L'ALBERGO DI VINCENT
Eugenio Cardi con grazia descrittiva ed incisività icastica
dipinge un originale affresco della solitudine umana
Giovedì 23 novembre ore 18,00 presso la Libreria Mondadori di Via Piave a Roma sarà presentato il libro L’albergo di Vincent di Eugenio Cardi (Giulio Perrone Editore).
Su una collina di Deauville, una cittadina battuta dal vento e lambita dal mare, si erge il piccolo albergo di Vincent.
Sei stanze soltanto, la maggior parte delle quali occupata da ospiti fissi, clienti che affidano al perimetro della loro camera vicissitudini, attese, assenze. Vincent, il tenutario dell’albergo, sorveglia con occhio vigile la vita che gli scorre accanto mentre la giovane Amelie, la cui breve esistenza è stata scandita dai ritmi di quel piccolo microcosmo, si dovrà suo malgrado confrontare con la propria fragilità, e con quella di ogni essere umano.
Ogni porta cela dietro sé innumerevoli storie, anime alla deriva tra i cadaveri degli Alleati.
Ci può essere qualcosa nella morte che richiama altra morte?
È possibile che una maledizione venga portata in albergo da un’elegante donna americana?
Che un fine settimana si tinga improvvisamente di sfumature inattese?
Eugenio Cardi, con la grazia descrittiva e l’incisività icastica che lo contraddistinguono, conduce il lettore tra corridoi oscuri, locali chiassosi e malfamati, relazioni insolite e insicure, dipingendo un originale affresco della solitudine umana.
Eugenio Cardi con grazia descrittiva ed incisività icastica
dipinge un originale affresco della solitudine umana
Giovedì 23 novembre ore 18,00 presso la Libreria Mondadori di Via Piave a Roma sarà presentato il libro L’albergo di Vincent di Eugenio Cardi (Giulio Perrone Editore).
Su una collina di Deauville, una cittadina battuta dal vento e lambita dal mare, si erge il piccolo albergo di Vincent.
Sei stanze soltanto, la maggior parte delle quali occupata da ospiti fissi, clienti che affidano al perimetro della loro camera vicissitudini, attese, assenze. Vincent, il tenutario dell’albergo, sorveglia con occhio vigile la vita che gli scorre accanto mentre la giovane Amelie, la cui breve esistenza è stata scandita dai ritmi di quel piccolo microcosmo, si dovrà suo malgrado confrontare con la propria fragilità, e con quella di ogni essere umano.
Ogni porta cela dietro sé innumerevoli storie, anime alla deriva tra i cadaveri degli Alleati.
Ci può essere qualcosa nella morte che richiama altra morte?
È possibile che una maledizione venga portata in albergo da un’elegante donna americana?
Che un fine settimana si tinga improvvisamente di sfumature inattese?
Eugenio Cardi, con la grazia descrittiva e l’incisività icastica che lo contraddistinguono, conduce il lettore tra corridoi oscuri, locali chiassosi e malfamati, relazioni insolite e insicure, dipingendo un originale affresco della solitudine umana.