TUSCIA, TERRA DI AGRITURISMO

A Viterbo, presso la Provincia, è stata presentata, nel
corso di un convegno, anche la nuova legge regionale

In arrivo bollino per chi rispetta l’ambiente
e norme per le agri-fattorie didattiche

Agriturismo

Bollino di agriturismo ecologico della Tuscia e agri-fattorie didattiche: due nuovi regolamenti per valorizzare il patrimonio agrituristico della Tuscia
Nella sala conferenze di Palazzo Gentili, l’appuntamento è stato con i circa 200 agriturismo attivi nel Viterbese e con l’assessorato regionale all’Agricoltura.  A illustrare le nuove normative agli operatori del settore l’assessore all’Agricoltura Mario Trapè, coadiuvato dai tecnici della Provincia. Quello di oggi – afferma l’assessore – è un’importante tappa del percorso che abbiamo intrapreso per fornire nuovi strumenti che permettano alle aziende agrituristiche in continua espansione nella Tuscia di essere più competitive sul mercato, fornendo allo stesso tempo garanzie di qualità e serietà agli utenti che ne usufruiscono.
Due, appunto, i regolamenti che verranno illustrati ai partecipanti e che ricadono nell’ambito delle scelte di politica ambientale intraprese dall’assessorato all’Agricoltura per l’ottenimento della registrazione Emas.
Il primo riguarda le modalità di acquisizione del bollino di “Agriturismo ecologico della Tuscia”, cioè quel riconoscimento che viene rilasciato a quelle strutture che perseguono il risparmio energetico e idrico, che limitano la produzione dei rifiuti e valorizzano un’offerta eco-compatibile.
La volontà che ci ha spinto a redigere queste nuove regole – spiega Trapè – è quella di favorire la diffusione della cultura della sostenibilità ambientale tra gli agriturismo, settore che vive grazie alle risorse del territorio.
Il secondo regolamento, che va a colmare un vuoto normativo e permette alla provincia di Viterbo di essere la prima tra quelle del Lazio a normare il settore, riguarda la modalità per diventare una agri-fattoria didattica, riconosciuta dalla provincia. Abbiamo introdotto dei parametri specifici affinché un agriturismo possa foggiarsi dell’appellativo di fattoria didattica e creeremo anche un apposito elenco – prosegue l’assessore – allo scopo di tutelare sia gli utenti, in maggioranza bambini o giovani delle scuole, che le aziende stesse, ed essere così certi che chiunque voglia recarsi in una tale struttura abbia non solo la possibilità di essere a contatto con la natura e gli animali, ma anche la garanzia di ricevere un servizio di qualità.
A quelle che verranno riconosciute come agri-fattorie didattiche verrà anche dedicato un apposito sito internet per la sponsorizzazione.
Per l’occasione è stata presentata anche la nuova legge regionale sugli agriturismo.

segue …>>

A Viterbo, presso la Provincia, è stata presentata, nel
corso di un convegno, anche la nuova legge regionale

In arrivo bollino per chi rispetta l’ambiente
e norme per le agri-fattorie didattiche

Agriturismo

Bollino di agriturismo ecologico della Tuscia e agri-fattorie didattiche: due nuovi regolamenti per valorizzare il patrimonio agrituristico della Tuscia
Nella sala conferenze di Palazzo Gentili, l’appuntamento è stato con i circa 200 agriturismo attivi nel Viterbese e con l’assessorato regionale all’Agricoltura.  A illustrare le nuove normative agli operatori del settore l’assessore all’Agricoltura Mario Trapè, coadiuvato dai tecnici della Provincia. Quello di oggi – afferma l’assessore – è un’importante tappa del percorso che abbiamo intrapreso per fornire nuovi strumenti che permettano alle aziende agrituristiche in continua espansione nella Tuscia di essere più competitive sul mercato, fornendo allo stesso tempo garanzie di qualità e serietà agli utenti che ne usufruiscono.
Due, appunto, i regolamenti che verranno illustrati ai partecipanti e che ricadono nell’ambito delle scelte di politica ambientale intraprese dall’assessorato all’Agricoltura per l’ottenimento della registrazione Emas.
Il primo riguarda le modalità di acquisizione del bollino di “Agriturismo ecologico della Tuscia”, cioè quel riconoscimento che viene rilasciato a quelle strutture che perseguono il risparmio energetico e idrico, che limitano la produzione dei rifiuti e valorizzano un’offerta eco-compatibile.
La volontà che ci ha spinto a redigere queste nuove regole – spiega Trapè – è quella di favorire la diffusione della cultura della sostenibilità ambientale tra gli agriturismo, settore che vive grazie alle risorse del territorio.
Il secondo regolamento, che va a colmare un vuoto normativo e permette alla provincia di Viterbo di essere la prima tra quelle del Lazio a normare il settore, riguarda la modalità per diventare una agri-fattoria didattica, riconosciuta dalla provincia. Abbiamo introdotto dei parametri specifici affinché un agriturismo possa foggiarsi dell’appellativo di fattoria didattica e creeremo anche un apposito elenco – prosegue l’assessore – allo scopo di tutelare sia gli utenti, in maggioranza bambini o giovani delle scuole, che le aziende stesse, ed essere così certi che chiunque voglia recarsi in una tale struttura abbia non solo la possibilità di essere a contatto con la natura e gli animali, ma anche la garanzia di ricevere un servizio di qualità.
A quelle che verranno riconosciute come agri-fattorie didattiche verrà anche dedicato un apposito sito internet per la sponsorizzazione.
Per l’occasione è stata presentata anche la nuova legge regionale sugli agriturismo.

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All’iniziativa, che siè svolta a Palazzo Gentili sede della Provincia di Viterbo, hanno partecipato oltre all’assessore all’Agricoltura Mario Trapè, la funzionaria della Regione Lazio dell’ufficio agriturismo Maria Teresa Samà, il dirigente del settore Mauro Gianlorenzo e i funzionari provinciali che hanno illustrato nel dettaglio i regolamenti.
“L’agriturismo è una delle attività legate all’agricoltura – afferma Trapè – che nel territorio Viterbese ha assunto un grande sviluppo e che nella sua attività riassume tutta la nostra cultura e tradizione. Per questo incentivarlo e avviare percorsi sinergici può solamente giovare a questa realtà che produce occupazione e crescita”.
Molti gli operatori presenti al convegno che hanno dato il via ad un dibattito costruttivo. L’approvazione della nuova legge regionale traduce in normativa l’esperienza maturata negli ultimi anni in questo settore e ci fa compiere enormi passi avanti per garantire l’autonomia al fine di migliorare le esigenze. E inoltre ha introdotto aspetti qualificativi che danno nuovi impulsi allo sviluppo. Le risorse che quest’anno la Regione Lazio darà al comparto sono 250.000 euro e saranno suddivise tra gli operatori a seconda delle iniziative che insieme andremo a programmare. A questo proposito abbiamo fornito loro un questionario da riempire per suggerimenti e indicazione.
Dobbiamo colmare il gap con le regioni a noi limitrofe – conclude Trapè – che in questo campo sono più avanti. Solo riempiendolo riusciremo veramente a far volare questo comparto. La nostra tradizione e cultura non ha niente in meno rispetto alle vicine Toscana e Umbria: per questo dobbiamo unire le forze e migliorare sempre più le iniziative e le proposte.
Oltre agli operatori hanno partecipato al convegno anche le associazioni di categoria, la consigliera Lina Novelli, responsabile del tavolo verde provinciale; Mario Fanelli, presidente della commissione agricoltura; Leonardo Michelini, presidente della Coldiretti e Petronio Coretti presidente della Cia.

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