DIARIO DALL’ INDIA
E che non ti chiedano l’elemosina…
Perché chi crede che l’India sia ‘solo povera’ si sbaglia di grosso: io non ho mai visto tanta ricchezza d’animo, di spirito… Un cuore grande quanto quella straordinaria terra, bagnata dai monsoni, immersa nel fango e negli escrementi delle mucche sacre, che odora di cacca e disinfettante, ma anche di chapati e mango, tanto mango…
L’ananas, poi… ”
di R E N O B R O M U R O
Marcella narra e il manufatto si presenta più come un romanzo di racconti di viaggio, senza preoccuparsi di scrivere pagine di un vero e proprio diario, mettendo in “luce” il suo impegno pacifista nella diffusione di una cultura di non violenza. Cosa facile per un personaggio tanto acclamato attraverso la Poesia e la canzone “rap”. Ella ci rende partecipi del suo stare in India, come maestra e direttore dello Shanti Ashram, riferendo con una narrazione scattante e dialogante lo stato delle scuole Yoga d’oggi.
E’ molto dentro, sentimentalmente e coinvolgente quando accenna alle città del famoso Triangolo d’Oro: Delhi, Jaipur e Rajasthan terra dei Maharaja e Agra col Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo. Al fascino delle città e delle genti in special modo a quelle del Rajasthan in maniera approfondita, della valli dell’Indo isolate e immerse nel silenzio.
E che non ti chiedano l’elemosina…
Perché chi crede che l’India sia ‘solo povera’ si sbaglia di grosso: io non ho mai visto tanta ricchezza d’animo, di spirito… Un cuore grande quanto quella straordinaria terra, bagnata dai monsoni, immersa nel fango e negli escrementi delle mucche sacre, che odora di cacca e disinfettante, ma anche di chapati e mango, tanto mango…
L’ananas, poi… ”
di R E N O B R O M U R O
Marcella narra e il manufatto si presenta più come un romanzo di racconti di viaggio, senza preoccuparsi di scrivere pagine di un vero e proprio diario, mettendo in “luce” il suo impegno pacifista nella diffusione di una cultura di non violenza. Cosa facile per un personaggio tanto acclamato attraverso la Poesia e la canzone “rap”. Ella ci rende partecipi del suo stare in India, come maestra e direttore dello Shanti Ashram, riferendo con una narrazione scattante e dialogante lo stato delle scuole Yoga d’oggi.
E’ molto dentro, sentimentalmente e coinvolgente quando accenna alle città del famoso Triangolo d’Oro: Delhi, Jaipur e Rajasthan terra dei Maharaja e Agra col Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo. Al fascino delle città e delle genti in special modo a quelle del Rajasthan in maniera approfondita, della valli dell’Indo isolate e immerse nel silenzio.
Ad un certo punto, quasi fosse una notizia senza importanza accenna al tempo e lo fa due volte; una si riferisce al viaggio in aereo e l’altro quando il pensiero corre alle persone uccise dai terroristi e che con la sua amica Angela, potrebbe incappare, glielo fa credere l’autista fraintendendo il loro volere. Dicevo che accenna al clima due volte: «Nel corso dell’anno si ha una temperatura costante. Nei mesi invernali la massa continentale si raffredda velocemente ed aumenta la pressione atmosferica. La differenza di temperatura e di pressione favoriscono la formazione di correnti d’aria che soffiano da nord-est in direzione dell’oceano dove si instaura una pressione più bassa. In estate avviene il procedimento inverso».
Nella pratica ognuno è in grado di scoprirla: se si fa correttamente, già dalla prima volta si sente che il movimento non si svolge solo a livello fisico; la consapevolezza del proprio respiro, che si raggiunge attraverso le tecniche che vengono insegnate, permette di passare dai movimenti meccanici alla naturalezza del gesto, che procura una miglior stabilità nervosa, indice di equilibrio psico-fisico, e permette di distaccarsi dalla routine quotidiana. Nella mia scuola di recitazione è il primo passo che insegno ai futuri attori, perché con la respirazione, si acquista consapevolezza del proprio corpo; Yoga dunque ginnastica del corpo e dello spirito insieme,per raggiungere benessere,equilibrio e padronanza di sé e del palcoscenico.
Marcella Boccia dialoga, e non poco, anche con disegni per poter fare pratica, sull’effetto terapeutico, ed i primi risultati sono definiti incoraggianti, anche se chi sostiene la validità dello Yoga si scontra con la visione occidentale (agli antipodi di quella orientale) della medicina, della malattia e della sua cura.
Lo Yoga è benefico per i muscoli, ma anche per lo spirito. Insegna a mantenere le corrette posture corporee, ma anche ad esplorare il proprio animo. Più che una ginnastica o una filosofia, è un modo di vivere.