ROMPERE IL SILENZIO CHE CIRCONDA LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
VITERBO: MANIFESTAZIONE A PALAZZO GENTILI
Organizzata una serie di seminari che si terranno tra gennaio e giugno
a Civita Castellana, Tarquinia, Bolsena, Acquapendente e Canino
“GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE”
Bilanci e prospettive dell’attività della Provincia di Viterbo per l’uguaglianza tra i sessi
Bilanci e prospettive dell’attività della Provincia di Viterbo per l’uguaglianza tra i sessi
Rompere il silenzio che circonda la violenza contro le donne. Anche attraverso concrete proposte di intervento da trasferire al Parlamento italiano. Questo il messaggio scaturito dalla manifestazione indetta dalla Provincia in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza alle donne” e tenutasi questo pomeriggio a Palazzo Gentili alla presenza del presidente Alessandro Mazzoli, della consigliera delegata alle Pari opportunità Lina Novelli, della consigliera di Parità Maria Antonietta Russo e di diverse rappresentanti del Forum per le Pari opportunità, del coordinamento dei partiti, dell’imprenditoria femminile e dei sindacati.
“Per la prima volta anche la Provincia di Viterbo aderisce alle iniziative previste oggi a livello mondiale per squarciare il velo di silenzio che nasconde l’entità del fenomeno della violenza alle donne. E lo fa grazie a una mozione presentata dalla consigliera Lina Novelli e approvata all’unanimità nel corso del penultimo consiglio” afferma Mazzoli, aprendo il dibattito.
Indetta nel 1981 dalla conferenza latino-americana, tenutasi a Bogotà, in Colombia, la “Giornata internazionale contro la violenza alle donne” è volta a ricordare tre giovani che il 25 novembre del 1960 furono uccise nella Repubblica Domenicana per aver fatto visita in carcere ad alcuni detenuti politici e divenute poi simbolo della lotta alla violenza femminile, sia essa fisica che psicologica.
Il presidente sottolinea quindi la necessità di innescare “un risveglio delle coscienze che porti a una svolta culturale nel rispetto di tutte le differenze, anche di quelle di genere”. Una svolta che “deve iniziare nelle scuole, attraverso un’educazione mirata e attenta”. Illustra poi Mazzoli quali sono state le iniziative sinora intraprese dalla Provincia a favore delle donne. “Abbiamo aperto il primo centro antiviolenza, in collaborazione con l’associazione Erinna – spiega – e attivato il Forum delle Pari opportunità, che ha l’ambizione di coinvolgere forze ed energie diverse capaci di dare il via a un nuovo percorso culturale e amministrativo. Abbiamo istituito a ottobre la “Consulta delle elette dei Comuni” della Tuscia e aderito al progetto “Consulta delle Province della Regione Lazio”, coordinato a livello nazionale dall’associazione Telefono rosa. Ma molto resta ancora da fare per dare risposte efficaci alle donne in difficoltà”.
Indetta nel 1981 dalla conferenza latino-americana, tenutasi a Bogotà, in Colombia, la “Giornata internazionale contro la violenza alle donne” è volta a ricordare tre giovani che il 25 novembre del 1960 furono uccise nella Repubblica Domenicana per aver fatto visita in carcere ad alcuni detenuti politici e divenute poi simbolo della lotta alla violenza femminile, sia essa fisica che psicologica.
Il presidente sottolinea quindi la necessità di innescare “un risveglio delle coscienze che porti a una svolta culturale nel rispetto di tutte le differenze, anche di quelle di genere”. Una svolta che “deve iniziare nelle scuole, attraverso un’educazione mirata e attenta”. Illustra poi Mazzoli quali sono state le iniziative sinora intraprese dalla Provincia a favore delle donne. “Abbiamo aperto il primo centro antiviolenza, in collaborazione con l’associazione Erinna – spiega – e attivato il Forum delle Pari opportunità, che ha l’ambizione di coinvolgere forze ed energie diverse capaci di dare il via a un nuovo percorso culturale e amministrativo. Abbiamo istituito a ottobre la “Consulta delle elette dei Comuni” della Tuscia e aderito al progetto “Consulta delle Province della Regione Lazio”, coordinato a livello nazionale dall’associazione Telefono rosa. Ma molto resta ancora da fare per dare risposte efficaci alle donne in difficoltà”.
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VITERBO: MANIFESTAZIONE A PALAZZO GENTILI
Organizzata una serie di seminari che si terranno tra gennaio e giugno
a Civita Castellana, Tarquinia, Bolsena, Acquapendente e Canino
“GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE”
Bilanci e prospettive dell’attività della Provincia di Viterbo per l’uguaglianza tra i sessi
Bilanci e prospettive dell’attività della Provincia di Viterbo per l’uguaglianza tra i sessi
Rompere il silenzio che circonda la violenza contro le donne. Anche attraverso concrete proposte di intervento da trasferire al Parlamento italiano. Questo il messaggio scaturito dalla manifestazione indetta dalla Provincia in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza alle donne” e tenutasi questo pomeriggio a Palazzo Gentili alla presenza del presidente Alessandro Mazzoli, della consigliera delegata alle Pari opportunità Lina Novelli, della consigliera di Parità Maria Antonietta Russo e di diverse rappresentanti del Forum per le Pari opportunità, del coordinamento dei partiti, dell’imprenditoria femminile e dei sindacati.
“Per la prima volta anche la Provincia di Viterbo aderisce alle iniziative previste oggi a livello mondiale per squarciare il velo di silenzio che nasconde l’entità del fenomeno della violenza alle donne. E lo fa grazie a una mozione presentata dalla consigliera Lina Novelli e approvata all’unanimità nel corso del penultimo consiglio” afferma Mazzoli, aprendo il dibattito.
Indetta nel 1981 dalla conferenza latino-americana, tenutasi a Bogotà, in Colombia, la “Giornata internazionale contro la violenza alle donne” è volta a ricordare tre giovani che il 25 novembre del 1960 furono uccise nella Repubblica Domenicana per aver fatto visita in carcere ad alcuni detenuti politici e divenute poi simbolo della lotta alla violenza femminile, sia essa fisica che psicologica.
Il presidente sottolinea quindi la necessità di innescare “un risveglio delle coscienze che porti a una svolta culturale nel rispetto di tutte le differenze, anche di quelle di genere”. Una svolta che “deve iniziare nelle scuole, attraverso un’educazione mirata e attenta”. Illustra poi Mazzoli quali sono state le iniziative sinora intraprese dalla Provincia a favore delle donne. “Abbiamo aperto il primo centro antiviolenza, in collaborazione con l’associazione Erinna – spiega – e attivato il Forum delle Pari opportunità, che ha l’ambizione di coinvolgere forze ed energie diverse capaci di dare il via a un nuovo percorso culturale e amministrativo. Abbiamo istituito a ottobre la “Consulta delle elette dei Comuni” della Tuscia e aderito al progetto “Consulta delle Province della Regione Lazio”, coordinato a livello nazionale dall’associazione Telefono rosa. Ma molto resta ancora da fare per dare risposte efficaci alle donne in difficoltà”.
Indetta nel 1981 dalla conferenza latino-americana, tenutasi a Bogotà, in Colombia, la “Giornata internazionale contro la violenza alle donne” è volta a ricordare tre giovani che il 25 novembre del 1960 furono uccise nella Repubblica Domenicana per aver fatto visita in carcere ad alcuni detenuti politici e divenute poi simbolo della lotta alla violenza femminile, sia essa fisica che psicologica.
Il presidente sottolinea quindi la necessità di innescare “un risveglio delle coscienze che porti a una svolta culturale nel rispetto di tutte le differenze, anche di quelle di genere”. Una svolta che “deve iniziare nelle scuole, attraverso un’educazione mirata e attenta”. Illustra poi Mazzoli quali sono state le iniziative sinora intraprese dalla Provincia a favore delle donne. “Abbiamo aperto il primo centro antiviolenza, in collaborazione con l’associazione Erinna – spiega – e attivato il Forum delle Pari opportunità, che ha l’ambizione di coinvolgere forze ed energie diverse capaci di dare il via a un nuovo percorso culturale e amministrativo. Abbiamo istituito a ottobre la “Consulta delle elette dei Comuni” della Tuscia e aderito al progetto “Consulta delle Province della Regione Lazio”, coordinato a livello nazionale dall’associazione Telefono rosa. Ma molto resta ancora da fare per dare risposte efficaci alle donne in difficoltà”.
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Sottolinea l’importanza di intraprendere ulteriori iniziative contro la violenza anche la consigliera delegata Lina Novelli.
“Questa giornata – afferma – è un motivo ulteriore per non fermarci, ma anzi per rafforzare la nostra azione con strumenti mirati”.
In tal senso arriva la proposta della Novelli, votata poi all’unanimità dall’intera assemblea, di trasferire al Parlamento un ordine del giorno comprendente quattro punti: la necessità di una legislazione integrata che affronti le problematiche femminili in maniera organica; la creazione di un osservatorio permanente per il monitoraggio dei maltrattamenti; l’impegno ad aderire alla campagna europea contro la violenza per il 2007; il riconoscimento della piena cittadinanza alle iniziative sinora messe in campo a livello nazionale dai vari centri antiviolenza e dalle associazioni che operano nel settore.
“Questa giornata – afferma – è un motivo ulteriore per non fermarci, ma anzi per rafforzare la nostra azione con strumenti mirati”.
In tal senso arriva la proposta della Novelli, votata poi all’unanimità dall’intera assemblea, di trasferire al Parlamento un ordine del giorno comprendente quattro punti: la necessità di una legislazione integrata che affronti le problematiche femminili in maniera organica; la creazione di un osservatorio permanente per il monitoraggio dei maltrattamenti; l’impegno ad aderire alla campagna europea contro la violenza per il 2007; il riconoscimento della piena cittadinanza alle iniziative sinora messe in campo a livello nazionale dai vari centri antiviolenza e dalle associazioni che operano nel settore.
Ma non finisce qui. “Per il prossimo anno, in occasione della campagna europea per le Pari opportunità – continua la Novelli –, abbiamo organizzato una serie di seminari che si terranno tra gennaio e giugno a Civita Castellana, Tarquinia, Bolsena, Acquapendente e Canino. A dare il via all’iniziativa, sarà un convegno dal titolo “Donne e violenza”, che si terrà il 7 dicembre nell’aula magna dell’Università della Tuscia, organizzato da Provincia e ufficio di Parità, in collaborazione con l’Università e la fondazione Carivit, e che vedrà la partecipazione del giornalista di “Radio 2”, Aldo Forbice”.