Dante per il popolo italiano, Shakespeare per l’anima inglese e Goethe per il popolo tedesco che proprio da lui ha incominciato la sua ascesa nella storia del progresso moderno, non può tacere, ignorare gli avvenimenti, perché la poesia essendo frutto della fantasia la quale opera più vivacemente ed efficacemente quando è mossa da un sentimento profondo che investe tutto l’individuo e da alle sue parole quella forza che altrimenti non acquisterebbe mai, il poeta deve scrivere e lottare è lui il perno per il cambiamento del Mondo.
Mentre chi ha soldi del pubblico dominio da sperperare inaugura un «Festival del Cinema a Roma» di cui non se ne sentiva il bisogno. Giorno verrà che anche loro pagheranno, quando saranno giudicati dal “TRIBUNALE DEI TRIBUNALI” noi ci riuniamo in cordoglio sentito con tutto la forza di cui siamo capaci intorno alle famiglie di Gillo Pontecorvo e di Riccardo Pazzaglia, debitori di quanto ci hanno donato in vita uno attraverso il cinema l’altro attraverso la canzone.