GLI AVVISTAMENTI DELL'AERONAUTICA MILITARE

Oggi i dati sono accessibili anche su internet nel sito delle forze armate

Q U E L L E    A N O M A L I E    N E L   C I E L O . . .

di    A L E S S A N D R O   S A C R I P A N T I

dati

O.V.N.I. (Oggetti Volanti Non Identificati) questo il termine usato dai militari italiani per gli U.F.O., per l’Aeronautica Militare infatti la sigla sta a significare: Luci nel cielo, cerchi nel grano, tracce al suolo, globi pulsanti in movimento, oggetti sigariformi. La casistica ufficiale conta 27 segnalazioni  dal 2001 ad oggi, anno in cui per la prima volta sono stati resi pubblici in internet le tabelle mensili relative ai casi di avvistamento di oggetti volanti non identificati registrati dall’Aeronautica Militare.
Tutto questo fa parte di un lavoro di sola catalogazione, per tutto quello che viola lo spazio aereo nazionale e non viene riconosciuto dalla nostra Aeronautica.
La catalogazione viene effettuata soltanto per uso statistico, infatti proprio nell’anno 2000, l’allora Col. Aldo Oliviero capo del RGS Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, preposto a questo tipo di catalogazione statistica, intervenne al nono Simposio Mondiale sugli Oggetti Volanti non Identificati svoltosi nella Repubblica di S.Marino, quindi in territorio straniero, esponendo tutta la casistica ufologica in possesso, mostrando le varie tabelle annuali e i modelli in uso presso le forze dell’ordine per la raccolta dei dati sulle vicende ufologiche.
Secondo i militari si tratta perlopiù di avvistamenti effettuati da piloti militari, piloti civili o cittadini, che hanno visto volare qualcosa di anomalo: oggetti luminosi e multicolori, scie nel cielo, strane forme ovali o circolari che non sembravano appartenere a velivoli di tipo conosciuto.
Gli ultimi casi di avvistamento in ordine di tempo catalogati dal Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare risalgono al mese di febbraio: il giorno 8, prima alle 23.35 e poi alle 23.45, i controllori radar di Grazzanise (Caserta) hanno notato oggetti che procedevano a “velocità ridotta” con direzione “variabile”. Nel primo caso, l’oggetto volava a circa 3.000 piedi di quota, nel secondo tra i mille e i 3.000 piedi.

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Oggi i dati sono accessibili anche su internet nel sito delle forze armate

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O.V.N.I. (Oggetti Volanti Non Identificati) questo il termine usato dai militari italiani per gli U.F.O., per l’Aeronautica Militare infatti la sigla sta a significare: Luci nel cielo, cerchi nel grano, tracce al suolo, globi pulsanti in movimento, oggetti sigariformi. La casistica ufficiale conta 27 segnalazioni  dal 2001 ad oggi, anno in cui per la prima volta sono stati resi pubblici in internet le tabelle mensili relative ai casi di avvistamento di oggetti volanti non identificati registrati dall’Aeronautica Militare.
Tutto questo fa parte di un lavoro di sola catalogazione, per tutto quello che viola lo spazio aereo nazionale e non viene riconosciuto dalla nostra Aeronautica.
La catalogazione viene effettuata soltanto per uso statistico, infatti proprio nell’anno 2000, l’allora Col. Aldo Oliviero capo del RGS Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, preposto a questo tipo di catalogazione statistica, intervenne al nono Simposio Mondiale sugli Oggetti Volanti non Identificati svoltosi nella Repubblica di S.Marino, quindi in territorio straniero, esponendo tutta la casistica ufologica in possesso, mostrando le varie tabelle annuali e i modelli in uso presso le forze dell’ordine per la raccolta dei dati sulle vicende ufologiche.
Secondo i militari si tratta perlopiù di avvistamenti effettuati da piloti militari, piloti civili o cittadini, che hanno visto volare qualcosa di anomalo: oggetti luminosi e multicolori, scie nel cielo, strane forme ovali o circolari che non sembravano appartenere a velivoli di tipo conosciuto.
Gli ultimi casi di avvistamento in ordine di tempo catalogati dal Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare risalgono al mese di febbraio: il giorno 8, prima alle 23.35 e poi alle 23.45, i controllori radar di Grazzanise (Caserta) hanno notato oggetti che procedevano a “velocità ridotta” con direzione “variabile”. Nel primo caso, l’oggetto volava a circa 3.000 piedi di quota, nel secondo tra i mille e i 3.000 piedi.

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convegno

In precedenza, il 13 ottobre 2004 intorno alle 21, era stato registrato a Vibo Valentia l’avvistamento da parte di alcuni cittadini di un oggetto volante di forma ovale che procedeva con “movimenti zig-zagati in tutte le direzioni” cambiando progressivamente colore, da bianco a viola, fino ad apparire giallo e poi arancione.
Le segnalazioni che riceviamo – dice all’Adnkronos il colonnello Giuliano De Carlo, capo del Reparto Generale Sicurezza dell’Aeronautica militare – provengono dai piloti, civili e militari e, in caso di avvistamento di privati, dai moduli redatti dalle forze dell’ordine. Vengono raccolti a fini statistici e di divulgazione. Un tempo gli avvistamenti erano rilegati in volumi, oggi i dati sono accessibili anche su internet nel sito delle forze armate. Il nostro reparto si interessa a questa materia perché le segnalazioni possono avere la loro importanza ai fini della valutazione di eventuali rischi per la sicurezza del volo.

Tra il 2001 e il 2003 erano stati catalogati altri 23 avvistamenti. Ecco alcuni dei casi più interessanti:


4 MARZO 2001
– A Roma, intorno alle 19, ”privati cittadini” scorgono nel cielo un oggetto volante “circolare” di colore ”bianco luminoso”.

3 AGOSTO 2001
– A Monselice (Padova) un cittadino osserva, intorno alle 23.30, un “oggetto luminoso e circolare” dal quale si stacca un secondo oggetto parallelepipedo. Il primo oggetto resta fermo nell’aria a circa 100 metri di altezza, il secondo scende in verticale fino a circa dieci metri.

14 agosto 2001 – A Firenze viene avvistato nella notte (ore 01.20) un ufo “circolare” composto da due circonferenze sovrapposte, quella inferiore più grande della superiore che emana una ”intensa luce fosforecente verde” a circa 100 metri di altezza dal terreno.

29 SETTEMBRE 2002
– Ad Orbassano (Torino) un cittadino nota la “scomparsa del segnale Tv e l’apertura del cancello automatico”. Sono le 21.30, in cielo scorge a bassa quota un “disco luminoso, del diametro di circa 3 metri” che ruota su se stesso ed emette “luce intensa e lieve sibilo”.

11 DICEMBRE 2002
– A Stradella (Pavia) un oggetto ovale, che emette “luce arancione opaca” e “in assenza di rumore”, viene visto da alcuni cittadini alle 6.50 del mattino mentre resta “sospeso in posizione statica” a pochi metri d’altezza.

17 GIUGNO 2003
– Nella zona di Perosa Canavese (Torino) sono le 11 del mattino quando “privati cittadini” notano in un campo di grano una “forma geometrica disegnata da schiacciamento uniforme” composta da “tre cerchi collegati da segmento rettilineo discontinuo”.

25 GIUGNO 2003 – Un pilota civile segnala di aver visto un oggetto di forma “cilindrica” di colore bianco, estremita’ anteriore “arancione-rosso” procedere a “velocità elevata in volo orizzontale con traiettoria retta sul cielo di Pomigliano d’Arco”.

L’AERONAUTICA militare italiana filtra ogni segnale

di velivoli che sorvolano i nostri cieli.
 
Anche quelle segnalazioni relative a possibili oggetti volanti non identificati. Ed e esiste un ufficio apposta che raccoglie tutte le segnalazioni, anche quelle provenienti da cittadini comuni. «In base a tutti i dati forniti dal nostro sistema di sorveglianza della difesa aerea, si apre un’inchiesta, si effettua un rigoroso screening e si cercano risposte sulla veridicità delle informazioni raccolte». A riferirlo è Andrea Nativi, tra i maggiori esperti italiani di difesa e direttore della rivista Difesa.
Riguardo la possibilità che nei cieli del nostro Paese siano mai stati intercettati Ufo o segnali di extraterrestri, Nativi riferisce: «Sembra che alcuni piloti militari italiani abbiano visto e intercettato velivoli volare a velocità ampiamente supersonica che difficilmente risultano compatibili con mezzi aerei finora conosciuti e realizzati dall’uomo».
«Va detto, però, che sono tante le segnalazioni che arrivano ogni anno di oggetti volanti non identificati che arrivano ogni anno al sistema di sorveglianza dell’Aeronautica militare italiana, ma questo – spiega Nativi – non vuol dire che si tratti davvero di Ufo o di extraterrestri. Ecco perché, a fronte di segnalazioni particolari, i responsabili della difesa aerea – ribadisce Nativi – aprono un’inchiesta, effettuando uno screening per verificare le informazioni raccolte».
«Certo se la segnalazione arriva da un pilota militare, da una persona esperta quindi, allora possono partire anche controlli incrociati con i Paesi limitrofi al nostro» conclude Andrea Nativi, ricordando che «il sistema di sorveglianza aerea della Difesa italiana è integrato con quello dei Paesi Nato».
Intanto, l’80 per cento degli italiani crede che gli extraterrestri esistano davvero. Un bel plotone di nostri concittadini che, da quanto riferisce il sondaggio riportato da «AirPress», «crede nella possibile esistenza della vita al di fuori della Terra». Una fede che non cattura solo gli italiani, visto che, in uno dei tanti test realizzati negli Usa, emerge che ben il 53 per cento degli americani è convinto che esistano gli extraterrestri.
Ma gli extraterrestri non sono solo un atto di fede della nostra fantasia «terra-terra». Ad affrontare ancora una volta il tema di possibili forme di vita aliena, a parlare di esobiologia, cioè di vita extraterrestre, sono stati anche numerosi scienziati che si sono riuniti a Gaz, in Austria, per la seconda edizione del workshop europeo di biologia spaziale ed astrobiologia, organizzato dall’ente spaziale europeo Esa.
Ma mentre si guardava con ansia alla missione Mars Express che ha portato nel 2003 il robot-lander di exobiologia, Beagle 2, sul pianeta rosso, gli scienziati dell’Esa lanciavano avvertimenti chiari: non immaginiamoci di imbatterci in «personaggi» del tutto simili a noi.
«Per come la conosciamo, la vita può originarsi solo in presenza di acqua – ricordano ancora dall’Esa – in modo da potersi associare con atomi di carbonio, ossigeno, azoto, idrogeno, zolfo, fosforo. Ma posto questo, si è verificato che la vita può avere luogo in condizioni molto diverse fra loro: soluzioni acide oppure soluzioni alcaline. O ancora: temperature estremamente elevate oppure assai basse».      Il Tempo (29 luglio 2002)
 

RAPPORTO  A.M.  2005

AVVISTAMENTI  O.V.N.I. – FEBBRAIO 2005

Nr.1: Grazzanise (CE) 08.02.2005, ore 23.35 locali, velocità ridotta, Direzione moto Variabile, Quota 3000 ft circa, Segnalazione pervenuta da Controllo Radar Militare.

Nr.2: Grazzanise (CE) 08.02.2005, ore 23.45 locali, velocità ridotta, Direzione moto Variabile, Quota tra 1000 e 3000 ft circa, Segnalazione pervenuta da Controllo Radar Militare.
 
AVVISTAMENTI O.V.N.I. – LUGLIO 2005
Nr.3: Tratto di costa tra Pescara ed Ancona  25.07.2005, ore 17.40 locali, Forma come un missile,circa due metri di ampiezza con due alette nella parte terminale, Colore bianco con la punta ogivale di colore rosso, velocità alta, Direzione moto orizzontale e successivamente verticale, Quota alta, Segnalazione pervenuta da privati cittadini a bordo di un volo di linea.

 

Fonti:

Aeronautica Militare

www.aeronautica.difesa.it/csma/rgs/OVNI2005.asp
Agenzia (Adnkronos/Ign)
www.cun-italia.net
Alessandro Sacripanti

mikronet

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