LA VEDOVA SCALZA

Biliothè, la Sardegna appassionata di Niffoi

Libreria Guida Capua

Continua alla libreria Guida Capua Bibliothè l’appuntamento mensile con le storie, lette, raccontate, gustate, a cura di Liliana Vastano, con letture di Matè Verona.
Sabato 20 gennaio protagonista di Bibliothé è stato lo splendido romanzo, tra l’altro Premio Campiello 2006, del sardo Salvatore NiffoiLa vedova scalza” (Adelphi).
Il romanzo racconta la storia d’amore di Mintonia e Micheddu che si svolge tra le due guerre in una Barbagia arcaica e primitiva che il registro comunicativo dell’autore rende perfettamente. Niffoi racconta una Sardegna mitica, feroce e crudele attraverso una storia di forti passioni ed emozioni.
Lettori, e appassionati hanno dunque preso parte a un informale appuntamento tra libri, accompagnato dal thé offerto dal caffè-ristorante Ex Libris.

IL LIBRO

«Me lo portarono a casa un mattino di luglio, spoiolato e smembrato a colpi di scure come un maiale … Lo stesi sul tavolo di granito del cortile, quello che usavamo per le feste grandi, e lo lavai col getto della pompa … Pthù! Maledetti siano quelli che gli hanno squarciato il petto per strappargli il cuore con le mani e prenderlo a calci come una palla di stracci!».
Così, con questa visione di una «pietà» barbaricina, comincia il racconto di Mintonia Savuccu, un racconto che viene da lontano, scritto a caldo per non dimenticare e per attutire il dolore, e inviato dall’Argentina, all’approssimarsi della morte, alla nipote rimasta al paese.
La vedova scalza di Salvatore NiffoiSin dalla prima pagina il lettore si trova immerso in un mondo arcaico e feroce, quello della Barbagia fra le due guerre.
È qui che Mintonia e Micheddu si conoscono e si amano con l’urgenza prepotente ed esclusiva che è propria degli amori infantili. E continueranno ad amarsi anche quando Micheddu dovrà darsi alla macchia, anche quando Mintonia, «femmina malasortata», dovrà vederlo solo di nascosto e passare ore di angoscia a pensarlo braccato. Perfino quando le diranno che Micheddu ha fatto un figlio a un’altra donna.
Il giorno in cui glielo uccideranno a tradimento Mintonia deciderà di lasciare quel paese maledetto, di andarsene altrove. Prima, però, compirà la sua vendetta: la morte di Micheddu non può restare impunita.

Dopo La leggenda di Redenta Tiria – che è stato accolto con entusiasmo dai lettori italiani ed è in via di traduzione in quasi tutti i Paesi europei –, questo romanzo è un’altra prova, del tutto diversa e altrettanto intensa, dell’arte narrativa di Salvatore Niffoi.

Ascolta la lettura delle prime pagine del libro su RadioAlt

Biliothè, la Sardegna appassionata di Niffoi

Libreria Guida Capua

Continua alla libreria Guida Capua Bibliothè l’appuntamento mensile con le storie, lette, raccontate, gustate, a cura di Liliana Vastano, con letture di Matè Verona.
Sabato 20 gennaio protagonista di Bibliothé è stato lo splendido romanzo, tra l’altro Premio Campiello 2006, del sardo Salvatore NiffoiLa vedova scalza” (Adelphi).
Il romanzo racconta la storia d’amore di Mintonia e Micheddu che si svolge tra le due guerre in una Barbagia arcaica e primitiva che il registro comunicativo dell’autore rende perfettamente. Niffoi racconta una Sardegna mitica, feroce e crudele attraverso una storia di forti passioni ed emozioni.
Lettori, e appassionati hanno dunque preso parte a un informale appuntamento tra libri, accompagnato dal thé offerto dal caffè-ristorante Ex Libris.

IL LIBRO

«Me lo portarono a casa un mattino di luglio, spoiolato e smembrato a colpi di scure come un maiale … Lo stesi sul tavolo di granito del cortile, quello che usavamo per le feste grandi, e lo lavai col getto della pompa … Pthù! Maledetti siano quelli che gli hanno squarciato il petto per strappargli il cuore con le mani e prenderlo a calci come una palla di stracci!».
Così, con questa visione di una «pietà» barbaricina, comincia il racconto di Mintonia Savuccu, un racconto che viene da lontano, scritto a caldo per non dimenticare e per attutire il dolore, e inviato dall’Argentina, all’approssimarsi della morte, alla nipote rimasta al paese.
La vedova scalza di Salvatore NiffoiSin dalla prima pagina il lettore si trova immerso in un mondo arcaico e feroce, quello della Barbagia fra le due guerre.
È qui che Mintonia e Micheddu si conoscono e si amano con l’urgenza prepotente ed esclusiva che è propria degli amori infantili. E continueranno ad amarsi anche quando Micheddu dovrà darsi alla macchia, anche quando Mintonia, «femmina malasortata», dovrà vederlo solo di nascosto e passare ore di angoscia a pensarlo braccato. Perfino quando le diranno che Micheddu ha fatto un figlio a un’altra donna.
Il giorno in cui glielo uccideranno a tradimento Mintonia deciderà di lasciare quel paese maledetto, di andarsene altrove. Prima, però, compirà la sua vendetta: la morte di Micheddu non può restare impunita.

Dopo La leggenda di Redenta Tiria – che è stato accolto con entusiasmo dai lettori italiani ed è in via di traduzione in quasi tutti i Paesi europei –, questo romanzo è un’altra prova, del tutto diversa e altrettanto intensa, dell’arte narrativa di Salvatore Niffoi.

Ascolta la lettura delle prime pagine del libro su RadioAlt

mikronet

Lascia un commento