EPIFANIA, A BETLEMME SEGUENDO LA STELLA: I RE MAGI

Tra storia e leggenda, il loro culto rivive nella tradizione.

Nel mondo cristiano il 6 gennaio è una delle principali feste religiose dell’anno:
è la venuta dei sovrani a Gesù e il primo manifestarsi di Cristo all’umanità.

Giotto - Adorazione Magi - adnkronos(Ign) – Sono le ultime statuine a impreziosire il presepe. Sono il simbolo dell’incontro tra Occidente e Oriente. Sono venuti da lontano seguendo una stella per “adorare il Re dei Giudei”. Sono i Re Magi. Tra storia e leggenda hanno attraversato secoli per rivivere nel nostro immaginario come i tre saggi che il 6 gennaio portano in dono a Gesù l’oro, l’incenso e la mirra. L’Epifania, è, infatti, nel mondo cristiano una delle principali feste religiose dell’anno. Dal greco ‘Eptfaneia’, ovvero ‘manifestazione’, rappresenta secondo la tradizione cristiano-cattolica, la venuta dei Re Magi a Gesù e, quindi, il primo manifestarsi di Cristo all’umanità. Più profana che sacra, ma legata alla storia dei Magi, l’Epifania è anche la festa della Befana. (Fotogallery)

La storia dei Magi comincia intorno agli anni 120-140, ma nuovi elementi sono poi comparsi nel corso del tempo in considerazione anche che le Sacre Scritture non documentano molto sulla identità e il viaggio compiuto dai tre personaggi. Solo il Vangelo di Matteo, infatti, parla del’episodio (2.1-2.2) Nato Gesù in Betleem di Giuda, al tempo di Re Erode, ecco dei Magi arrivarono dall’Oriente a Gerusalemme, e chiesero: ‘Dov’è il Re dei Giudei nato da poco? Perché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo’ .

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Tra storia e leggenda, il loro culto rivive nella tradizione.

Nel mondo cristiano il 6 gennaio è una delle principali feste religiose dell’anno:
è la venuta dei sovrani a Gesù e il primo manifestarsi di Cristo all’umanità.

Giotto - Adorazione Magi - adnkronos(Ign) – Sono le ultime statuine a impreziosire il presepe. Sono il simbolo dell’incontro tra Occidente e Oriente. Sono venuti da lontano seguendo una stella per “adorare il Re dei Giudei”. Sono i Re Magi. Tra storia e leggenda hanno attraversato secoli per rivivere nel nostro immaginario come i tre saggi che il 6 gennaio portano in dono a Gesù l’oro, l’incenso e la mirra. L’Epifania, è, infatti, nel mondo cristiano una delle principali feste religiose dell’anno. Dal greco ‘Eptfaneia’, ovvero ‘manifestazione’, rappresenta secondo la tradizione cristiano-cattolica, la venuta dei Re Magi a Gesù e, quindi, il primo manifestarsi di Cristo all’umanità. Più profana che sacra, ma legata alla storia dei Magi, l’Epifania è anche la festa della Befana. (Fotogallery)

La storia dei Magi comincia intorno agli anni 120-140, ma nuovi elementi sono poi comparsi nel corso del tempo in considerazione anche che le Sacre Scritture non documentano molto sulla identità e il viaggio compiuto dai tre personaggi. Solo il Vangelo di Matteo, infatti, parla del’episodio (2.1-2.2) Nato Gesù in Betleem di Giuda, al tempo di Re Erode, ecco dei Magi arrivarono dall’Oriente a Gerusalemme, e chiesero: ‘Dov’è il Re dei Giudei nato da poco? Perché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo’ .

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Sui Magi invece dai Vangeli Apocrifi si possono trarre più notizie. Soprattutto da ”Il libro della Caverna dei Tesori”, di origine siriaca e l”’Historia Trigum Regum” di Giovanni da Hildesheim, è stato possibile raccogliere elementi importanti per tracciare la loro storia e il loro viaggio. Ma anche mettendo assieme tutte le fonti in nostro possesso (anche Marco Polo ne parla nel Milione) rimane comunque incerta la loro provenienza (dalla Persia?). Quello che si sa è che erano in tre, sovrani o sacerdoti, a cui corrispondevano i nomi latini di Balthasar (Baldassarre), Caspar (Gasparre) e Melchior (Melchiorre). E rispettivamente furono i portatori a Gesù di oro, incenso e mirra, doni emblematici (maestà divina, regale potestà ed umana mortalità) che usualmente Persiani e Caldei usavano regalare ad un re. Altri simboli sono i colori associati ai tre saggi: il bianco, ovvero l’aurora; il rosso che rappresenta il mezzogiorno; e il nero la notte.

Ma nel labirinto della simbologia legata ai Magi è proprio il caso di dire che brilla una stella. Il viaggio dei Re Magi, è, infatti, legato alla stella cometa che guidò il loro cammino da Oriente verso Betlemme. Messa più volte in dubbio la sua esistenza è stata ipotizzata la sua identificazione con la cometa di Halley. Ma l’ultima ipotesi avanzata è di poche settimane fa. Si tratta di una riedizione del ‘600 che conferma, infatti, calcoli già effettuati 4 secoli fa da Keplero: un particolare allineamento di pianeti nel sistema solare, con Giove e Saturno principali protagonisti, potrebbe essere stato l’evento astrale rilevato dagli astronomi/astrologi del primo secolo. A spiegarlo l’astronomo Juergen Hamel in un’intervista pubblicata il mese scorso sul settimanale Die Zeit.

Avvolta nel mistero anche la sepoltura dei Re Magi. Morirono in Oriente ma il vescovo milanese Eustorgio, ottenne la possibilità di traslare le spoglie dei tre saggi a Milano. Secondo la tradizione le salme sono state trasportate all’interno di un grosso sarcofago ancora oggi presente nella Cappella dei Magi nella Basilica milanese di Sant’Eustorgio dove, infatti, qui è particolarmente vivo il culto dei Re Magi. Le reliquie, però, passarono nel 1164 nella cattedrale di Colonia. Il reliquiario fu poi danneggiato nel corso della seconda guerra mondiale e restaurato nel 1973, anno in cui l’arcivescovo di Colonia decise di restituire un frammento dei Magi alla chiesa di Sant’Eustorgio di Milano.

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