PANCALLI FERMA TUTTO IL CALCIO

CATANIA – PALERMO :
UN POLIZIOTTO MORTO E 80 FERITI

Solo Intorno alle 11.00, dopo circa due ore dalla fine dell’incontro i tifosi
del Palermo hanno potuto lasciare lo stadio, scortati dalle forze dell’ordine.

Violenza stadi, i numeri del Viminale             Decisione sui campionati dopo i funerali.  30 i fermati

Il commissario straordinario della Figc:   ”Ora basta, veramente basta. I campionati non ricominceranno finché non si troverà una soluzione

Prodi:   ”Condivido la scelta dello stop”

STOP ANCHE ALLE PARTITE DELLE NAZIONALI AZZURRE

Gli scontri di Catania

(Ign) – Tragedia allo stadio di Catania dove un poliziotto è morto per il lancio di una bomba carta durante gli scontri con i tifosi di Catania e Palermo, in città per assistere al derby tra le due squadre nell’anticipo della 22esima giornata di campionato di serie A.
A perdere la vita è stato l’ispettore capo Filippo Raciti di 38 anni (lascia la moglie e due figli di 15 e 6 anni). 
Il decesso dell’agente è stato confermato anche da fonti giudiziarie. Secondo una prima ricostruzione lo scontro sarebbe avvenuto fuori dallo stadio mentre i tifosi del Palermo entravano al Massimino.
Le forze dell’ordine si sarebbero frapposte tra gruppi di ultras, cercando di evitare gli scontri.
Proprio durante l’intervento dei poliziotti l’agente è stato ferito al viso dal lancio di una bomba carta. Raciti è arrivato in fin di vita nell’ospedale Garibaldi, dove le sue condizioni sono sembrate immediatamente gravi e lì è deceduto dopo un’agonia di 45 minuti.

segue… >>

SCUSATECI, MA CI SEMBRA VERAMENTE ASSURDO. SCRIVERE DI CALCIO IN QUESTI MOMENTI. IL NOSTRO PENSIERO E’ RIVOLTO ESCLUSIVAMENTE AI FAMILIARI DELL’ISPETTORE RACITI CHE HA PERSO LA VITA PER GARANTIRE L’ORDINE PUBBLICO DURANTE UNA PARTITA  (www.calciocatania.it)

Ogni commento sulla partita è assolutamente superfluo

A seguito dei gravissimi incidenti avvenuti a margine della gara Catania – Palermo, che hanno anche causato la morte dell’ispettore capo del reparto mobile della Questura di Catania, Filippo Raciti, ogni commento sulla partita è assolutamente superfluo.
L’U.S. Città di Palermo esprime il proprio cordoglio ai familiari del poliziotto scomparso e si stringe a tutti coloro che sono rimasti coinvolti, loro malgrado, in questi deplorevoli episodi, che nulla hanno a che fare con il calcio e lo sport. (ilpalermocalcio.it)



CATANIA – PALERMO :
UN POLIZIOTTO MORTO E 80 FERITI

Solo Intorno alle 11.00, dopo circa due ore dalla fine dell’incontro i tifosi
del Palermo hanno potuto lasciare lo stadio, scortati dalle forze dell’ordine.

Violenza stadi, i numeri del Viminale             Decisione sui campionati dopo i funerali.  30 i fermati

Il commissario straordinario della Figc:   ”Ora basta, veramente basta. I campionati non ricominceranno finché non si troverà una soluzione

Prodi:   ”Condivido la scelta dello stop”

STOP ANCHE ALLE PARTITE DELLE NAZIONALI AZZURRE

Gli scontri di Catania

(Ign) – Tragedia allo stadio di Catania dove un poliziotto è morto per il lancio di una bomba carta durante gli scontri con i tifosi di Catania e Palermo, in città per assistere al derby tra le due squadre nell’anticipo della 22esima giornata di campionato di serie A.
A perdere la vita è stato l’ispettore capo Filippo Raciti di 38 anni (lascia la moglie e due figli di 15 e 6 anni). 
Il decesso dell’agente è stato confermato anche da fonti giudiziarie. Secondo una prima ricostruzione lo scontro sarebbe avvenuto fuori dallo stadio mentre i tifosi del Palermo entravano al Massimino.
Le forze dell’ordine si sarebbero frapposte tra gruppi di ultras, cercando di evitare gli scontri.
Proprio durante l’intervento dei poliziotti l’agente è stato ferito al viso dal lancio di una bomba carta. Raciti è arrivato in fin di vita nell’ospedale Garibaldi, dove le sue condizioni sono sembrate immediatamente gravi e lì è deceduto dopo un’agonia di 45 minuti.

segue… >>

SCUSATECI, MA CI SEMBRA VERAMENTE ASSURDO. SCRIVERE DI CALCIO IN QUESTI MOMENTI. IL NOSTRO PENSIERO E’ RIVOLTO ESCLUSIVAMENTE AI FAMILIARI DELL’ISPETTORE RACITI CHE HA PERSO LA VITA PER GARANTIRE L’ORDINE PUBBLICO DURANTE UNA PARTITA  (www.calciocatania.it)

Ogni commento sulla partita è assolutamente superfluo

A seguito dei gravissimi incidenti avvenuti a margine della gara Catania – Palermo, che hanno anche causato la morte dell’ispettore capo del reparto mobile della Questura di Catania, Filippo Raciti, ogni commento sulla partita è assolutamente superfluo.
L’U.S. Città di Palermo esprime il proprio cordoglio ai familiari del poliziotto scomparso e si stringe a tutti coloro che sono rimasti coinvolti, loro malgrado, in questi deplorevoli episodi, che nulla hanno a che fare con il calcio e lo sport. (ilpalermocalcio.it)

I gravissimi episodi di Catania hanno spinto il commissario straordinario della Figc, Luca Pancalli (nella foto) a decidere lo stop di tutti i campionati. Ho disposto lo stop di tutte le attività, il calcio in Italia si ferma. Ora basta, veramente basta. E’ una situazione che non riesco neanche a commentare, perdere la vita a 38 anni è incredibile, ha detto il commissario straordinario della Federcalcio in diretta su Sky Sport. Questo non è sport -ha aggiunto-, sono d’accordo con Petrucci e con tutte le componenti del calcio e abbiamo bloccato tutto.. In questo momento la mia mente da persona e uomo di sport è confusa -ha proseguito-. Sto vivendo in modo drammatico, per me è inaccettabile, non trovo nulla di sportivo in quello che sto vivendo. Qualsiasi altra decisione sarà presa, ma quella di fermare i campionati era la principale che ritenevo di dover prendere immediatamente.
Pancalli poi ha incontrato i due vicecommissari Gigi Riva e Massimo Coccia, un incontro che ha visto decidere lo stop anche alle partite delle nazionali azzurre, sia l’amichevole di quella la maggiore mercoledì a Siena contro la Romania sia l’amichevole dell’under 21 martedì a Chieti con il Belgio.

Sempre Pancalli ha fatto sapere che verrà convocato per lunedì un tavolo d’emergenza con i ministri Amato e Melandri a Palazzo Chigi per superare una volta per tutte il problema della violenza nel calcio. Non basta una giornata di stop – ha detto il commissario straordinario – I campionati non ricominceranno finché non si troverà una soluzione.

La decisione della Figc è stata giudicata appropriata e necessaria anche dal premier, Romano Prodi: Condivido la scelta della Figc in segno di lutto e come monito contro la degenerazione del mondo dello sport, e non solo, che si deve fermare a riflettere.

Luca PancalliLa partita è stata caratterizzata da scontri fuori e dentro allo Stadio. Secondo le prime informazioni le violenze del prima e del dopo partita hanno provocato circa 80 feriti. Tra questi numerosi agenti di polizia. I soccorritori hanno portato i feriti negli ospedali Vittorio Emanuele e Garibaldi.
Nessuno è in pericolo di vita. Secondo quanto si apprende da fonti ospedaliere le condizioni più serie sono quelle di due poliziotti. Uno ricoverato in rianimazione, ma lì non per la gravità della situazione, piuttosto per potere essere sottoposto a esami diagnostici, tra i quali la tac. Un altro agente è in vece in osservazione per un trauma cranico subito durante i disordini, quando è stato investito da uno scooter.

Il match è stata interrotto al 14′ del secondo tempo, a causa dei fumogeni lanciati dai tifosi e terminati sul terreno di gioco. Il denso fumo sul terreno del ‘Massimino’ ha costretto l’arbitro Farina a sospendere la gara, poco dopo il vantaggio del Palermo firmato da Andrea Caracciolo al 5′ della ripresa. Poi la partita è ripresa e il risultato finale ha visto il Palermo imporsi per 2-1. Un dato che però non ha più alcun significato e che ha lasciato il posto a quello del bollettino di guerra che è stato stilato dalle autorità.
Solo Intorno alle 11.00, dopo circa due ore dalla fine dell’incontro i tifosi del Palermo hanno potuto lasciare lo stadio, scortati dalle forze dell’ordine.

mikronet

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