TARQUINIA

MOMENTI DI INTENSA COMMOZIONE
AL CONVEGNO SULLA RIVOLUZIONE UNGHERESE.

Nella foto da sinistra: Federico Gennaccari, Leo Valeriano, Sergio Benedetti e Silvano Olmi

Momenti di intensa commozione si sono avuti durante il convegno-dibattito che si è svolto sabato pomeriggio nella sala del consiglio comunale di Tarquinia, sul tema: “1956-2006: la rivolta d’Ungheria cinquanta anni dopo”.

La manifestazione è iniziata con le canzoni cantate da Leo Valeriano, una delle quali “Budapest” è dedicata proprio al martirio del popolo magiaro.
Ed è stato proprio Valeriano, regista e cantautore, a strappare applausi commossi quando ha ricordato la sua partecipazione alla rivolta del 1956 e agli eventi da lui vissuti, tra i quali il ferimento della sua fidanzata ad opera delle truppe d’occupazione russe.
Leo Valeriano è stato in Ungheria nelle settimane scorse per partecipare alle manifestazioni ufficiali tenutesi in quella Nazione per ricordare la rivoluzione a distanza di cinquanta anni.
Altro momento di grande partecipazione si è avuto quando una cittadina ungherese,da molti anni residente a Tarquinia, ha portato la sua testimonianza e tra le lacrime ha raccontato i patimenti sofferti dal popolo oppresso da un regime tirannico.
Particolarmente interessante l’intervento del giornalista parlamentare Federico Gennaccari, che ha ricordato gli eventi principali accaduti in quel lontano 1956 ed ha presentato il suo libro Italia Tricolore.

Viva soddisfazione è stata espressa dal vice-sindaco Sergio Benedetti e dall’assessore alla Cultura Silvano Olmi che hanno dato appuntamento a tutti per giovedì 23 quando sarà presentato il libro e il DVD di Adalberto Baldoni dedicato al 1968.

MOMENTI DI INTENSA COMMOZIONE
AL CONVEGNO SULLA RIVOLUZIONE UNGHERESE.

Nella foto da sinistra: Federico Gennaccari, Leo Valeriano, Sergio Benedetti e Silvano Olmi

Momenti di intensa commozione si sono avuti durante il convegno-dibattito che si è svolto sabato pomeriggio nella sala del consiglio comunale di Tarquinia, sul tema: “1956-2006: la rivolta d’Ungheria cinquanta anni dopo”.

La manifestazione è iniziata con le canzoni cantate da Leo Valeriano, una delle quali “Budapest” è dedicata proprio al martirio del popolo magiaro.
Ed è stato proprio Valeriano, regista e cantautore, a strappare applausi commossi quando ha ricordato la sua partecipazione alla rivolta del 1956 e agli eventi da lui vissuti, tra i quali il ferimento della sua fidanzata ad opera delle truppe d’occupazione russe.
Leo Valeriano è stato in Ungheria nelle settimane scorse per partecipare alle manifestazioni ufficiali tenutesi in quella Nazione per ricordare la rivoluzione a distanza di cinquanta anni.
Altro momento di grande partecipazione si è avuto quando una cittadina ungherese,da molti anni residente a Tarquinia, ha portato la sua testimonianza e tra le lacrime ha raccontato i patimenti sofferti dal popolo oppresso da un regime tirannico.
Particolarmente interessante l’intervento del giornalista parlamentare Federico Gennaccari, che ha ricordato gli eventi principali accaduti in quel lontano 1956 ed ha presentato il suo libro Italia Tricolore.

Viva soddisfazione è stata espressa dal vice-sindaco Sergio Benedetti e dall’assessore alla Cultura Silvano Olmi che hanno dato appuntamento a tutti per giovedì 23 quando sarà presentato il libro e il DVD di Adalberto Baldoni dedicato al 1968.

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