PANCALLI FERMA TUTTO IL CALCIO
CATANIA – PALERMO :
UN POLIZIOTTO MORTO E 80 FERITI
Solo Intorno alle 11.00, dopo circa due ore dalla fine dell’incontro i tifosi
del Palermo hanno potuto lasciare lo stadio, scortati dalle forze dell’ordine.
Prodi: ”Condivido la scelta dello stop”
STOP ANCHE ALLE PARTITE DELLE NAZIONALI AZZURRE
A perdere la vita è stato l’ispettore capo Filippo Raciti di 38 anni (lascia la moglie e due figli di 15 e 6 anni).
Il decesso dell’agente è stato confermato anche da fonti giudiziarie. Secondo una prima ricostruzione lo scontro sarebbe avvenuto fuori dallo stadio mentre i tifosi del Palermo entravano al Massimino.
Le forze dell’ordine si sarebbero frapposte tra gruppi di ultras, cercando di evitare gli scontri.
Proprio durante l’intervento dei poliziotti l’agente è stato ferito al viso dal lancio di una bomba carta. Raciti è arrivato in fin di vita nell’ospedale Garibaldi, dove le sue condizioni sono sembrate immediatamente gravi e lì è deceduto dopo un’agonia di 45 minuti.
A seguito dei gravissimi incidenti avvenuti a margine della gara Catania – Palermo, che hanno anche causato la morte dell’ispettore capo del reparto mobile della Questura di Catania, Filippo Raciti, ogni commento sulla partita è assolutamente superfluo.
L’U.S. Città di Palermo esprime il proprio cordoglio ai familiari del poliziotto scomparso e si stringe a tutti coloro che sono rimasti coinvolti, loro malgrado, in questi deplorevoli episodi, che nulla hanno a che fare con il calcio e lo sport. (ilpalermocalcio.it)
CATANIA – PALERMO :
UN POLIZIOTTO MORTO E 80 FERITI
Solo Intorno alle 11.00, dopo circa due ore dalla fine dell’incontro i tifosi
del Palermo hanno potuto lasciare lo stadio, scortati dalle forze dell’ordine.
Prodi: ”Condivido la scelta dello stop”
STOP ANCHE ALLE PARTITE DELLE NAZIONALI AZZURRE
A perdere la vita è stato l’ispettore capo Filippo Raciti di 38 anni (lascia la moglie e due figli di 15 e 6 anni).
Il decesso dell’agente è stato confermato anche da fonti giudiziarie. Secondo una prima ricostruzione lo scontro sarebbe avvenuto fuori dallo stadio mentre i tifosi del Palermo entravano al Massimino.
Le forze dell’ordine si sarebbero frapposte tra gruppi di ultras, cercando di evitare gli scontri.
Proprio durante l’intervento dei poliziotti l’agente è stato ferito al viso dal lancio di una bomba carta. Raciti è arrivato in fin di vita nell’ospedale Garibaldi, dove le sue condizioni sono sembrate immediatamente gravi e lì è deceduto dopo un’agonia di 45 minuti.
A seguito dei gravissimi incidenti avvenuti a margine della gara Catania – Palermo, che hanno anche causato la morte dell’ispettore capo del reparto mobile della Questura di Catania, Filippo Raciti, ogni commento sulla partita è assolutamente superfluo.
L’U.S. Città di Palermo esprime il proprio cordoglio ai familiari del poliziotto scomparso e si stringe a tutti coloro che sono rimasti coinvolti, loro malgrado, in questi deplorevoli episodi, che nulla hanno a che fare con il calcio e lo sport. (ilpalermocalcio.it)
Pancalli poi ha incontrato i due vicecommissari Gigi Riva e Massimo Coccia, un incontro che ha visto decidere lo stop anche alle partite delle nazionali azzurre, sia l’amichevole di quella la maggiore mercoledì a Siena contro la Romania sia l’amichevole dell’under 21 martedì a Chieti con il Belgio.
Sempre Pancalli ha fatto sapere che verrà convocato per lunedì un tavolo d’emergenza con i ministri Amato e Melandri a Palazzo Chigi per superare una volta per tutte il problema della violenza nel calcio. Non basta una giornata di stop – ha detto il commissario straordinario – I campionati non ricominceranno finché non si troverà una soluzione.
La partita è stata caratterizzata da scontri fuori e dentro allo Stadio. Secondo le prime informazioni le violenze del prima e del dopo partita hanno provocato circa 80 feriti. Tra questi numerosi agenti di polizia. I soccorritori hanno portato i feriti negli ospedali Vittorio Emanuele e Garibaldi.
Nessuno è in pericolo di vita. Secondo quanto si apprende da fonti ospedaliere le condizioni più serie sono quelle di due poliziotti. Uno ricoverato in rianimazione, ma lì non per la gravità della situazione, piuttosto per potere essere sottoposto a esami diagnostici, tra i quali la tac. Un altro agente è in vece in osservazione per un trauma cranico subito durante i disordini, quando è stato investito da uno scooter.
Il match è stata interrotto al 14′ del secondo tempo, a causa dei fumogeni lanciati dai tifosi e terminati sul terreno di gioco. Il denso fumo sul terreno del ‘Massimino’ ha costretto l’arbitro Farina a sospendere la gara, poco dopo il vantaggio del Palermo firmato da Andrea Caracciolo al 5′ della ripresa. Poi la partita è ripresa e il risultato finale ha visto il Palermo imporsi per 2-1. Un dato che però non ha più alcun significato e che ha lasciato il posto a quello del bollettino di guerra che è stato stilato dalle autorità.
Solo Intorno alle 11.00, dopo circa due ore dalla fine dell’incontro i tifosi del Palermo hanno potuto lasciare lo stadio, scortati dalle forze dell’ordine.