31 MARZO – PATTUGLIAMENTI E CONFERENZE
DIARIO DI BORDO
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
…INTORNO A GEYSER ROCK
31 Marzo 2007
« SUR LES TRÂCES DU GRAND REQUIN BLANC
… AUTOUR DE GEYSER ROCK
31 Mars 2007
Terminé le breaching, nous y sommes dirigés dans la zone d’observation où nous avions laissé la cage avec de la pâture pour attraire quelque requin qui en effet s’était déjà approché. 7 exemplaires nous ont visités dont 4 nouveaux, dont 2 mâles et 2 femelles d’environ 1,8 à 3,5 mètres et encore 3 requins qui nous avaient déjà visités, au total 26 nouveaux requins catalogués.
Dans l’après-midi se sont déroulées les conférences de Micarelli et de Rutzen, dont le sujet était sur la Biologie des Requins et le Free diving – Langage corporel du Blanc, tandis que dans les jours précédents Sperone il nous avait fait un compte rendu sur les techniques d’observation et sur les formulaires comportementaux, dont quelques données ont été déjà publiées, Rutzen il nous a vastement parlées de l’écosystème de Dyer Island et des caractéristiques des requins blancs qui on observe dans des différentes localités sud-africaines et en particulier à Gansbaai.
Risveglio alle 5 della mattina nella speranza di assistere al breaching, ovvero al salto dello squalo, quando pattugliano intorno a Geyser Rock, di fronte Dyer Island, per catturare i leoni di mare che si sono allontanati in cerca di cibo.
Abbiamo già assistito ad un breaching direttamente di fronte alla gabbia quando un bianco che si era inabissato è tornato in superficie a velocità sostenuta per afferrare la preda passiva che utilizziamo per attirarli e che è stato ripreso da Enrico direttamente dalla gabbia, con una dose non quantificabile di fortuna. Fortuna che purtroppo nonostante l’impegno di risvegliarci così presto nella mattina (5:00) non si è ripetuta, ma eravamo tutti consci, dopo le mie e soprattutto le spiegazioni di Rutzen quanto raro e difficile sia osservare questo spettacolare comportamento che tuttavia avevamo osservato nelle precedenti spedizioni dal 2003 al 2005.
Baptiste et David
DIARIO DI BORDO
SULLE ORME DEL GRANDE SQUALO BIANCO
…INTORNO A GEYSER ROCK
31 Marzo 2007
« SUR LES TRÂCES DU GRAND REQUIN BLANC
… AUTOUR DE GEYSER ROCK
31 Mars 2007
Terminé le breaching, nous y sommes dirigés dans la zone d’observation où nous avions laissé la cage avec de la pâture pour attraire quelque requin qui en effet s’était déjà approché. 7 exemplaires nous ont visités dont 4 nouveaux, dont 2 mâles et 2 femelles d’environ 1,8 à 3,5 mètres et encore 3 requins qui nous avaient déjà visités, au total 26 nouveaux requins catalogués.
Dans l’après-midi se sont déroulées les conférences de Micarelli et de Rutzen, dont le sujet était sur la Biologie des Requins et le Free diving – Langage corporel du Blanc, tandis que dans les jours précédents Sperone il nous avait fait un compte rendu sur les techniques d’observation et sur les formulaires comportementaux, dont quelques données ont été déjà publiées, Rutzen il nous a vastement parlées de l’écosystème de Dyer Island et des caractéristiques des requins blancs qui on observe dans des différentes localités sud-africaines et en particulier à Gansbaai.
Risveglio alle 5 della mattina nella speranza di assistere al breaching, ovvero al salto dello squalo, quando pattugliano intorno a Geyser Rock, di fronte Dyer Island, per catturare i leoni di mare che si sono allontanati in cerca di cibo.
Abbiamo già assistito ad un breaching direttamente di fronte alla gabbia quando un bianco che si era inabissato è tornato in superficie a velocità sostenuta per afferrare la preda passiva che utilizziamo per attirarli e che è stato ripreso da Enrico direttamente dalla gabbia, con una dose non quantificabile di fortuna. Fortuna che purtroppo nonostante l’impegno di risvegliarci così presto nella mattina (5:00) non si è ripetuta, ma eravamo tutti consci, dopo le mie e soprattutto le spiegazioni di Rutzen quanto raro e difficile sia osservare questo spettacolare comportamento che tuttavia avevamo osservato nelle precedenti spedizioni dal 2003 al 2005.
Baptiste et David
L’odore dell’oceano a Gansbaai è diverso da quello del mare Mediterraneo.
Qui è più intenso, più dolce e meno pungente, direi che è un profumo inebriante e grandioso.
Nel corso di questi giorni siamo arrivati a considerare quel mostro di squalo bianco che dicesi assassino, mangiatore di uomini, macchina divoratrice, come un dolce animale da compagnia… non esageriamo ma se si ha la possibilità di conoscerlo si ha poi la capacità di valutarlo con maggior criterio, quindi posso dire che lo squalo bianco è un predatore formidabile ma con una “sua” sensibilità che lo rende a momenti tenero, purtroppo il suo aspetto non l’aiuta, diamo la possibilità a chi ne ha le facoltà come Michael Rutzen e biologi marini che amano studiarlo di divulgarne le molteplici qualità e salvarlo dalla rozza barbarie umana.
Il bello è che dopo esserci svegliati alle cinque di mattina per il “salto dello squalo”, dopo quattro ore di osservazioni dalla gabbia, dopo la conferenza interessante ed impegnativa di Michael Rutzen abbiamo tutti ancora energia per “tirare” fino a tardi davanti al computer a scaricare foto e visionare le riprese del giorno uniti dalla stessa passione e dal rispetto profondo per il grande squalo bianco.
Questa mattina eravamo sul mare alle 6 del mattino, “Il barracuda”, è stato calato in acqua grazie alle luci del furgone che ci accompagnava. Lentamente in mezzo ad una nebbiolina ci siamo avventurati in mare. Abbiamo perso la visione della riva quasi subito, attorno a noi solo acqua e foschia, poi, lentamente, il sole ha cominciato a tingere di arancio l’orizzonte. Ho mantenuto la macchina ferma per un ora e mezza sulla sagoma nera dietro la barca, aspettando un breaching. Non è arrivato, ma ero comunque felice.
Questa mattina siamo salpati alla volta di Dyer Island alle 6 della mattina: ci siamo ritrovati davanti ad un’atmosfera surreale, con la nebbia che ci ha circondati in ogni direzione. Con il sorgere del sole l’intero paesaggio si è schiarito mostrando tutta la sua bellezza proprio come il nostro squalo: misterioso e spaventoso all’inizio, ma chiaro e bellissimo alla fine…